Blood of Bahamut – Anteprima Blood of Bahamut

Il sangue di Bahamut

Blood of Bahamut è l’ultimo gioco Square-Enix su DS, ma, a non saperlo, si farebbe fatica a capire che c’è proprio la famosa casa Giapponese dietro. Il gioco infatti è un GDR, ma contiene elementi del tutto nuovi ed altri già visti in altri titoli, ma estranei alle solite produzioni. Inevitabile, in un’anteprima di questo gioco, è il paragone con Shadow of the Colossus di Fumito Ueda, uscito qualche anno fa su PS2: BoB ne trae chiaramente ispirazione, ma al contempo riesce a far sue le meccaniche che contraddistinguevano SotC e ad alterarle completamente, approfondendole e dandogli più spazio. Andiamo ad esaminare nel dettaglio cosa rende questo gioco unico.


Davide e Golia

Il gioco comincia in modo quasi brutale, una volta datogli il via dal menu principale: si fa appena in tempo a far conoscenza con il protagonista, Ibuki, che subito appare il primo colosso: Gigant. Apprendiamo quindi che sulle sue spalle risiede una città, costruita quando il gigante ancora dormiva, pensando che non si sarebbe mai svegliato. Ma il peggio è diventato realtà e tocca proprio al protagonista e ai suoi compagni, tutti residenti di città collocate sopra colossi. Le meccaniche di gioco sono molto semplici: ci troveremo ad interpretare uno dei sei personaggi principali (a scelta nostra) in battaglia contro i colossi; una volta scelta una missione (a scelta fra quelle già completate o una nuova facente parte della storia) ci ritroveremo catapultati nel campo di gioco, rappresentato da enormi blocchi volanti su cui spostare il nostro personaggio.

 


I personaggi sono tanti, ma essenzialmente c’è poca differenza

 


Tocca e distruggi

Da qui, i casi saranno due: dovrete attaccare il colosso per attirare la sua attenzione, toccando il suo corpo in punti diversi sul touch screen (a seconda della sua distanza, il protagonista lo attaccherà con sfere di energia o colpi di spada, ma non c’è proprio differenza), per poi colpire i suoi punti deboli dopo aver evitato i suoi attacchi (spesso arrampicandovi sul suo corpo); oppure vi toccherà esplorare il livello per raggiungere un certo obiettivo, che vi farà proseguire oltre. Non pensiate però che sia un’impresa semplice: spesso gli stage saranno costellati di nemici minori che non vi renderanno certo la vita facile. Per fortuna, solitamente, non è difficile farli fuori, ma se li incontrerete in gruppi numerosi le cose potrebbero farsi più difficoltose. Tutta l’azione si svolge in tempo reale, e alla fine di ogni missione riceverete un punteggio a seconda della quantità di tempo impiegato e della quantità di danno ricevuto. Per ottenere un voto alto (si va da un minimo di D a S) è essenziale tenere alta la guardia e schivare velocemente gli attacchi nemici, che provengano da un colosso o da un altro nemico. E’ possibile muoversi con il d-pad o i pulsanti frontali a seconda che siate destrorsi o mancini, e si può fare un breve sprint (in seguito al quale il vostro personaggio rimarrà immobile per mezzo secondo) con i pulsanti R ed L. C’è anche la possibilità di controllare completamente l’azione tramite touch screen. Nonostante questa scelta si riveli molto più agile che usare il d-pad, a volte lo schermo tattile del DS potrebbe fare qualche capriccio e non farvi andare dove desiderate, causando anche la perdita di preziosi punti vita, e di conseguenza l’abbassamento del voto finale.

 


Non sempre i colossi trasmettono senso di grandezza

In caso di colossi rompere il vetro

Ovviamente più è alta la valutazione ottenuta alla fine delle missioni, maggiore saranno ricompensa e esperienza ottenute. Di solito i compensi consistono non solo in oggetti da equipaggiare ai nostri personaggi, ma anche in materiali, che potranno essere usati nel negozio accessibile dall’hub pre-missione per forgiare armi, armature ed accessori. E’ inoltre impossibile acquistare armi potenti se, oltre ai soldi, non si hanno i materiali necessari; questo spinge a rigiocare più volte le missioni per tentare di ottenere il voto più alto.
La longevità del titolo non deriva solo da questi piccoli espedienti e si basa, oltre che nel divertente gameplay, anche nella possibilità di risolvere puzzle (si tratta di toccare vari punti di alcune maschere in ordine specifico). Insomma ce n’è per tutti, anche se per provare una versione comprensibile del gioco dovremo aspettare ancora molto tempo.

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