DRIVECLUB

Il tanto atteso DRIVECLUB finalmente si è mostrato nella sua versione definitiva. Ci sono stati tanti rinvii dalla sua uscita iniziale che doveva accompagnare l’uscita di PlayStation 4, ma finalmente ora abbiamo la possibilità di giocare un titolo che in larga parte ha soddisfatto le attese.

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#DRIVETOUR

Iniziamo cercando di capire il concetto per il quale è stato creato DRIVECLUB: un videogioco di guida arcade la cui componente online domina sulla componente in singolo. Bisogna dire subito che anche la parte offline ha il suo punto di forza, ma il videogioco è stato creato per sfruttare al meglio la funzione social della PlayStation 4.
La versione definitiva ci mette a disposizione cinque nazioni (Cile, Canada, India, Scozia, Norvegia) per un totale di 55 tracciati tra varianti e versioni differenti di quelli principali. Queste saranno le zone dove affronteremo le sfide che il videogioco ci concede nelle modalità in singolo e in multiplayer. Il comparto offline abbiamo detto non essere il punto di forza del titolo, ma ha dalla sua la modalità “Tour” in cui affronteremo una lunga serie di gare che aiuteranno il nostro pilota online a salire di esperienza, sbloccando nuove auto e nuove verniciature, e scalando le classifiche online. Una delle caratteristiche del videogioco infatti è la sua funzione social che, come detto, sfrutta a pieno le caratteristiche di PlayStation 4, in cui le classifiche online ne sono un’importante funzione: ogni tracciato ha infatti diversi obiettivi da portare a compimento, che vanno dal raggiungimento del podio alla vittoria di un campionato, alla lunghezza di una derapata, al battere il tempo sul giro, al raggiungere una velocità media o superare una velocità massima o, ancora, completare una curva seguendo la giusta scia. Inoltre le gare potranno essere portate a termine più volte ottenendo sempre nuova esperienza. Il comparto offline rende disponibili in aggiunta le classiche sfide da giocare in solitario, come alcuni tracciati che offrono un certo numero di giri da portare a termine, altri un unico percorso da completare in un determinato tempo, o altri ancora che vanno dalla classica sfida contro undici avversari alle prove in derapata.

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#DRIVECOMPARTOTECNICO

Il comparto tecnico offre una qualità elevata e non solo per il grande dettaglio grafico che offrono vetture e tracciati. Quello che risalta sono i giochi di luci e ombre, le condizioni metereologiche, il comparto sonoro; tutte cose che eccellono e che si attestano sicuramente come punti di forza del titolo.
Quello che di sicuro rende il gioco eccellente a livello grafico sono i dettagli a bordo pista, dalle foglie che volano alla folla che si agita al passaggio delle vetture, passando per l’incredibile dettaglio delle texture dei panorami fino agli animali che si possono incontrare durante una corsa, come elefanti o fenicotteri in riva a un lago. In questo senso un grande lavoro è stato fatto da Evolution Studios che ha saputo riunire un alto livello di dettaglio sia per quanto riguarda la parte inerente la corsa che per quello che ne fa da contorno, creando un’ambientazione mutevole nel corso di una gara. In determinate corse inoltre passeremo da un ambiente illuminato dalla luce del sole a strade oscurate dalle ombre degli alberi, in cui i riflessi sulla vettura del sole stesso creano un gioco di luci e ombre davvero eccezionale. Meritevoli di citazione in questo campo sono anche le costellazioni del cielo, che rispecchiano quelle reali e sono state rese uguali con dati provenienti dalla NASA.
Il lavoro grafico viene poi affiancato da un comparto sonoro di altissimo livello, in cui l’assenza di una playlist nell’offline ci fa concentrare sull’importante lavoro fatto sul rombo dei motori delle vetture. Al lancio del videogioco sono disponibili 50 vetture e quasi tutte europee, divise in cinque classi di potenza e in quattro diversi parametri, accelerazione, velocità, maneggevolezza e derapata, i quali combinati tra loro danno un feeling col sistema di guida differente. Si passa dalle compatte Mini alle veloci Pagani, diverse in caratteristiche e sbloccabili nel corso dell’aumento di esperienza.
In tale contesto fa storcere inoltre il naso l’assenza al lancio delle condizioni meteorologiche, così come l’assenza completa dei replay, oltre al non raggiungimento dei 60 fps che tuttavia non creano troppi scompensi in un sistema grafico incredibilmente dettagliato.

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#DRIVECLUB

Il comparto online resta il punto di forza di un titolo creato appositamente per una funzione social in cui i Club ne sono il punto focale. Ogni Club creato ha a disposizione il suo stemma, i suoi colori e i suoi membri, per un totale di sei al massimo. I risultati ottenuti da ogni membro servono a fare aumentare la fama del proprio Club, per cercare di scalare e dominare le classifiche e dimostrare che il proprio Club è il più forte. Di certo il comparto online essendo il punto di forza del gioco ci fa capire perchè il videogioco ha subito numerosi ritardi: se fosse infatti uscito insieme al lancio di PlayStation 4 non ci sarebbe stata l’utenza odierna e un videogioco fondato sul multiplayer senza videogiocatori online non avrebbe ottenuto questo successo, con la versione online che rappresenta l’estensione del comparto a giocatore singolo, compresi gli ulteriori obiettivi interni che il videogioco ci mette a disposizione e che ci permettono di giocare e rigiocare ogni corsa.

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[signoff icon=”quote-circled”]DRIVECLUB in definitiva riesce a convincere soprattutto per quanto riguarda il comparto tecnico e grafico anche se l’assenza di numerose caratteristiche che verranno inserite successivamente come DLC, il cambiamento meteorologico o la photo mode, deficitano un piccolo capolavoro che Evolution Studios ha creato.[/signoff]

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