Dead Space: Extraction – Recensione Dead Space Extraction

Prodotto da Visceral Games, Dead Space Extraction è stato un gioco attesissimo in quanto prequel dell’amato Dead Space uscito nel 2008. Assolutamente all’altezza del titolo precedente come atmosfere, ambientazioni e tensione, è uno sparatutto su binari, come lo sono stati giochi come Resident Evil: Umbrella Chronicles e The House of the Dead. Scelta di tale genere è puntare sulla narratività del gioco, ricca di colpi di scena e che presenta una enorme quantità di dialoghi, oltre 5 volte quelli presenti sull’originale Dead Space. Il gioco è stato annunciato a Febbraio del 2009, ed era già in sviluppo da circa un anno. Ora che è uscito, mano al Wiimote, signori miei.

Terrore a ogni passo

Dead Space Extraction è ambientato nello stesso momento in cui ha luogo il film di animazione Dead Space: Downfall. Il primo capitolo è presentato come un tutorial nel quale impersoneremo Sam Caldwell, che assieme a un gruppo di tecnici su Aegis VII, si prepara a riportare alla luce un manufatto scoperto durante le trivellazioni. Da qui, a seconda della situazione, cambieremo spesso il personaggio utilizzato di capitolo in capitolo, anche se il protagonista della vicenda è Nathan McNeil, un P-sec che arriverà molto presto a infilarsi in affari più grandi di quello che immagina. Al suo fianco ci sono altri 3 personaggi: Lexine Murdock (la fidanzata di Sam, dotata di qualche strano potere nascosto), Weller (un altro P-sec, compagno di McNeil), e infine Warren Eckhardt (uno dei principali direttori degli scavi). In questo strano gruppo, unito dal caso e dalla necessità, vi sono colpi di scena tutti da scoprire. Insieme cercano di sfuggire all’infestazione di Necromorfi su Aegis VII andando a rifugiarsi sulla Ishimura. Ma la situazione che trovano non è certo delle migliori.

Smembra per uccidere!

Per chi non sapesse cos’è un Rail Shooter, o Sparatutto su Binari, è un gioco nel quale il personaggio non è comandato da noi e dalla nostra volontà, ma si muove da solo, a seconda dell’esigenza di storia e copione. Noi, che osserviamo la situazione in prima persona dai suoi occhi, siamo le sue mani, il nostro compito è sparare ai nemici con le armi a nostra disposizione. Il gioco presenta 4 differenti livelli di difficoltà (gli ultimi due sbloccabili finendolo) su 10 diversi capitoli di storia, tutti parecchio lunghi. I controlli sono molto intuitivi: con il puntatore Wiimote spostiamo il mirino su schermo, con il pulsante B spariamo con l’arma attualmente equipaggiata. A è un pulsante adibito al raggio traente: con esso possiamo recuperare casse ed esplosivi (per poi lanciarli via con B) oppure delle munizioni, potenziamenti o file. Scuotendo il telecomando potremo, nelle zone in cui questo sarà possibile, accendere una torcia che farà luce quando ce ne sarà più bisogno. Per quanto riguarda il Nunchuk, lo stick analogico serve per scegliere l’arma da utilizzare (di 4 disponibili nell’equipaggiamento, corrispondenti alle 4 direzioni), Z è il pulsante adibito alla ricarica delle munizioni mentre con C si usa la stasi, potere di Dead Space con il quale rallentiamo significativamente la velocità di movimento di creature e oggetti. Muovendo il controller utilizzeremo invece una lama, adatta a scontri ravvicinati o a tagliare ostacoli che bloccano il cammino.
Parliamo delle armi. Come già detto abbiamo a disposizione 4 armi da utilizzare nello stesso momento, ma all’interno del gioco ve ne sono moltissime. L’arma di base, lo sparachiodi, ha fortunatamente munizioni infinite, sebbene spari a intervalli piuttosto lunghi e sia dotata di scarsa potenza. Con ogni arma del gioco abbiamo la possibilità di usufruire di uno sparo secondario, utilizzabile premendo il pulsante B, mentre si tiene il Wiimote inclinato in senso antiorario. Con il fuoco secondario si possono ottenere vari effetti, ad esempio con la sparachiodi è possibile rilasciare un colpo caricato molto potente, utilizzabile anche per bloccare barricate e piantare chiodi in posizioni strategiche, se il gioco ce lo permette.
A parte il combattimento, Dead Space Extraction ci metterà di fronte anche a situazioni più particolari, come ad esempio la scelta della strada da seguire o piccoli minigiochi, presenti quando dovremo attivare o disattivare dei terminali, durante i quali dovremo tracciare col Wiimote delle linee precise senza toccare bordi o incrociare ostacoli, a meno che non vogliamo perdere vita preziosa.
Anche la ricerca degli oggetti si rivela molto preziosa, non solo per quanto riguarda le munizioni e le armi stesse, ma anche gli indispensabili potenziamenti  (che ne incrementano capacità d fuoco e munizioni nel caricatore), gli audiolog e textlog che ci aiuteranno ad approfondire ancor più alcuni aspetti della storia. E’ possibile giocare anche in cooperativa in 2 giocatori, dividendo la stessa barra della vita. Ma attenzione però: le munizioni non sono in comune.
E ricordatevi sempre: per uccidere i mostri bisogna smembrarli, una pallottola in fronte servirà a poco!
 

Sparare ai legamenti è un buon modo per smembrare i Necromorfi


Sangue

Tecnicamente Dead Space Extraction si attesta su ottimi livelli. La grafica è di ottima fattura, con modelli e animazioni che spremono la Wii di tutte le sue risorse, e che ben raramente si sono viste sulla console. Non è esagerato dire che è uno dei giochi con la veste grafica migliore vista attualmente sulla console Nintendo. Le musiche rendono benissimo ogni tipo di atmosfera, da quelle calme ma che emettono tensione, a quelle incalzanti e di azione, fino a momenti in cui la paura nasce proprio dalla mancanza di qualunque musica. Anche il doppiaggio è ottimo, i personaggi esprimono al meglio le loro sensazioni, le loro paure e la loro frustrazione. La longevità del titolo, in una prima giocata, si attesta sulle 10 ore o poco meno, e ha un fattore di rigiocabilità più o meno elevato grazie alle difficoltà più alte e ai log da recuperare. Tra gli extra sbloccabili ci sono anche tutti e 6 i volumi del fumetto digitale, da vedere e ascoltare per approfondire le conoscenze sull’ambientazione del gioco.
 



Non è dolcissimo? 


In definitiva

La Visceral Games ci ha deliziato con questo prequel di Dead Space, ottimo sia dal punto di vista della storia, sia del gameplay, sia in quello tecnico di grafica e sonoro. Senza dubbio uno dei migliori giochi per Wii, e per quelli che hanno amato il capitolo precedente, questo gioco è assolutamente un Must Have, grazie agli approfondimenti del plot, alle piccole chicche, al fumetto digitale da sbloccare, ma soprattutto grazie all’atmosfera da brivido che non manca mai. Preparatevi a fare una passeggiata sulla Ishimura, ancora una volta.

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