The Conduit – Anteprima The Conduit

FPS su Wii? Sì, ma decenti, grazie

Fin dal lancio della luccicante console Nintendo, è stato fatto notare come il nuovo sistema di controllo potesse dare nuovo lustro al genere degli FPS. Finora, questo si è rivelato parzialmente vero: titoli come Metroid Prime 3 (certo non un puro FPS) e Medal of Honor Heroes 2 hanno saputo fare del sistema di controllo un punto di forza essenziale, e la critica li ha fondamentalmente premiati. Purtroppo si tratta comunque di eccezioni isolate: i pochi altri titoli del genere non sono infatti rimasti nella memoria. Nemmeno il lancio dello Zapper, che pur ha svolto bene il suo lavoro in Resident Evil: Umbrella Chronicles, Ghost Squad e nel recente House of the Dead: Overkill sembra aver impressionato abbastanza. Da un team di sviluppo fino ad oggi non particolarmente conosciuto, però, si è levato a gran voce un grido di protesta, più verso i publisher ciechi che verso gli sviluppatori. Il Wii può dare molto agli FPS, e noi ve lo dimostreremo: questo sembra essere il loro motto.
 


The Conduit

Che cos’è, allora, questo misterioso progetto? Sviluppato da High Voltage Software, The Conduit è un FPS con ottime premesse: modalità online da almeno 16 giocatori, grafica all’altezza della macchina (a detta loro una qualità delle migliori disponibili), diversi tipi di controlli. Atmosfera apocalittica e tanto, tanto sparare. The Conduit nasce così, in barba alle statistiche di mercato Wii, particolarmente favorevoli a prodotti first party Nintendo, si presenta come un hardcore game coi fiocchi. Rimasto a lungo tempo senza publisher, ha poi trovato casa grazie a Sega.
La trama del gioco, naturalmente, non è un fattore particolarmente sviluppato: nei panni di un agente speciale, ci troviamo negli Stati Uniti a combattere una presunta minaccia aliena che sta mettendo sottosopra la città. Con il nostro protagonista super armato, sarà nostro preciso dovere debellare la minaccia, e chissà che la trama non riveli qualche complotto. Tra le armi a disposizione, prevalentemente di stampo futuristico, ce ne saranno sicuramente molte mai viste o particolarmente originali, come si è già potuto appurare dai video.  High Voltage ha posto una grande enfasi sia sulla grafica, effettivamente di ottima fattura, che sul sistema di controllo: le opzioni a disposizione per regolarlo a piacimento sono molte, ed effettivamente mirare e sparare letteralmente contro il nostro televisore è un’esperienza appagante. Al momento, nonostante i numerosi video e la data di uscita non troppo lontana, non sappiamo ancora nel dettaglio tutte le caratteristiche di The Conduit, anche se gli sviluppatori hanno più volte ribadito la loro intenzione di includere, ad esempio, anche il supporto al Wii Speak.
Non va inoltre tralasciata una parte dedicata alla componente puzzle: tramite l’"All-seeing Eye", una sfera luminosa, dovremo identificare alcune trappole e risolvere alcuni rompicapo per procedere in alcuni punto del gioco. Ad oggi, titolo è già riuscito a fare incetta di premi all’E3 nelle sue esibizioni demo, e le premesse per un ottimo prodotto ci sono tutte. Graficamente, lo ribadiamo, siamo ai migliori livelli visti su Wii con molti effetti di luce e ombra interessanti e una fluidità, sembra, davvero di nota. Il team ha sviluppato un engine apposito, denominato Quantum3. Se da un lato la grafica è sicuramente dettagliata, qualche dubbio resta sul design: non tanto per le scelte, criticabili o meno, quanto per la poca originalità, per quello che si è visto finora, delle ambientazioni. Nonostante questo, se anche il servizio online sarà all’altezza, sarà sicuramente quantomeno uno dei giochi più discussi dell’anno. A proposito dell’online, al momento sono state confermate le modalità Death match e Capture the Flag. Altre informazioni si avranno probabilmente a breve: gradiremmo ad esempio sapere qual è il livello dell’AI, visto che questo tasto non è stato ancora toccato.
 

 

Cosa ci aspetta

La possibilità di regolare la sensibilità e altre features dovrebbe garantire un’esperienza piacevole sotto il profilo del controllo. Se a questo uniamo un sistema online di rilievo e un single player decentemente longevo, probabilmente i ragazzi di High Voltage hanno fatto centro, almeno nell’ambito della qualità del prodotto.
Sicuramente il team di sviluppo non ha avuto paura di sfidare il mercato e decidere di investire fino all’ultimo soldo anche nella grafica, cosa che, giustamente, garantisce loro parecchi meriti per la professionalità e la serietà dimostrata. Merito va anche a Sega, che con MadWorld e questo titolo sta prepotentemente lanciando ottimi prodotti hardware sulla macchina Nintendo. Non resta altro che augurare loro un buon risultato di vendita e a noi un ottimo prodotto, probabilmente il migliore della sua categoria se non contiamo Metroid Prime 3. Il mercato gli darà torto o ragione.

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