Console modificate, la Cassazione ha parlato: “Sono illegali”

La Terza Corte penale della Cassazione, con una sentenza, la 8791/11, depositata venerdì scorso, chiude definitivamente una questione che sembrava non avere più risoluzione per l’invincibile e irrisolvibile contrasto tra due correnti di pensiero: i mod-chip, le modifiche insomma, sono illegali.

Esistevano già due precedenti giurisprudenziali, la 23765/10 e la 33768/07, che, ci teniamo a chiarire, non rappresentano un vincolo legislativo per l’ordinamento italiano, ma che sicuramente creano una forte base per la normativa: a far scoppiare il caso, e quindi la terza sentenza, è stata un’ordinanza del tribunale del Riesame di Firenze, che riguardava il caso di un venditore online di mod-chip per Nintendo.

La situazione curiosa nasce nel notare che la 23765/10 e la 8791/11 sono state emesse contro lo stesso soggetto, ovvero tale rivenditore di Firenze. La sentenza chiaramente riportava che rientrano nell’aspetto illegale "tutti i congegni principalmente finalizzati a rendere possibile l’elusione delle misure tecnologiche di protezione apposte su materiali ed opere protette dal diritto d’autore".

Insomma c’è poco da fare: volevate giustificare che il vostro mod-chip è fungibile per modifiche al software o per utilizzare la vostra PSP con programmi homebrew? Per la legge siete persone che delinquono, ovvero dei delinquenti.

Se poi siete minorenni, state tranquilli: la criminologia insegna che nei tribunali minorili non bisogna assolutamente appellare il minore come "delinquente", altrimenti poi si sentirà autorizzato a diventarlo. Avrete una pacca sul sedere e via.

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