The Saboteur – Anteprima The Saboteur

Le mille e una storia

Dal 1939 al 1945 la storia umana ha conosciuto una delle guerre più sanguinose e tremende di sempre. Stiamo parlando naturalmente del secondo conflitto mondiale, un evento storico senza precedenti capace di dividere il mondo in due blocchi: da una parte le potenze dell’asse, capitanate dalla Germania nazista e sostenute da alleati come l’Italia (in mano al fascismo) e il Giappone imperiale. Dall’altra gli alleati, ossia quel blocco formato da Gran Bretagna, Stati Uniti, Russia e, dopo la liberazione, anche la Francia. Una storia con la S maiuscola dunque, un evento tragico e distruttivo che ha totalmente cambiato l’ordine mondiale, creato nuovi organismi globali e scosso la coscienza popolare.
Da quel teatro sanguinolento sono stati tratti una miriade di romanzi, film e opere, senza contare una lista infinita di videogame. Siamo qui per parlare di uno di questi ultimi, in arrivo sulle nostre console (PC, Xbox 360 e Playstation 3) , prodotto da EA e sviluppato dai Pandemic Studios. Naturalmente il gioco in questione è The Sabouter, presentato all’E3 e capace di solleticare la curiosità di ben più di qualche giocatore.


Riusciremo a liberare Parigi?

 

 

Il sabotatore

Scordatevi truppe pronte all’assalto, campi di battaglia e generali "con cimiteri di croci sul petto" (se ci si passa la citazione De Andreiana). In questo The Sabouter non vestiremo i panni di un generale ne tanto meno di un militare; non saremo gettati in un campo di battaglia ne tanto meno dentro le anguste carlinghe di qualche aereo in volo sul pacifico. No, il titolo ha in serbo qualcosa di meglio: il nostro eroe virtuale si chiamerà Sean Devlin, pilota non di caccia, ma di auto da corsa, recatosi in Francia per una serie di gare. Un civile immerso fino al collo nell’opera, tanto disperata quanto indispensabile, di liberazione della Francia dallo strapotere nazista. Per lui questo coincide con un’insana voglia di vendetta la cui nascita sarà legata a qualche vicenda con protagonisti i tedeschi, non ci è stata ancora svelata.
Lo sfondo delle nostre avventure sarà dunque la bella capitale francese, la magica Parigi, ora invasa dalle truppe tedesche. Come avrete sicuramente intuito dal titolo dell’opera, il nostro Dean avrà compiti da sabotatore, il tutto in un contesto parigino debitore dello stile Free Roaming (lo stesso portato avanti da titoli come GTA, che di recente sta davvero spopolando).


Liberare Parigi dai tedeschi!

Eccoci dunque giunti a parlare del gameplay del titolo. Come accennato poco più su, The Sabouter non sarà un gioco di guerra, ne tanto meno un RTS o un FPS. Stiamo parlando in realtà di un Free Roaming, che ci proietterà nelle strade di una Parigi che, per quanto visto sino ad ora, si prospetta ben ricostruita e calzante a livello storico.
Il nostro scopo sarà quello di portare a termine una serie di missioni che, progressivamente assegnateci, ci faranno proseguire con l’andamento della trama di gioco. Aspettiamoci dunque una serie di lavori di sabotaggio che ci porteranno da un capo all’altro della bella città, il tutto con il fine di liberare la città (se non proprio la Francia) dalle grinfie tedesche. Naturalmente faranno bella mostra di sè una vasta gamma di side quest, come nella più quotata tradizione Free Roaming. Tra queste non è da escludere la presenza di qualche gara d’auto, essendo il nostro protagonista un pilota provetto.
Parlando delle auto: Parigi sarà strapiena di mezzi da utilizzare. Sfrecciare per le strade sarà per Devlin un passatempo tra una missione e l’altra, utile a rifocillare il suo spirito da pilota spericolato. Non dimentichiamoci che una città equivale anche a una vasta popolazione. Essa, infatti, a seconda dei modi di fare del nostro protagonista e delle sue gesta, cambierà modo di vederlo e di approciarsi a lui. Farsi ammirare dai parigini e dalla resistenza ci aprirà le porte a missioni segrete e oggetti sicuramente utilissimi. Starà quindi a noi farci amare.

