Braid – Recensione Braid

Braid

Il servizio XBox Live ha riscontrato un successo mastodontico diventando uno dei punti di forza anche della nuova XBox 360. I giochi Arcade, scaricabili tramite suddetto servizio, si sono accaparrati anch’essi una calorosa accoglienza. E con più di 180 titoli rilasciati ad oggi, Braid è sicuramente uno di quelli qualitativamente migliori.


L’abbigliamento di Tim si discosta volutamente dalla fantasia generale del gioco, e si nota!

Piccolo protagonista, piccola trama

La trama, riproposta tutta in forma testuale, narra di Tim, un eroe in cerca di rimediare all’errore compiuto in passato nei confronti della sua Principessa che l’ha abbandonato. Braid conduce alla riflessione coi suoi testi facendoci soffermare su alcune di quelle questioni che spesso accantoniamo in un angolo, strappando qualche lacrima ai giocatori più sensibili.


In ogni mondo spiccano i colori

Acquarello in movimento  

Senza titoli o indicazioni, una qualsiasi immagine del gioco vi riporterà alla mente il nome dello stesso, Braid. Tutto in 2D e con uno stile grafico impeccabile e accattivante. Rispetto agli elementi di gioco (protagonista e nemici in primis), che rispecchiano i canoni grafici del genere 2D, gli sfondi sono il vero tocco di classe e in definitiva quelli che più caratterizzano il gioco. Il cielo è sempre vivo e appena ci muoveremo tutto prenderà forma e colore, nei primi istanti di gioco sarà inevitabile gettar l’occhio sullo sfondo acquarellato. Ciò che però rende Braid un ottimo gioco di piattaforme non è di certo solo la sua grafica. La giocabilità, la vera linfa vitale del gioco, ripropone il classico platform in 2D con un fine tocco di “puzzle-game”. Ai più sembrerà una parodia di Mario con un pizzico di Prince of Persia! I vari elementi che compongono il gioco, fanno di Braid un videogioco di capo genere, imponendolo come una nuova ramificazione nell’albero genealogico dei generi. Tim si spingerà per 6 mondi alla ricerca di pezzi di puzzle e tutto questo non lo farà solo saltando e correndo. Il nostro protagonista ha infatti il potere di manipolare il tempo a suo piacimento. Basterà premere il tasto X per ritornare indietro nel tempo senza un limite di gittata, fino al principio del livello. Sarà proprio grazie alla possibilità di riavvolgere il tempo che eviteremo di morire e di compiere errori di vario tipo; nonostante ciò, mandare indietro il tempo non ci servirà solo per non inciampare. Ci verrà in soccorso infatti in tantissimi casi, senza contare che ogni mondo ha le proprie regole. Potrete trovarvi spiazzati nel vedere che a seconda della direzione che intraprende Tim il tempo và avanti o indietro o più semplicemente rallenta. Il comparto audio non si può non lodare l’idea suddetta e non si può nemmeno esonerare dalla lode le musiche scelte che si fondono con il design dell’ambientazione in modo sublime e creando un’atmosfera dura da ricreare nello stesso modo in cui ha fatto Braid.
Infine, la giocabilità dal volto poliedrico si accosta a una longevità che potrebbe lasciare l’amaro in bocca ad alcuni.


Più intuitivo di cosi si muore!

The End

Con un comparto tecnico ottimo sotto tutta la linea è difficile che Braid non spicchi all’occhio degli amanti delle vecchie glorie. E a questi ultimi, Braid, regalerà delle sane ore di divertimento e perché no, di malinconica nostalgia verso quei giochi del passato a cui Braid accenna.
Un monito vi è, Braid per quanto possa sembrare un gioco stile platform, si sofferma per lo più sulla struttura dei puzzle-game e quindi lo si sconsiglia nettamente a chi non ha pazienza e chi non ha mai amato i giochi di logica. Al contrario lo si consiglia invece a chi ama i puzzle-game dove bisogna spremersi le meningi per venire a capo dei rebus che ci vengono proposti, e Braid si dimostrerà sicuramente una sfida adatta anche ai giocatori più navigati.
Detto questo, rimane un piccolo appunto sul rapporto qualità/prezzo, infatti, Braid è disponibile per 1200 MP, ovvero 400 MP in più rispetto agli altri giochi Arcade, e per quanto il gioco sia qualitativamente ottimo rimane comunque la remora del prezzo molto elevato. Ponderate bene sulla demo (che si consiglia di provare a tutti), perché per quanto siano soldi sicuramente ben spesi, l’originalità del gioco potrebbe spiazzare i giocatori più esigenti!

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