Battlefield 1943 – Recensione Battlefield 1943

Battlefield 1943 si presenta al pubblico come un FPS online disponibile solamente via digital delivery, tramite i servizi di Xbox Live e PSN, che riprende gran parte delle componenti del classico Battlefield 1942 e del distruttivo Battlefield: Bad Company.
In attesa di vedere qualcosa di ben più massiccio, come Call Of Duty: Modern Warfare 2 o il prossimo titolo di DICE, Battlefield 1943 ci terrà impegnati durante le calde serate d’estate, regalandoci ore ed ore di sano divertimento online.
Considerato il prezzo, solo 12,99€ /1200MP, diventa anche un acquisto quasi obbligato per gli amanti del genere,  una grande fetta di videogiocatori che nel seguente periodo possono mettere le mani solo su un certo Wolfenstein.

 

 

L’eredità di Battlefield 1942
   

Potremmo chiamarlo Battlefield 1942 2.0, ma anche Battlefield 1942 HD, ma è stato battezzato Battlefield 1943. Eppure le caratteristiche ci sono tutte, si tratta di uno spin off della celeberrima serie, trae da essa gli scenari più graditi dall’utenza, senza contare le armi, i veicoli e l’equipaggiamento disponibile.
Ma c’è un motivo più che naturale, per cui DICE ed EA hanno deciso di chiamarlo Battlefield 1943. Per quanto possa avvicinarsi a Battlefield 1942, ci sono piccole differenze che lo rendono diverso, più bello da vedere e più divertente da giocare.
Ci sono altre meccaniche che sono state implementate nel gioco e che derivano direttamente da Battlefield: Bad Company, primo fra tutti il motore grafico “Frostbite Engine”, che dona al DNA la particolarità della distruzione. Gran parte dell’ambientazione sarà infatti distruttibile attraverso tutte le esplosioni provocate dai mezzi pesanti o dalle aviazioni, nonché da granate e dai fucili in nostro possesso.
Tali distruzioni, ricorderete, arrecavano ingenti danni alla nostra salute, talvolta davvero eccessivi, soprattutto perché l’energia non poteva poi essere ripristinata se non con l’aiuto di un medico. DICE ha quindi preso nota di questo difetto andando così a diminuire i danni e abilitando il ripristino dell’energia stando al riparo dal fuoco nemico per un tot di tempo. Tale decisione, quindi, influenza anche sull’utilità del medico, che quindi viene eliminato a favore di tre sole classi di gioco: Fanteria, Assaltatori e Cecchini.
Come ormai siamo abituati a vedere in quasi ogni FPS, ogni classe distingue dall’altra per il tipo di equipaggiamento e arsenale e tenendo conto che in Battlefield 1943 ne sono disponibili solo tre, ognuna diventa molto potente e bilanciata rispetto alle altre due.
Ogni classe ha disposizione, oltre all’arma primaria, una serie di accessori che torneranno utili in diverse occasioni, come le granate a frammentazione, C4 e Bazooka, ognuna delle quali consente di adottare un diverso stile di gioco. Le granate torneranno utili quando si andrà all’assalto, o comunque, quando il nemico rientra nel raggio visivo. Il C4 invece verrà utilizzato per tendere trappole al nemico che avanza per mezzo di veicoli, mentre il bazooka sarà impiegato sia per distruggere i veicoli in vista che gli aerei che passano sopra le nostre teste dopo averci lasciato qualche pacchetto esplosivo.
L’eredità ricevuta da Battlefield 1942 non include, però, solo i pregi del gioco, ma anche qualche difettuccio che avremo sperato di non rivedere nel nuovo titolo. Tra questi vi è la chat durante le partite, chat che non viene estesa a tutta la squadra ma solo ai sottogruppi. Difatti, le due squadre composte da 12 giocatori vengono suddivise in tre sottogruppi da 4 giocatori che possono godere di una chat privata per coordinarsi nelle tattiche e per le varie incursioni. Essendo private non è possibile dialogare con gli altri 8 giocatori della squadra ed inoltre, come ricorderete anche su Battlefield 1942, la conversazione non avviene in maniera fluida lasciando così degli intervalli di assoluto silenzio. Questo problema può essere aggirato su Xbox Live, creando una chat esterna dal gioco, risolvendo anche l’eventuale problema della chat ristretta a soli 4 giocatori. Gli utenti PS3 invece dovranno adattarsi, almeno finché non sarà implementata la tanto attesa funzione party.

