Empire: Total War – Recensione Empire: Total War

Il costo della guerra

Empire si presenta già da subito, senza dover nemmeno far muovere il piede di un soldato, come un estratto meraviglioso dell’arte videoludica: la grafica e il sonoro dominano incontrastati sull’intero palcoscenico degli ultimi anni. La prima occasione che avremo per provare l’ottima resa grafica sarà in una qualsiasi battaglia navale: il mare e le sue onde, al tocco delle navi, si muoveranno come non avete mai visto farlo nemmeno nella realtà mentre vi gettate a corpo morto nell’acqua marina. E se all’inizio l’ambiente acquatico si presenterà limpido e meraviglioso, state certi che a fine battaglia inizierà a darvi il senso di inquinato, dato che, dopo ogni cannonata ben assestata, la nave nemica perderà pezzi su pezzi che andranno ad infastidire le onde dandole un colore marroncino. Ad accompagnare l’ottima grafica del mare, che riesce a rendere magico anche un qualsiasi tramonto che si specchia sulla spuma, troviamo la vegetazione e ovviamente le animazioni delle truppe. Ogni soldato, ogni armamento, ogni vessillifero ha la sua divisa, la sua postura, la sua voce. È scontato anche sottolineare la differenza tra le truppe, il colore della pelle a seconda della sua origine, caucasica, asiatica, africana o americana, cose già viste nei capitoli precedenti ma ulteriormente perfezionate in Empire

Per quanto riguarda il sonoro non c’è moltissimo da dire: l’accompagnamento musicale dei tempi di caricamento non può far altro che aumentare la tensione pre bellica che poi sfocia nello stridio delle spade e degli spari, ben riprodotti. A livello di effetti sonori, quindi, ci troviamo su un ennesimo ottimo posto sul podio. Il gioco, poi, come è sempre accaduto nella saga Total War, è accompagnato da diverse massime di uomini noti nel panorama mondiale durante i caricamenti, sempre di grande effetto. Ultima cosa da segnalare è nel doppiaggio durante alcuni filmati: sebbene quello introduttivo sia in lingua inglese, i video che accompagnano la campagna di indipendenza dell’America sono doppiati magistralmente dalla voce narrante, dando grandissimo calore all’azione: doppiaggio ovviamente in lingua nostrana.


L’Indipendenza Americana narrata in un magnifico video

 

La guerra in rete

L’ultimo capolavoro della SEGA supporta anche un ottimo sistema in multiplayer che si divide in un gruppo di partite classificate e altre amichevoli: le prime andranno ad influire sulla classifica globale, dove ciascun giocatore di Empire vedrà il suo punteggio aumentare o diminuire a seconda di una sconfitta o una vittoria nella precedente battaglia. Per conoscere tutte le statistiche basta raggiungere la rispettiva voce del giocatore dal menù principale della modalità multigiocatore. Tramite l’elenco delle battaglie, poi, avrete la possibilità di trovare la schermaglia adatta a voi usando un ottimo sistema di filtro, che vi aiuterà a trovare il tipo di partita che volete intraprendere, terrestre o navale, e il livello del vostro avversario che più è prossimo al vostro meglio è.

È ovviamente disponibile anche la possibilità di creare la propria battaglia alla quale potranno partecipare altri giocatori: potrete scegliere il luogo, il modo di combattere e ovviamente le truppe e tutto quello che è solito in una scelta pre bellica. Terminato lo scontro, qualsiasi sia la partita, classificata o non, il sistema di Post-Battaglia vi darà la possibilità di ripeterla all’infinito contro lo stesso avversario, a patto che lui accetti ogni volta.
Da aggiungere anche che, infine, quando una partita non è classificata ma è amatoriale, il sistema mette a disposizione la possibilità di poter chiamare degli alleati mossi dalla IA così da rendere più pesante il combattimento ma sicuramente meno strategico. Il massimo per una battaglia sarà il 4 contro 4, quindi per un massimo di 8 giocatori, che sembra anche tantissimo calcolando l’immane capacità dell’esercito che potremo portarci dietro.


Come si presenta la creazione dell’esercito in una partita classificata

Il connubio con Steam

Empire: Total War è un altro titolo che, come altri da un po’ di tempo, supporta l’attivazione attraverso Steam: così facendo ci saranno interessanti aiuti per il giocatore. Steam vi permetterà, infatti, di essere aggiornati in qualsiasi momento su eventuali patch di modifica del gioco. Cosa che già in passato era avvenuta con diversi giochi: tramite esso avremo anche la gestione del sistema online dato che il gioco sarà prettamente collegato alla famosa piattaforma. Steam, insomma, continua il suo connubio con diverse case distributrici che l’hanno reso una piattaforma indispensabile per l’esecuzione di moltissimi giochi, e che ovviamente dona un’esperienza maggiore, tramite anche il gioco online.
In ultima analisi, senza dilungarsi ulteriormente negli elogi per Empire: Total War, che davvero regala ad ogni piccolo stratega contemporaneo la possibilità di ribaltare le sorti del mondo intero, bisogna segnalare due aspetti leggermente poco felici dell’estratto SEGA: il gioco impiega un po’ ad installarsi, processo che passa anche attraverso due DVD, lasciandovi ad aspettare anche per più di 30 minuti; a volte ci troveremo dinanzi a caricamenti leggermente lunghi che potrebbero infastidirci un po’, dato che le battaglie saranno frequenti, a meno che non vogliate risolverle tutte in automatico senza intervenire di persona nella mappa tattica. Da considerare anche che Empire richiede un sistema abbastanza avanzato per delle ottime prestazioni, ma oramai questo è uno standard di molti ultimi videogiochi per PC sul quale sarebbe sciocco avviare un’ulteriore polemica.
Sicuramente, ci troviamo dinanzi ad un capolavoro, se non al miglior videogioco del suo genere.

 

 



Un esempio della schermata di caricamento contornata dalle famose summe belliche

Empire può provocare dipendenza per la sua longevità che vi porterà ad un massimo di 100 anni nella campagna imperiale, dal 1701 al 1799: sappiate che comunque un anno non dura un turno, ma molti molti di più, quindi non pensate di risolvere il tutto in 98 turni. A questo dovrete aggiungere le ulteriori campagne parallele, come la già citata Indipendenza Americana divisa in quattro atti e le innumerevoli partite online.
Sicuramente un gioco che non può mancare nella collezione di qualsiasi videogiocatore di rispetto, amante o non del genere.

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