 


Di soppiatto tra i tedeschi!

 

Altra interessante possibilità che ci sarà offerta da questo The Saboteur risiede nella sua libertà. La scelta tattica spetterà a noi e a noi soltanto, pertando potremo decidere il comportamento da attuare nelle missioni tra quelli che più troveremo adeguati. Non esiste mai un solo modo per risolvere un problema, anzi, starà a noi e al nostro modo di fare scegliere come comportarci. Non ci saranno tattiche di guerriglia particolari, non solo per via della libertà di gioco, ma anche perchè il nostro Sean non è per nulla al mondo un militare addestrato, e spesso sarà l’istinto a guidarlo. Scegliere se intrufolarci di soffiato o entrare spaccando porte e sparando senza freni, starà solo a noi e al nostro giudizio. Naturalmente ci verranno date tutte le armi e le capacità del caso. Il nostro Sean, infatti, scegliendo un approccio più stealth sarà in grado di nascondersi e di mimetizzarsi indossando uniformi tedesche. Addirittura potrà ripararsi dietro qualsiasi ostacolo e sparare con una vasta scelta di armi, se dovesse scegliere la via del guerriero stile Rambo.
In fin dei conti, la futura unione tra seconda guerra mondiale, resistenza e Free Roaming pare presentarsi già da ora davvero interessante. Naturalmente sarà il tempo e il lavoro degli sviluppatori a mostrarci le cose nella loro concretezza, per ora non ci resta che attendere.

Una città in bianco e nero

Il comparto tecnico di questo titolo targato Pandemic riesce a rendersi interessante per una sua speciale peculiarità e per il suo stile. Gli sviluppatori hanno adottato un’idea niente male, che ci mostrerà le zone della città  non ancora liberate, sotto una tonalità di bianchi e neri. Proprio come in un virtuale Schindler’s List, ci troveremo immersi in scenari cittadini tristi e malinconici pitturati di sole e sfumature di grigio, dove l’unico tocco di colore (e qui il paragone con il capolavoro Spielberghiano si fa ancora più calzante) sarà il rosso delle bandiere naziste, delle svastiche e delle esplosioni. Naturalmente queste zone senza colore faranno da contrasto alle aree già liberate, tutte un turbinare di varietà cromatiche ben più allegre e vicine alla realtà, capaci di sottolineare la ritrovata libertà. Basterà un colpo d’occhio, soprattutto se dato da un posto molto alto, per capire quali zone (quelle senza colori) richiederanno una veloce ripulita nazista. Se non proprio un’idea originale, per via di precursori illustri, rimane comunque una scelta degna di nota.
Oltre questa particolarità stilistica, la grafica dovrebbe presentarsi in maniera eccellente, capace di ricostruire in maniera egregia la magica Parigi. Ci ritroveremo in un posto malinconico e sotto il giogo militare, ma anche avvolta da una magia fatta di stradine antiche, artisti di strada e famosi monumenti. Inutile dire che la forza del gioco potrebbe trovarsi anche qua.
Per il resto, nonostante l’apparente bontà tecnica del titolo, le poche immagini e lo stato ancora incompleto dell’opera non ci permettono un giudizio totalmente oggettivo. Rimandiamo le conclusioni a una futura recensione o a qualche aggiornamento.


Notte magica a Parigi!


In conclusione

In mezzo a una marea di titoli bellici in quel del secondo conflitto mondiale, questo Saboteur pare inserirsi nel contesto in maniera prepotente e originale. Un approccio Free Roaming e totalmente differente, coadiuvato da un protagonista tutt’altro che preparato nelle arti militari, rende il plot ed il gameplay interessante e sicuramente da provare.
Non ci resta che attendere la futura release del gioco, già consci che i ragazzi dei Pandemic Studios potrebbero tirare fuori dal loro cilindro un gioco con i fiocchi.

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