 


 

L’eredità della Cattiva Compagnia

La qualità tecnica di Battlefield 1943 non rispecchia il suo prezzo di vendita, né tantomeno la scelta di essere stato pubblicato solo via digital delivery. Non stiamo certamente parlando in negativo, anzi. 12,99€ / 1200MP ci sembra davvero un buon prezzo, considerando del titolo di cui stiamo parlando, un titolo che probabilmente offre un comparto multiplayer di un livello maggiore di ciò che riuscirebbe ad offrire un altro FPS a prezzo pieno. La decisione di mantenere un costo così contenuto risiede nella quantità di contenuti offerti dal gioco, solo 4 mappe, di cui una giocabile esclusivamente a bordo di un aereo, per un’unica modalità di gioco “Conquista”, in cui le due squadre si contenderanno 5 punti strategici dell’isola. Siamo sicuri quindi che a breve saranno rilasciati dei DLC contenenti mappe extra e, probabilmente, anche nuove modalità di gioco. Tornando a parlare, invece, di ciò che ha saputo dare Battlefield: Bad Company al gioco, citiamo il suo motore grafico “Frostbite Engine”, che dona allo scenario un carattere totalmente distruttivo, o quasi. Le nostre granate, i colpi di bazooka, ma anche il nostro semplice fucile riuscirà ad abbattere la parete di un edificio. L’impatto grafico davanti a scene simili è sicuramente positivo, basti pensare ad un aereo che passando sopra le nostre teste lascia cadere al suolo una quantità di esplosivo in grado di mettere al tappeto le palme, gli edifici e le torrette di avvistamento. Stupisce anche il lavoro di DICE, che è riuscita ad imprimere in poco più di mezzo gigabyte, un progetto così solido, molto fluido e privo di rallentamenti. Il lavoro svolto sul motore grafico non è affatto poco, considerando la modellazione dei 4 scenari di gioco, molto variegati per morfologia e per il numero di dettagli, e per le innumerevoli esplosioni che riempiono continuamente lo schermo, sollevando per aria cortine di fumo. Il comparto sonoro del gioco si dimostra anch’esso all’altezza, riproducendo in maniera fedele il rombo dei motori di ogni veicolo e le varie esplosioni causate da granate, C4 e dai fucili. Piccola nota negativa, già citata precedentemente, va attribuita alla comunicazione in chat.

Non un semplice Live Arcade

Battlefield 1943 è stata davvero una sorpresa, ben al di sopra delle già alte aspettative.
E’ il titolo adatto per poter tenerci impegnati in vista dei pezzi da novanta che saranno rilasciati uno dopo l’altro durante il periodo autunnale.
Ma consideriamo che stiamo parlando di un titolo che vanta un ottimo motore grafico: il “Frostbite Engine”, il quale riesce a donare al gioco una qualità tecnica molto alta rispetto alla media dei giochi scaricabili via digital delivery. Inoltre è un gioco che riesce a divertire grazie alla sua immediatezza e stabilità, diventando un acquisto obbligato per tutti coloro che amano l’azione e il gioco di squadra.
Privo di lag, i server dedicati di EA riescono ad ospitare moltissime sessioni da 24 giocatori, anche se nei primi giorni i server non hanno retto l’affollamento dell’utenza, forse presi in contropiede dopo le ottime vendite ottenute.
Ore di puro divertimento attendono tutti i fan che non possono tirarsi indietro davanti ad un prezzo così modesto per un titolo così eccellente e se proprio avete un dubbio o un sassolino sotto la scarpa potete sempre scaricare la demo dal PSN e da Xbox Live, anche se non resisterete molto dopo aver visto i tanti pregi che circolano in quei 600mb di spazio.
Troviamo però anche alcuni difetti, non molto gravi ma decisamente fastidiosi.
La comunicazione via chat è infatti instabile, lasciando così di tanto in tanto degli intervalli di assoluto silenzio.
Le poche mappe, le poche classi disponibili ed un’unica modalità di gioco sono anch’essi difetti ma che possono essere giustificati con la “leggerezza” del gioco, tenendo in considerazione il suo prezzo. Ma niente paura, i futuri DLC sapranno rimediare senza dubbio.

 

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