Final Fantasy XV, hands on demo Episode Duscae

Final Fantasy XV è sicuramente uno dei titoli più attesi e discussi di questi ultimi anni e Square-Enix lo sa benissimo. I fan non vedono l’ora di metterci le mani sin dai tempi in cui era conosciuto con il nome di Final Fantasy Versus XIII all’interno del gigantesco progetto chiamato Fabula Nova Crystallis, poi ridimensionato a quello che oggi conosciamo come la trilogia di Lightning che non riscosse molti consensi, né dalla critica ne dal pubblico.

Con l’uscita del remaster HD di Final Fantasy Type-0 questo 20 marzo, Square-Enix ha colto intelligentemente la palla al balzo e ha deciso di inserire nelle prima ondata di copie del gioco una corposa demo di Final Fantasy XV, intitolata Episode Duscae che dà un’anticipazione sulle novità introdotte in questo quindicesimo capitolo della storica saga JRPG, garantendosi così un quantitativo di preorder e vendite assicurato. Senza entrare nel merito delle indiscusse qualità del porting HD di Type-0, che affronteremo a giorni con la nostra recensione, è incredibile come gran parte degli acquisti del titolo siano dovute proprio alla presenza di questa attesissima demo, riaccendendo quell’emozione ed entusiasmo che non si vedeva dai tempi della leggendaria demo di Final Fantasy VIII contenuta in Brave Fencer Musashi o quella di Metal Gear Solid 2 contenuta nel primo Zone of the Enders.

Negli uffici di Koch Media abbiamo avuto la possibilità di giocare per un’ora abbondate proprio a questa versione dimostrativa che ci ha permesso di gustarci un antipasto di quelle che sono le nuove meccaniche open world e, soprattutto, del nuovo sistema di combattimento più votato all’azione.

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Non abbiamo modo di raccontarvi nulla sulla trama legata a questa demo, se non l’incipit che è già stato rivelato durante il recente Active Time Report di Square-Enix: Noctis, il protagonista, e i suoi compagni hanno avuto un guasto alla macchina e per riprendere il viaggio verso la loro destinazione dovranno ripararla, ma al momento si trovano sprovvisti di denaro e dovranno trovare un modo per guadagnarselo. Al giocatore verranno offerte due possibilità per compiere questo obiettivo: esplorare in lungo e in largo la regione di Duscae (da qui il nome della demo) in cerca di mostri da eliminare per ottenere pelli, carni e zanne da poter rivendere fino al raggiungimento della somma necessaria, oppure decidere di dare la caccia al Demon Eye, un pericolosissimo e gigantesco Behemot che girovaga in libertà presso le foreste del luogo la cui taglia, guarda caso, soddisfa più che abbondantemente la quantità di guil richiesti per la riparazione del veicolo.

Una volta compresi gli obiettivi della nostra missione, affronteremo un tutorial necessario ad apprendere le prime meccaniche di gioco e, soprattutto, quelle legate al combattimento. Tra le prime cose che apprenderemo c’è sicuramente il concetto di schivata, parata e contrattacco. La schivata, in particolar modo, si divide in due modalità: quella automatica e quella manuale. Quella automatica permette di schivare qualsiasi attacco senza alcuno sforzo del giocatore, semplicemente tenendo premuto il pulsante R1 (abbiamo giocato la versione PS4), ma questo comporta una perdita di MP che, come vedremo tra poco, sono necessari per eseguire gran parte degli attacchi di Noctis. Altrimenti c’è quella manuale che richiede il giusto tempismo ai giocatori per evitare gli attacchi all’ultimo secondo. Stesso concetto, invece, è quello legato alla parata e al contrattacco: con il pulsante L1 ci si para per subire meno danni, ma se effettuato con il giusto tempismo è possibile contrattaccare ed esporre il nemico ai vostri attacchi più potenti.

Con il tasto quadrato  è possibile attaccare fisicamente i nemici creando diverse combo che variano a seconda dell’ordine in cui abbiamo assegnato le diverse armi che Noctis ha a disposizione, le cosiddette Phantom Blade. Il giocatore quindi si trova sin da subito con la possibilità di personalizzare le sue combo decidendo, ad esempio, se farle iniziare con gli attacchi veloci della spada, inframezzando con gli attacchi a distanza della lancia e poi terminare con l’attacco potente, ma lento dello spadone a due mani.

final fantasy xv hands on demo
Ogni arma, inoltre, può disporre di un attacco speciale attivabile con il tasto triangolo i cui effetti variano a seconda della tipologia di arma. La spada permette, ad esempio, un attacco Drain, che fa recuperare HP a seconda del danno procurato, la lancia attacchi in salto (come quello dei canonici Dragoon di alcuni capitoli passati) e lo spadone a due mani attacchi ad area, utile soprattutto quando si è circondati da nemici.

Tra gli attacchi disponibili c’è anche il cosidetto comando Iper, una sorta di teletrasporto ideale per raggiungere aree sopraelevate e avere una visione dall’alto di cosa sta accadendo sul campo di battaglia, così poi da poter recuperare MP e piombare sui nemici per riprendere lo scontro. Non bisogna sottovalutare la perdita di MP in quanto se raggiungono lo zero, Noctis entrerà in una sorta di stato di affaticamento e non potrà correre o eseguire degli attacchi per un breve periodo di tempo. Una cosa analoga, accade quando Noctis o uno dei suoi compagni esaurisce gli HP solo che a differenza dell’esaurimento da MP sarà possibile correre via per mettersi al sicuro o aspettare che qualcuno vada a soccorrerlo (cosa che purtroppo non accade troppo spesso visto che l’IA dei compagni a volte deficita in questo). In caso contrario si rischia che la barra rossa che appare dopo che gli HP sono scesi a zero si esaurisca e il personaggio subisca un K.O. definitivo e dovrà essere rianimato con le classiche piume di fenice o eventualmente qualche magia classica tipo Reiz.

