ArchLord – Recensione ArchLord

Archlord, titolo orientale distribuito in occidente dalla Codemaster, rinasce sotto le vesti di titolo free to play e  festeggia il mezzo milione di sottoscrizioni sottraendosi al destino di cadere nell’oblio.

Poteri divini gratis? Dove firmo?

Al suo lancio come titolo a pagamento Archlord è stato marchiato giustamente come totale fallimento commerciale, con la decisione di Codemaster di rilanciare il titolo come free to play con su item shop. La situazione si è ribaltata, trasformando il titolo in un discreto successo.
Il gioco ruota attorno alla figura dell’Archlord: indiscusso signore delle terre di Chantra. Fino a qui tutto normale. La differenza dagli altri giochi che l’onore di essere il signore supremo spetta ad un abile e fortunato giocatore. Dovremo scegliere il nostro futuro eroe fra tre razze: umani, orchi ed elfi della luna(delle belle elfe stile furry). Gli archetipi delle classi sono i classici guerriero, mago e arciere. Mancano totalmente le classi guaritrici come i chierici.

Sono l’Archlord e faccio il bello e il cattivo tempo!

L’impatto con le meccaniche di gioco è piuttosto brusco e non nasconde per nulla l’effettiva mediocrità del titolo: le quest  ci accompagneranno per i primi livelli ma presto scopriremo che uno dei migliori modi di expare è quello di dedicarsi a lunghe sessione di farming, per diventare forti e livellare con in mente il sogno, un giorno, di diventare Archlord e poter accedere a skill esclusive tra cui la possibilità di decidere tra giorno e notte. Per accelerare la velocità con cui si sale di livello entra in nostro soccorso l’item shop che ci potrà rifornire di oggetti in grado di aumentare i punti esperienza guadagnati, sbilanciando però il rapporto tra paganti e non paganti.

Tu sarai l’Archlord ma io sono il più ricco!

Il titolo si caratterizza per un elevata quantità di oggetti ottenibili dai nemici abbattuti. Raccoglieremo numerose tipologie di oggetti di svariate qualità e gemme dai incastonare. Avere un equipaggiamento al top diviene subito un’ esigenza fondamentale per molti giocatori. Il miglior modo per ottenere l’equipaggiamento presto si rivelerà essere l’ottima auction house,  un po’ difficile da consultare ma ottimamente realizzata. Comodissimo si rivela invece  il procedimento per vendere i propri oggetti: sarà sufficiente inserirli nell’apposito menù dentro all’inventario senza dover andare dagli npc: dal campo di battaglia direttamente sul mercato. Per spostarci nel mondo avremo a nostra disposizione, oltre alle nostre fidate gambe, teletrasporti e cavalcature con la possibilità anche di usare alabarde e lance mentre cavalchiamo. Ogni razza dispone della propria cavalcatura dedicata. Potremo usare per muoverci sia il punta e clicca che il wasd, quest’ultimo buggato in modo fastidioso  con la conseguenza di provocare un ritardo fastidioso nella risposta ai comandi del nostro avatar.

Ne resterà soltanto uno!

Molto sviluppato anche il lato pvp. Caratteristica piuttosto originale è quella di poter piazzare sulla testa del nostro acerrimo nemico una taglia, in modo che i cacciatori di teste si occupino al posto nostro di toglierlo di mezzo. Gli scontri non si limitano a duelli uno contro uno, ma si sviluppano anche su una prospettiva di larga scala: questo avviene con gli assedi per ottenere il dominio delle città.

Il potere (dell’Archlord) logora , chi non ce l’ha.

Andando alle conclusioni, questo titolo ha trovato una nuova fonte di vita nel  f2p, ma resta sempre di pessima qualità sotto molti punti di vista,pur avendo alcune caratteristiche ben sviluppate. Guardando tra altri titoli gratuiti se ne trovano di molto migliori. A questo si aggiunge il problema tipico dei titoli free ovvero quello di un item shop che non mette sullo stesso piano chi paga e chi non può o non vuole pagare cifre che possono superare tranquillamente il canone di altri mmorpg. Non c’erano molti motivi per giocarlo quando si doveva pagare, non c’e ne sono molti di più adesso.

Tecnica:

Graficamente datato, sonoro nella media, interfaccia funzionale e semplice.

Crescita:

Stile di gioco incentrato sull farming, molto ripetivo e poco originale.

Interazione: 

Interessante l’idea dell’Archlord, buona spinta al pvp e alla formazione di gilde competitive. Semplicità nel commercio.

Lore:

Classica ambientazione fantasy con poche varianti sugli stereotipi.

Mondo: 

Mondo vasto  e senza caricamenti molte ambientazioni da visitare, libertà di esplorazione

Conclusioni

Stile di gioco visto e rivisto  con che offre poco rispetto agli altri titoli, idee interessanti come quelle dell’Archlord ma
in concreto sfruttabile da pochissimi giocatori. Semplice ed intuitivo alla portata di tutti, ma ripetitivo e poco vario fin da subito.

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