Darkfall Online – Recensione Darkfall

E alla fine arriva Darkfall

Parlare di Darkfall ignorandone il passato è impossibile. La sua realizzazione semi-amatoriale e la sua condizione odierna sono il risultato di una storia travagliata, di illusioni grandi e piccole, di sogni e di conferme. Darkfall è stato, prima di essere un gioco, un’ideale e come tutti gli ideali, quando si è concretizzato, è apparso come qualcosa di molto diverso dall’idea di partenza. Darkfall è la storia di una software house impegnata in progetti militari che vuole riportare alla vita il mito di Ultima in un mondo 3D. Purtroppo però, come vedremo, non basta la buona volontà per creare qualcosa di veramente interessante, sopratutto se mancano fondi ed esperienza.

I Mmorpg in genere, si sa, sono prodotti che solitamente richiedono uno staff numeroso e ingenti capitali per essere portati a termine; paradossalmente Darkfall è stato sviluppato da Aventurine, una minuscola software house greca composta da una manciata di sviluppatori, molti dei quali con un altro lavoro. Questo giustifica in parte il lungo sviluppo e la qualità finale, ma il livello "artigianale" si nota soprattutto sul contorno di attività che segue un mmorpg: pubblicità, promozioni, eventi, ma anche un sito curato e che riporta tutte le notizie in modo chiaro e preciso. Attualmente la fonte praticamente esclusiva di informazioni su Darkfall è il forum ufficiale del gioco, dove una figura considerata semi divina dai giocatori che risponde al nome di nome Tasos, si occupa di comunicare ai player ogni novità sul gioco che ovviamente non viene neanche copiata con un link nella pagina delle news del sito principale. Quest’ultimo potrebbe essere inserito nei manuali come esempio da non seguire: oltre alla mancanza di numerosi riferimenti per il player che vorrebbe acquistare il gioco, si nota la totale mancanza di informazioni sullo stato attuale del gioco, che un player sprovveduto potrebbe credere ancora in beta.

 
 

Darkfall dove lo compro?

Allo stato attuale comprare un account di Darkfall è una vera prova per chiunque; se non si sono seguite le vicende del gioco difficilmente si sa dove e come acquistarlo: è necesario mettersi di impegno e spulciare attentamente il forum per trovare il link alla pagina dove poter scaricare il gioco. Allo stato attuale non sono disponibili copie in DVD di Darkfall:  l’unico modo per poter giocare è quello del digital donwload, scelta obbligata visto che il gioco è stato costretto a limitare gli account venduti. Vista l’esistenza di un unico server di gioco, gli account disponibili sono limitati in base all’affollamento del singolo server in modo tale da limitare le code e le zone sovraffolate.
 

A questo punto avrete già capito che Darkfall si trova agli antipodi rispetto al trend attuale dei recenti lanci come ad esempio Age of Conan e Warhammer, che si presentavano al pubblico con decine  e decine di server pronti a ospitare gli utenti in trepidante attesa e con gli scaffali dei megastore pieni di copie. Questa è stata sia una scelta che un obbligo: è chiaro che Aventurine non ha mai avuto i fondi per un lancio in grande stile come si sono permessi altri mmorpg, e non ha  voluto rischiare di aprire troppi server che, dopo poco, si sarebbero sicuramente svuotati. Data la particolare natura di Darkfall, il merge (fusione) di più server sarebbe stato impossibile,  quindi la scelta di un singolo server era obbligata. Probabilmente altri server arriveranno soprattuto per coprire meglio alcune aree geografiche come gli USA , ma allo stato attuale ci troviamo di fronte ad un gioco che non vuole farsi comprare,  deludendo molti utenti che lo aspettavano da anni. Aventurine quindi si è trovata (come dice il proverbio) a dover fare di necessità virtù ma inevitabilmente ha dovuto rinunciare a molte vendite immediate, sacrificandole nel nome di un gruppo di utenti più solido anche se molto ridotto.

 

 

Castelli di sabbia all’orizzonte

Dopo queste dovute premesse, passiamo ora a spiegare cosa ha da offrire Darkfall ad un appassionato di Mmorpg. Appassionato è il termine giusto: è certo che Darkfall non sia consigliabile come primo mmorpg e tantomeno sia adatto per un causal player anzi, si rivolge proprio agli hardcore gamer che vogliono il PvP (giocatore contro giocatore) senza "se" e senza "ma", e anche tra questi di sicuro non a tutti.

Approcciarsi alle meccaniche di Darkfall è certamente difficile, non con una curva di apprendimento che rasenta una linea verticale stile EVE ma quasi. Soprattutto l’impostazione del gioco e il modo di pensare ed agire a cui costringe Darkfall sono molto lontani dalle esperienze dell’utente medio. Non di rado i primi giorni di gioco era cosa comune trovarsi morti a terra dopo aver fatto un passo fuori dalla cerchia protettiva di una città iniziale.

Da dove deriva tutto ciò è facile da comprendere: Darkfall è un gioco che appartiene alla famiglia dei Sandbox, la metà dei mmorpg (secondo molti, l’unica rappresentativa dei Mmorpg) che punta molto sulla libertà  e l’interazione, sia per quanto riguarda le cose da fare sia per le scelte a disposizione del giocatore. Darkfall ti fa solo scegliere una razza e una città di partenza: niente classi, nessun livello da far salire, nessun endgame da raggiungere, si è liberi di combattere con chiunque (persino con il proprio membro di gilda) e di eliminarlo senza nessun ostacolo (a parte alcune torrette presenti solo nelle zone iniziali), qundi il pvp è libero e selvaggio ad eccezione delle regole che si danno i giocatori stessi. E’ anche possibile edificare città e villaggi (solo nei luoghi prestabiliti) e di conseguenza distruggerli.
 

Chiaramente da questa descrizione si può intuire che Darkfall sia un sandbox, ma paradossalmente a volte è più limitato rispetto ad altri titoli dello stesso genere visto che la libertà c’è ma ruota inesorabilmente attorno ad un unica cosa: la guerra. Le città vengono costruite non come luoghi in cui vivere ma luoghi in cui combattere, come anche le abilità di artigianato e le magie servono per lo stesso scopo: nessun fronzolo e perdita di tempo. Solo guerra. Questo sicuramente farà la gioia di alcuni, ma per molti altri non basterà per definire sandbox il gioco. Se avete avuto esperienze su Star Wars Galaxies, Eve, Shadowbane e volendo anche Ultima, dimenticatevi ciò che avete potuto fare lì, questo è tutt’altro tipo di sandbox, sempre che di sandbox si possa continuare a parlare.

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