Mortal Kombat – Recensione Mortal Kombat

Mortal Kombat è una serie che ha avuto una storia tortuosa e articolata, durante le sue uscite. Ha avuto molte evoluzioni, alcune riuscite, altre meno. Da un 2d con sprite disegnati come quello del Gameboy, siamo passati ad un 2d più particolare, dove gli sprite erano veri e propri attori a muoversi. Poi c’è stato l’avvento del 3d e da lì le cose han preso una piega piuttosto differente. Fatality e sangue non bastavano più, e si è pensato ad integrare vari stili di combattimento per ogni personaggio, cambiabili con la pressione di un tasto. Ma i fan si sono sempre chiesti se la serie aveva bisogno di questi cambiamenti. Non era già perfetto ai suoi albori? Ai mitici primi capitoli di Mortal Kombat?
Gli sviluppatori hanno dato ascolto a queste considerazioni, e han deciso di creare un Mortal Kombat che tornasse alle origini. Vediamo se è stato un successo o meno…

Kombattiamo sin dall’inizio!

Durante il video iniziale della modalità storia, vedremo che le cose son finite male per gli eroi della Terra. Il mondo è devastato, e tutti i personaggi sono stati brutalmente uccisi e squartati. Solo Shao Kahn regna incontrastato in quella desolazione, vincitore. Ma il medaglione che Raiden ricevette dagli dèi anziani brilla, e fa un miracolo. Il Raiden di molti anni prima, quando era appena iniziato il primo torneo di Mortal Kombat, ha delle visioni, e capisce che se la storia non cambierà, il mondo finirà nelle mani del re dell’ Altro Mondo. L’unico indizio che ha è una frase: "Deve vincere". Ma il dio del tuono Raiden non ha idea di cosa debba fare di preciso.
La storia ha quindi di nuovo inizio, in un remake che ripercorre gli eventi di Mortal Kombat 1, 2 e 3, ma approfondendo molte delle sue parti (come il modo in cui Cyrax e Sektor son divenuti cyborg, o il ruolo di Quan Chi), o ritrovandoci parti di storia cambiate a causa delle azioni di Raiden (cosa sarebbe accaduto se al posto di Smoke, fosse stato Sub-Zero a diventare un cyborg?).
Preparatevi quindi al solitario viaggio di Raiden nel tempo, un viaggio dove tra un Kombattimento e l’altro, si aprono le porte ad un nuovo futuro.
 

Questo farà male, Johnny Cage.

Kazzotti, Kalci, Kombattimenti, Kripte e tante altre K a caso.

Come già detto, questo Mortal Kombat è un ritorno alle origini in grande stile. Graficamente, nonostante modelli di personaggi e arene siano tridimensionali, abbiamo combattimenti giocabili nelle sole due dimensioni, così come succede in Street Fighter 4. Non ci sono più vari stili di combattimento, ma ogni personaggio ha semplicemente le sue combo e le sue mosse speciali. Questo non significa però che non siano state inserite delle novità in battaglia, e queste novità si riassumono quasi tutte nella barra della super. Tale barra, formata da 3 spezzoni, si riempie quando subiamo danni o quando i nostri attacchi vengono parati dall’avversario e, a seconda di quanto la avremo riempita, potremo effettuare un comando particolare. Utilizzando una delle 3 frazioni della barra, saremo in grado di effettuare la versione potenziata di una delle mosse speciali del personaggio, premendo il grilletto destro assieme alla combinazioni di pulsanti necessaria. Premendo invece avanti + il grilletto destro durante una combo avversaria, useremo due di questi segmenti per effettuare un Combo Break, che ci toglierà dai guai interrompendo il nemico. Infine, se ci capitasse di essere in possesso di una barra piena, con la pressione dei due grilletti contemporaneamente, il nostro personaggio sferrerà la letale mossa X-Ray. Nel caso andasse a segno vedremo una breve sequenza dove il nostro avversario sarà massacrato con colpi che gli spezzeranno letteralmente le ossa (che potremo vedere appunto con una visuale a Raggi X), togliendogli una bella parte di barra della vita. Spesso ci chiederemo come fa il personaggio avversario ad essere ancora vivo dopo quei colpi, ma forse a volte è meglio non porsi troppe domande. Anche i tipi di pulsanti di attacco sono cambiati, infatti ora avremo due pulsanti adibiti ai pugni e due per i calci, in una maniera del tutto similare a Tekken.
Il gioco è dotato di una grande quantità di modalità di gioco. Abbiamo la solita Skalata, dove dovremo affrontare vari avversari uno dopo l’altro in stile arcade, la Storia, dove percorreremo in 16 capitoli gli avvenimenti dei primi 3 Mortal Kombat, la classica battaglia online, e naturalmente la Pratica. Ma ci sono anche alcune nuove modalità per deliziarci con nuovi tipi di gioco: per esempio abbiamo le varie modalità in Tag Team. In questo tipo di combattimento sceglieremo ben 2 dei nostri personaggi, potremo cambiarli durante lo sconto o chiamarli semplicemente per effettuare una mossa, ma il tutto con possibilità di inventarsi combo sempre più lunghe e complicate.
 

