Cryostasis: The Sleep of Reason – Recensione Cryostasis: The Sleep of Reason

La software house russa Action Forms propone a noi giocatori un prodotto videoludico ambientato tra i freddi ghiacci polari, cercando di imporsi, anche se nel suo piccolo, tra i classici schemi del survival horror. Il titolo in questione è Cryostasis: The Sleep of Reason che cerca di spiccare fra la moltitudine di videogiochi già presenti nell’ormai vasto mercato videoludico.


La piccola torcia a nostra disposizione ci aiuterà nelle aree più buie e tenebrose.

 

Una nave imponente e popolata da creature glaciali

l gioco si aprirà nei panni di un meteorologo russo, Alexander Nesterov, a cui è stato commissionato il compito di investigare nel luogo dove si arenò un’imponente nave, la North Wind. Il silenzio che sovrasta all’interno della nave è incredibilmente agghiacciante, e la sensazione di desolazione sconcertante: ben presto scopriremo che la North Wind è tutt’altro che deserta, celando nei suoi antri più misteriosi terribili creature. Non finisce qui, infatti verremo subito a sapere di possedere inspiegabili poteri grazie ai quali potremo rivivere il passato. Grazie a questa particolare abilità, il nostro alter ego potrà tornare in determinate situazioni già avvenute, sbloccando così pian piano importanti informazioni che ci permetteranno di capire ciò che è realmente accaduto alla North Wind. Il protagonista potrà rivivere il momento antecedente alla morte di un membro dell’equipaggio della nave, portandolo così alla salvezza. Saranno proprio questi cambi spazio-temporali a rendere il titolo più vario rispetto alla fredda e lineare North Wind. Per ricomporre la storia della nave troveremo inoltre numerosi indizi, come lettere o racconti leggendari, che ci aiuteranno a capire appieno ogni cosa.


Questo ammasso di ghiaccio dinnanzi a noi non promette bene.

 

La visuale del titolo è interamente in prima persona, ma non per questo Cryostasis deve essere considerato un FPS vero e proprio. Infatti il ritmo lento di gioco, basato soprattutto sulla ricerca di indizi e sul completamento della storia, attesta il titolo sul genere del Survival Horror. I nemici saranno uomini logorati dal ghiaccio, simili a zombie, anch’essi lenti e imponenti come la nave in cui ci troviamo. La barra energetica sarà rappresentata dalla quantità di calore presente nel nostro corpo. Questa calerà a ogni colpo subito da parte di un nemico, oppure in presenza di zone in cui il freddo è tale da causare la morte. Al contrario la nostra salute aumenterà in presenza di fonti di calore, che spaziano dalla comune lampadina a un generatore di energia.

Non mancheranno i classici sbalzi sulla sedia, alcuni davvero memorabili, anche se il punto forte del prodotto è la continua tensione provocata dall’incredibile silenzio presente nella nave e dai numerosi spazi stretti e claustrofobici. Infine, per affrontare le creature all’interno della North Wind, avremo a disposizione fino alla prima metà di gioco armi da corpo a corpo, per poi passare ad armi da fuoco datate. Queste ultime, data la presenza di non poche munizioni, causeranno un calo della tensione negli scontri, seppur senza rovinare del tutto l’atmosfera di gioco.
 


Quest’essere ci causerà numerosi problemi.

 

Quando il freddo si fa sentire

Passando al comparto tecnico, Cryostasis si attesta su livelli alti, ricreando alla perfezione i ghiacci polari. La resa di quest’ultimo è infatti di eccezionale fattura, creando quella suddetta atmosfera unica nel suo genere: vi sentiretei davvero dentro quella tetra nave, e il freddo vi parrà reale come mai prima d’ora. Anche i passaggi di stato tra acqua e ghiaccio sono resi in maniera magistrale. Per questo è stato sfruttato il motore grafico AtmosFear 2.0, grazie al quale vedere come in presenza di calore lo strato di ghiaccio che ricopre le pareti della nave cominci lentamente a sciogliersi scorrendo in maniera così realistica lungo le pareti. Le stalattiti cadranno sul duro terreno, infrangendo il freddo silenzio. L’atmosfera agghiacciante lascerà spazio a colori più caldi, creando così un varco in quel costante bianco-azzurro che domina le varie location. Degno di nota il leggero strato di ghiaccio sui bordi del monitor e sulle mani e armi del protagonista, ad accentuare maggiormente il senso di freddo circostante. Se le texture del ghiaccio sono realizzate in maniera ottima, quelle dei personaggi risultano a tratti di qualità inferiore. E’ da sottolineare inoltre come il motore grafico sia pesante, rallentando a tratti i nostri PC. Il videogioco supporta come chicca aggiuntiva il Physx di nVidia.

Per quanto riguguarda il comparto sonoro il prodotto vanta ottimi effetti che alimentano l’intrigante atmosfera di gioco, mentre per il doppiaggio in lingua italiana è di qualità discreta.


Da notare la resa del ghiaccio attorno allo schermo: a dir poco agghiacciante!

 

Concludendo

Cryostasis: Sleep of Reason è quindi un titolo valido, capace di regalare meravigliosi attimi di gioco. Il ritmo del prodotto può essere per molti un lato negativo, annoiando la gran parte di coloro in cerca di FPS frenetici. Per coloro che invece vogliono assaporare lentamente una trama degna di nota, è il titolo adeguato. Cryostasis è dunque un videogioco adatto solamente di coloro che adorano le atmosfere profonde e immersive.

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