Final Fantasy Crystal Chronicles – Recensione Final Fantasy: Crystal Chronicles

Un po’ di storia

Nell’ormai lontano 1994 Squaresoft cominciò a lavorare ad un progetto di proporzioni mastodontiche per il Nintendo 64, dal nome “Final Fantasy VII”. Dopo alcune controversie non esattamente chiare, però, la direzione decide di cancellare il progetto ideato per la casa del famoso Super Mario per reindirizzare il tutto alla nuova console di casa Sony, la -all’epoca- neonata “Playstation”.

Questa fu probabilmente una delle scelte di maggior rilievo che cagionò le sorti della console a 64 bit Nintendo, rendendo i rapporti tra le due software house sempre più tesi. Dieci anni dopo, nel 2004, le 2 case produttrici sotterrano l’ascia di guerra, e Squaresoft propone una nuova generazione di Final Fantasy, completamente restilizzata, e destinata a durare nel tempo. Stiamo parlando di Final Fantasy Crystal Chronicles, un titolo esclusivo per Game Cube, che al giorno d’oggi vanta una lunga serie di sequel, tutti su piattaforme Nintendo.

Una “Fantasia Finale” del tutto nuova…

L’intero mondo di Final Fantasy Crystal Chronicles è invaso da una letale nebbia chiamata “Miasma”; questo strano fenomeno ha portato con se morte e distruzione da quando è apparso, solamente i mostri possono sopravvivere all’interno di esso.

Le poche razze sopravvissute vivono ora in piccoli insediamenti urbani, protetti da alcuni misteriosi cristalli, che pare non vengano influenzati dalla devastazione e dal declino provocati dal Miasma. I cristalli però non godono di potere illimitato: ogni anno, da ogni villaggio o città, parte una carovana alla ricerca della “Mirra”, una linfa ricavata da alberi del tutto unici in grado di ripristinare la magica protezione che il cristallo dona alle popolazioni che vivono sotto la sua influenza. Saremo noi a creare il nostro alter ego virtuale da condurre in questa storia; da soli o con altri 3 amici. 
 

 

Multiplayer che passione !

Pare proprio che il team di sviluppo si sia concentrato maggiormente nella ricerca di un titolo alternativo; di solito infatti Rpg e Jrpg sono giochi per singolo giocatore, invece in questo caso avremo la possibilità di portare con noi all’avventura fino ad un massimo di 3 amici.

Potremo infatti collegare al Game Cube fino a 4 Gameboy Advance contemporaneamente (attraverso gli appositi cavi, venduti separatamente); ogni giocatore potrà creare così il proprio alter ego virtuale, rendendo la “carovana del cristallo” molto più varia e agguerrita, ma non solo; ci saranno anche una moltitudine di minigiochi da sbloccare, per divertirsi tutti insieme, questo purtroppo però solo per le partite in multiplayer, cosa che rende molto meno varia la campagna in singolo.

A caccia di mostri e mirra.

Solitamente la saga di Final Fantasy è strutturata in combattimenti a turni, il tutto condito da inventari piuttosto complessi e macchinosi; questa però non è stata la scelta di Squaresoft per quanto riguarda Crystal Chronicles. Il sistema atipico scelto per questa nuova concezione di Final Fantasy si basa sull’immediatezza ed i combattimenti in tempo reale, un po’ come avviene nei più famosi action/rpg come Zelda.

Ci muoveremo all’interno del mondo tramite una mappa molto stilizzata e colorata, una volta scelta la nostra destinazione entreremo nel livello accompagnati da un “Moguri”; questa piccola creatura (già nota nei precedenti capitoli della saga), agirà per noi come un portaborse, trasportando il calice utilizzato per raccogliere la mirra e supportandoci ogni tanto con degli utili incantesimi. Per combattere ci avvarremo di un sistema di comando piuttosto particolare: in battaglia cambieremo i comandi del nostro giocatore, quali attacco e difesa, tramite i tasti L ed R, attivandoli con il tasto A. Rovistando tra bauli di ogni sorta e abbattendo mostri potremo trovare e prendere in prestito anche le “magicite”, ovvero delle sfere magiche che utilizzate singolarmente o combinate tra loro ci permetteranno di utilizzare gli incantesimi più classici della serie come “Fire” o “Energia”; l’ unico problema è che una volta sconfitto il boss, questi oggetti svaniranno dal nostro inventario.

Dopo aver terminato ogni livello, riceveremo anche la visita del postino Moguri, che ci recapiterà una lettera dalla nostra famiglia e consegnerà per noi le risposte a casa a volte “condite” di regali; in seguito assisteremo ad un resoconto del nostro punteggio e ci verrà data la possibilità di scegliere degli upgrade per personalizzare ed aumentare le caratteristiche del nostro personaggio, in base all’andamento della nostra missione.


 

Ritratto d’ innocenza fanciullesca

Per quanto riguarda grafica e sonoro, si può dire che Squaresoft mantiene sempre i suoi standard piuttosto elevati: i personaggi godono di un design davvero pulito e colorato, arricchito da dettagli di ogni sorta, ma la maestria dei grafici si nota maggiormente nei combattimenti, visti i grandiosi effetti di luce ed i boss imponenti, per non parlare poi degli ambienti, semplicemente poetici, con delle musiche talmente orecchiabili che vi verrà voglia di fischiettare mentre menate fendenti a destra e a manca.

La longevità in single player è sicuramente il tallone di Achille del gioco: si può completare tutto in una trentina di ore (Poche per un gioco del genere), ma se si riescono a soddisfare i requisiti per il multi, sicuramente vi verrà voglia di rigiocare tutta la storia per intero, ma soprattutto godervi i minigiochi.

Conclusione

Final Fantasy Crystal Chronicles è sicuramente un titolo ben realizzato: immediato, e con dei tocchi di classe non indifferenti; quello su cui si può storcere il naso è il fattore multiplayer, quasi necessario per godersi il tutto al 100%, soprattutto visti i requisiti non facilmente soddisfacibili, cosa che, se sommata alla longevità in singolo non troppo elevata, lascerà un po’ di amaro in bocca agli amanti della saga.

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