Con la modalità tag, i nostri compagni potranno venirci a soccorrere nei momenti più ardui.

Poi c’è la Torre delle Sfide, dove dovremo superare ben 300 prove tutte diverse, come battere i nemici mentre soffriamo di certi malus, o sconfiggere un’orda di zombie che ci viene contro prima che ci finiscano.
C’è da dire comunque che l’online, così come accade in Dead Space 2, è a disposizione esclusivamente di chi possiede la Chiave di accesso, disponibile in singola copia dentro la scatola del gioco. Questo significa che, a meno che non venga ricomprata la chiave dallo store online, chi acquisterà questo titolo con il mercato dell’usato non potrà connettersi e sfidare i giocatori in rete. In ogni caso, per chi ne avrà la possibilità, ad attenderlo non ci sarà solo il combattimento classico e la modalità tag, ma anche una particolare opzione chiamata King of the Hill, dove fino a 8 giocatori potranno fare da spettatori ad uno scontro e battersi poi con il vincitore, mentre "voteranno" nel vero senso della parola la bravura dei contendenti e potranno imparare le loro combo e strategie.
Torna anche il famoso Test your Might, il tanto amato livello speciale dove dobbiamo premere velocemente un pulsante per superare una certa soglia su una barra, e far distruggere al nostro personaggio col taglio della mano un asse di legno, e materiali via via più duri. E’ accompagnato però anche da altri 3 minigiochi: Test your Strike è simile al precedente, ma non dovremo superare un certo livello sulla barra, Test your Sight ci metterà di fronte a un corrispettivo del gioco dei 3 bicchieri, mentre in Test your Luck gireremo una slot machine che deciderà l’avversario che dovremo combattere ed eventuali bonus o malus a cui dovremo far fronte.
Torna poi naturalmente la Kripta, dove potremo spendere le sudate monete per acquistare extra, come bozzetti, immagini, musiche, codici, costumi per i personaggi, e anche nuove Fatality. I bozzetti potremo andarceli a vedere in una zona della kripta dove sono custodite anche tutte le informazioni relative a ogni personaggio, tra cui la loro storia, ma anche il tempo di gioco che abbiamo passato con loro, le fatality effettuate e molto altro.
 

Farsi mettere in rete da Cyrax non è la più brillante delle idee.

Skeda Teknika

Con ben 27 personaggi giocabili (28 sulla PS3, contando Kratos in esclusiva), l’online e tutte le sue modalità, Mortal Kombat non pecca certo di longevità. L’unico problema da questo punto di vista, è che sono stati inseriti alcuni trofei/achievements veramente TROPPO ostici da raggiungere.
Per il resto abbiamo comunque una votazione complessiva davvero ottima: la grafica fa un figurone grazie a personaggi ben modellati e con animazioni ben fatte ma che strizzano l’occhio a certi comportamenti retrò, musiche molto adatte ad ogni situazione e ambientazione, ed una giocabilità che aiuta ad integrarsi i neofiti, ma che dona una profondità di azione tale da lasciare soddisfatto anche il giocatore più sfegatato. Peccato solo per l’orripilante doppiaggio italiano, che non fa altro che rovinare l’atmosfera e far sembrare il tutto veramente ridicolo.
 

Due contro uno non è esattamente corretto.

Per concludere

Mortal Kombat riesce a rinnovare il brand nel migliore dei modi, e cioè facendolo tornare alle sue origini. Una grande quantità di personaggi, una storia che ripercorre i migliori momenti della saga approfondendoli, migliaia di extra, tante modalità e un gameplay ricco e profondo. Dopo tanto tempo, finalmente la saga torna a brillare. E allora forza, tutti nell’arena! Mortal Kombaaat!!

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