Sul discorso magie c’è poi da fare una parentesi: nella demo non saranno presenti a eccezione di Energia usato da Ignis, uno dei membri del party, ma nella versione definitiva Noctis potrà usarne di svariate, come i classici Fire, Blizzard e Thunder.

Durante i combattimenti potranno capitare, in maniera piuttosto casuale, degli attacchi combinati con il resto del party, che spesso vengono attivati in particolari momenti come il contrattacco verso alcuni tipi di nemici i quali non solo permettono di fare danni significativi, ma anche di mettere il nemico di turno in una posizione di svantaggio (magari mettendo in esposizione il proprio punto debole) e creare un’opportunità d’assalto che permetta di sconfiggerlo in un batter d’occhio, il tutto con una dinamicità e soluzione di continuità davvero incredibile. L’unica magagna tecnica è forse la telecamera che in qualche sporadico momento non riesce a seguire proprio bene tutta l’azione di gioco, ma è qualcosa che sicuramente miglioreranno durante la fase di sviluppo: tanto c’è ancora parecchio tempo.

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Eliminando i nemici si otterranno i classici punti esperienza, che potranno essere aumentati a seconda delle prestazioni in combattimento che vengono valutate a seconda del tempo con cui si concludono gli scontri o i danni subiti. Non si potrà salire subito di livello, per farlo bisognerà trovare uno dei punti di accampamento dove verrà calcolata tutta l’esperienza accumulata nei combattimenti precedenti e poi usata per effettuare il classico level up, con tanto di “Fanfare Victory” a enfatizzare l’avvenimento. Nella demo non è previsto alcuno sviluppo del personaggio, le statistiche crescono in maniera predefinita per ogni personaggio, ma non è detto che nella versione definitiva non venga introdotto un sistema che permetta più personalizzazione.

Durante l’accampamento è poi possibile far cucinare a Ignis alcuni piatti, a seconda degli ingredienti a disposizione, i cui effetti benefici spaziano dal classico boost delle statistiche, all’aumento delle prestazioni in battaglia o a un maggiore accumulo di punti esperienza. È pertanto cosa buona e giusta cucinare il più spesso possibile, soprattutto prima degli scontri contro il boss, come nel caso del Behemot. Lo scontro con quest’ultimo, per quanto lineare e scriptato, è davvero coinvolgente e anche piuttosto ostico, quindi non va sottovalutato.

La mappa messa a disposizione dalla demo è davvero estesa e bellissima da osservare ed esplorare, con alcuni scorci davvero impressionanti, come quello sul lago in cui creature gigantesche simili a Brontosauri sostano per dissetarsi. Sensazionale anche il passaggio da giorno e notte (ciclo che cambia ogni 45 minuti) con albe e tramonti da lasciare davvero senza fiato. La notte poi è incredibilmente buia e mette una certa ansia visto che l’unica fonte di luce è una piccola torcia e i mostri più pericolosi aggressivi appaiono solo in quel preciso arco del giorno.

E pensare che quell’area non rappresenta neanche la totalità della regione di Duscae, che a sua volta rappresenta solo 1/10 della mappa di Final Fantasy XV. Purtroppo però, nella demo c’è ben poco da fare nella vasta area che ci viene proposta. Più che andare a caccia di nemici per salire di livello oppure ottenere oggetti da rivendere poi ai classici vendor, c’è poco altro da fare se non proseguire nella missione principale, la cui durata si assesta intorno alle tre ore. Una volta terminata quest’ultima, sarà possibile andare a caccia di nuove Phantom Blade (le armi di Noctis) e testare nuove abilità e nuove combo, ma niente che effettivamente arricchisca le attività da svolgere nella piana a disposizione, rendendola quindi un po’ povera. Non c’è neanche alcuna interazione con l’ambiente se non la possibilità di prendere copertura dietro ad alberi, massi o altri oggetti sparsi per la mappa e attivare una sorta di modalità stealth, una cosa che al momento si è rivelata di dubbia utilità se non durante una delle fasi di inseguimento contro il Behemot dove, però, ci veniva imposto. Ci auguriamo che nella versione definitiva questo vuoto si tramuti in possibilità di ottenere quest da NPC o di eventi dinamici che si appaiano a nostra insaputa durante l’esplorazione, un po’ come il prossimo The Witcher 3.

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Ci rendiamo conto che, comunque, fare previsioni adesso è ancora troppo presto, specialmente perché quella da noi provata è addirittura un codice preview della demo che sarà disponibile in Final Fantasy Type-0, quindi potenzialmente diversa e meno ottimizzata di quella definitiva. Per tanto, decidiamo di non andare oltre con l’analisi della demo e aspettare l’uscita di quella vera e propria per vedere tutto quello che ha da offrirci e avere una prima e ancora più tangibile idea di quello che sarà il prossimo e ambizioso capitolo della serie Final Fantasy. Nel frattempo, tra tanti alti e alcuni bassi, siamo sinceramente eccitati dall’arrivo e dalla direzione presa da questo quindicesimo capitolo. Questo è il momento per Square-Enix di ridare lustro alla serie e sappiamo che ce la sta mettendo tutta per non deludere il suo pubblico, anche se è palese che i più conservatori e tradizionalisti continueranno a storcere il naso di fronte a un tale cambiamento di rotta, che però noi appoggiamo fortemente.

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