Terraria – Recensione Terraria

Il concetto di gioco "Sandbox" è sempre stato affascinante, ma non sempre la sua concretizzazione è stata all’altezza delle aspettative. Riuscirà Terraria con le sue caratteristiche ad avvicinarsi all’ideale?

Siamo liberi!

Che cos’è Terraria? Molti prima di me hanno cercato di dargli delle definizioni, comparandolo magari a titoli che hanno aspetti in comune con esso (Minecraft ad esempio). Piuttosto che basarci su quello che è stato detto riguardo a questo titolo, proveremo adesso, descrivendone i vari aspetti, a darvi gli elementi per farvi la vostra idea. Terraria è un gioco "Sandbox" nel senso più puro del termine; infatti ciò sta a significare che il videogame offre al giocatore una gran quantità di libertà e di elementi per poter agire come meglio crede senza che sia guidato in un percorso particolare o che vi sia un obbiettivo prefissato, e in Terraria questo è ancor più evidente. Non avremo un obbiettivo più importante di un altro tra le cose conseguibili nel gioco, e non troveremo nemmeno una qualche sorta di sistema di quest (spesso malfatte in un videogame sandbox, perché la grande libertà sacrifica la profondità.). In questo gioco 2D (che di fatto è un platform) noi potremo scavare, tagliare, raccogliere praticamente ogni cosa presente nel mondo di gioco ed usarla per costruire un immenso castello, una piccola stamberga, oppure craftare armature o indumenti anche solo per un piacere estetico:  potremo invece decidere di non costruire nulla, vagare all’avventura, scavare, scavare e scavare, oppure magari cercare di migliorare il nostro personaggio per affrontare un boss o un dungeon. Terraria offre questo, un’enorme libertà che in molti giochi risulta essere anche troppa; l’ambizione di questo prodotto è quella di cercare di far in modo che per il giocatore non sia così.




"La Roba" non fa la felicità

Di fatto i mondi di Terraria (generati casualmente), a parte il giocatore (a meno che non si scelga di giocare in multigiocatore), non ospitano altro che zombie, slime e mostri di ogni genere. In realtà non è proprio così perché conseguendo alcune condizioni potremo far giungere alcuni NPC nelle abitazioni che costruiremo per loro: ad esempio potrebbe giungere un mercante a vendere rifornimenti, oppure un’infermiera per curare le nostre ferite. Ma aldilà di ciò? La libertà che ci viene offerta in cosa consiste, nel craftare tutto ciò che è possibile? Nel droppare tutto il droppabile? Nel costruirsi un rifugio per depositarvi tutti gli oggetti raccolti e chiudere quindi il gioco una volta per sempre? Beh, in effetti non si deve nascondere che questo è un rischio che Terraria ha corso, specialmente nelle prime fasi del suo sviluppo. In realtà l’ambizione del gioco è creare un mondo dinamico in modo che il tutto non si riduca ad un qualcosa di inerte da radere al suolo, e per questo il videogame presenta un sistema di eventi dinamici: ad esempio, durante la notte potremmo subire un attacco da parte di un’orda zombie, oppure potremmo essere sorpresi da un Boss. Certo è però che anche tutto ciò, una volta divenuti ben equipaggiati ed esperti, finisce per non essere una sfida e non emozionare più di tanto. Ma è davvero tutto qui quello che possiamo dire su Terraria?

 




Il mondo perfetto o no?

In realtà un punto di cui dovremmo sicuramente parlare è proprio lo sviluppo di Terraria, perché, a differenza di altri giochi, esso è stato rilasciato in sviluppo e mentre vi scrivo lo è ancora, cosicché questa mia recensione potrebbe diventare obsoleta nel giro di qualche mese, ed è per questo che ad esempio non scenderò su alcuni dettagli. Tuttavia è proprio il fatto che il gioco sia in sviluppo che lo rende un acquisto valido e interessante, aggiornamento dopo aggiornamento (completamente gratuito) il titolo si arricchisce di nuove modalità, oggetti, boss, mostri, caratteristiche, etc, in pratica viene aggiornato in ogni minimo settore, e se il videogame alla sua release era spartano all’ennesima potenza, già oggi è molto più rifinito, avendo anche nuove regole relativamente alle meccaniche che lo rendono più complesso, oltre a limarlo e a renderlo sempre più piacevole. Terraria, già in principio, riusciva a prendere al massimo molte categorie di giocatori, che purtroppo per la scarsità dei contenuti finivano per completare in fretta l’avventura; allo stato attuale esso può offrire molte ore di gioco e numerose possibilità, ma la strada da fare è ancora molta, anche se, tuttavia, la frequenza e l’imponenza degli aggiornamenti lo rende un titolo sul quale scommettere, visto anche il prezzo moderato. Per quanto riguarda il comparto multigiocatore, può essere molto divertente con le persone giuste: specialmente se giocato in privato, il titolo supporta anche la possibilità di dividersi in quattro gruppi, oppure di fare PvP, tuttavia il tutto è minato da un grave problema, cioè il fatto che il gioco sia incredibilmente accessibile da parte di chi voglia usare dei cheat persino nella modalità multigiocatore. Si spera che la cosa verrà risolta.


Conclusione

Terraria è un gioco che può regalare diverse ore con le quali impegnarci, e che può attirare interessati al genere e non. Vale la pena scommettere su questo titolo, visto anche il prezzo irrisorio e il supporto continuo che lo sostiene. 

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