Dawn of Fantasy – Anteprima Dawn of Fantasy

Dalla fantasia degli sviluppatori di Reverie Game Studios arriva un titolo decisamente promettente che si pone come obiettivo l’innovazione del genere decisamente inflazionato degli Mmo. Stiamo parlando di un rts, ovvero di uno strategico in tempo reale, che affianca alla classica modalità Single Player, un’esperienza multi giocatore persistente ed è da quest’ultimo punto che viene acronimo MMORTS per descrivere il gioco. Questa sigla purtroppo la possono vantare pochissimi titoli in quanto le tecnologie del recente passato hanno reso lo sviluppo di titoli simili veramente difficile.
 

Dawn of Fantasy, stando alle parole degli sviluppatori, è in sviluppo dal 2006, anche se il progetto è nato addirittura nel 2003. Le piattaforme previste sono  PC ed Xbox 360. Vediamo dunque cosa ci offrirà questo videogioco.

 


Gameplay

La modalità single player non offre nulla di particolarmente innovativo o rivoluzionario: si tratta infatti di una campagna che ci porterà a vivere la storia di un giovane nobile umano che tenterà di difendere il proprio regno. Sarà comunque una parte corposa del gioco, con componenti RPG progressive relativamente più semplificate rispetto alla versione Mmo. Il ritmo di questa modalità sarà ovviamente equiparabile a quello della maggior parte degli RTS, cosa che come vedremo, cambierà nella parte Mmo.

 

Le razze disponibili non sono troppo originali: stiamo parlando infatti dei soliti Umani, Elfi ed Orchi. Vengono dunque rispettati i più sacri crismi del fantasy che qui è utilizzato senza il minimo desiderio di innovazione ma viene dettagliato partendo dai clichè più diffusi per creare un mondo comunque complesso.
 

Nelle mappe di gioco avremo a disposizione quattro risorse (Cibo, Legno, Oro e Pietra) che dovranno essere raccolte dai lavoratori delle varie civiltà per produrre un esercito e migliorare le costruzioni della propria città. Si sa che ogni razza avrà un modo diverso di giocare, ma i dettagli a tal proposito sono ancora piuttosto vaghi e queste differenze non sono ancora chiare.
 

Tra gli eserciti ci saranno anche i classicissimi eroi, ovvero delle unità potenti che avranno varie abilità speciali come quella di lanciare incantesimi, 28 in totale al lancio del gioco. Ovviamente essi saliranno di livello e potranno utilizzare i punti esperienza per migliorare le skill introducendo così la succitata componente RPG che, a seconda del proprio modo di giocare, dovrebbe occupare più o meno tempo di gioco.
 

Esisterà ovviamente anche una componente Multiplayer Skirmish che ci permetterà, con meccaniche simili alla campagna, di affrontare altri giocatori in match veloci e competitivi. Saranno presenti diverse modalità: Build and Defense, Lay Siege e Castle Defend. La prima risulterà di fatto un classico skirmish mentre le altre due rassomiglieranno più alla modalità online dei vari Total War, in cui però si potrà solo attaccare o difendere un castello. Lo skirmish supporterà fino ad 8 giocatori.

La modalità MMO

 

Fino a qui, non c’è nulla che non si sia già visto in decine di giochi. Le novità però si intravedono parlando del mondo persistente del gioco; potremo infatti concentrarci sullo sviluppo della nostra città, facendo magari costruire ai nostri cittadini alcuni edifici durante la notte, mentre inviamo la nostra armata ad accamparsi in un territorio ostile per fare una quest assegnataci da un NPC.

Per sviluppare adeguatamente il nostro possedimento ci vorranno settimane. Già da questa prima descrizione si può notare un deciso cambio di rotta rispetto alle modalità single player.  La modalità massiva combina alle caratteristiche RTS e RPG, una buona componente gestionale, tipica di molti Browser Game, possibili predecessori di questo genere.
 

La gestione della permanenza del vostro reame nel mondo di gioco è una questione chiave ancora poco chiara. Ad esempio, non potrete essere attaccati mentre non siete connessi e potrete eventualmente rifiutare le battaglie pagando un tributo. La gestione delle protezioni sarà sicuramente presente e si spera in un buon bilanciamento per evitare che giocatori troppo navigati passino le giornate a massacrare i neofiti.
 

Allo stesso modo è confusionaria la gestione della mappa del mondo. Essendovi un unico server, ovviamente non potrete vedere tutti i giocatori poichè ciò renderebbe la mappa del mondo talmente grande e pesante da impedire qualsiasi tipo di interazione. Pare invece che ogni città sarà un’istanza a sè e verrà posizionata in modo dinamico sulla mappa a seconda delle esigenze. Ad esempio, sulla vostra mappa compariranno persone di livello simile al vostro e che potrete attaccare magari iniziando a costruire un campo da assedio vicino alla loro posizione, oppure compariranno le città alleate sotto attacco.
 

Tutte queste componenti si chiariranno più facilmente al momento dell’entrata nella beta. La speranza è di non ritrovarsi un gioco come DreamLords il quale era totalmente distante dal modello con cui un utente si immagina un gioco come questo, nonostante fossero presenti diverse componenti Mmo.
 

La maggior parte delle quest saranno PVE e probabilmente ve ne saranno alcune, come gli assedi alle roccaforti dei NPC, che richiederanno l’aiuto di uno o più alleati andando quindi a creare una prima forma di cooperazione. Questo è un tipo di interazione con gli altri giocatori ma, per il momento, non si hanno notizie sulle altre modalità PVP che comunque sono state ovviamente annunciate. Certo è che i giocatori potranno riunirsi in gilde, tuttavia anche un approccio in solitaria non sarà senza senso. Gli sviluppatori, inoltre, sperano di poter riunire tutti i giocatori in un unico server, per non creare problemi con la scelta di un reame decentemente popolato.

 
 

Lato Tecnico

 

Per quanto riguarda il lato tecnico, non si sa ancora molto. Ci sarà durante il gioco l’alternarsi del giorno e della notte e saranno supportati tutti gli ultimi effetti grafici come HDR e Anti-Aliasing. Il motore sarà in grado di gestire centinaia di unità a schermo, soprattutto durante gli assedi che si preannunciano come una parte fondamentale dell’esperienza di gioco.

 
 

Sarà presente anche un elaborato editor di mappe che permetterà di realizzare ambientazioni e scriptarle con un livello di dettaglio pari a quello che hanno gli sviluppatori stessi del gioco. Ci sarà anche un editor delle unità e altri tool per la modellazione.  Le mappe potranno poi essere scambiate tramite un network centralizzato gestito dagli sviluppatori stessi.
 

Questo aspetto rivela una grande lungimiranza da parte dei developer, poichè la storia insegna che un RTS senza un buon editor ha vita molto breve ma un RTS con un editor fantastico, anche se il gioco non è perfetto, riesce comunque a vivere e vendere molto di più dei concorrenti.

In Conclusione…

Si tratta di un progetto davvero interessante ed ambizioso, anche se restano parecchie incognite sulla versione per Xbox 360. La modalità persistente, se ben realizzata, potrà finalmente dare un titolo valido dove altri hanno fallito. Le idee sono tutte molto promettenti, speriamo che vengano ben realizzate perché potremo trovarci davanti a una bella rivelazione del 2010.

 

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