Free Realms – Recensione Free Realms

Il reame delle libertà

In un ambiente, quello dei MMORPG, dove l’innovazione e il cambiamento sono delle mosche bianche, fa molto piacere trovarsi davanti un titolo fresco e originale come Free Realms. Ultimo nato nella famiglia SOE (Sony Online Entertaiment) mira ad un target particolare: quello dei più giovani, ma soprattutto dei casual player di ogni età e sesso, inserendo in un enorme calderone magico tantissime attività. In poche parole, scordatevi di immergervi in lunghe sessioni di ore e ore di dungeon o di farming di gold e risorse, il gioco è più un agglomerato di passatempi e minigiochi inserito in un mondo permanente. Si capisce fin da subito, giocando a Freerealms, di avere davanti più che un mmorpg una sorta di social network stracolmo di attività ludiche: si va dagli scacchi alle corse di go-kart, il tutto in un unico gioco; tutto questo ovviamente senza violenza e all’insegna del politicamente corretto. Interessati? Bene allora vediamo cosa ha da offrire in dettaglio.

Oddio il sangue! Svengo!

Come già accennato, il target di Freerealms è composto dai giovanissimi, quindi è chiaro come ogni suo aspetto sia giocoso e semplice. L’unica attività che si deve fare per giocare è creare un account, operazione che potrebbe anche mettere in difficoltà i più giovani e meno esperti, ma una volta superato questo piccolo ostacolo diventa tutto semplicissimo: il gioco viene installato con un click, direttamente dal proprio browser; è un file piccolissimo, circa 58 MB, ed il resto dei dati necessari il gioco li scaricherà quando necessario, il che è molto comodo ma dà problemi alle connessioni più lente.

Durante l’installazione del gioco potremo creare il nostro avatar: potremmo scegliere tra giovani umani e strane fatine. Niente donnine provocanti o brutti tizi dalle cattive intenzioni, i personaggi hanno tutti un aspetto amichevole e sorridente. Vi sono inoltre molte scelte per il colore della pelle, acconciature, tatuaggi e capelli. La personalizzazione è solo estetica, non ci sono differenze di perfomance scegliendo razze diverse, e non c’è nemmeno bisogno di scegliersi un mestiere o una classe: in Free Realms si è liberi di impararli tutti.

Scelto il nostro eroe, saremo pronti ad affrontare l’avventura; una semplice zona di tutorial ci insegnerà le basi del gioco, in un frangente affronteremo anche i nostri primi nemici, dei robgoblin (una specie di goblin che fa sempre confusione e malfatti), e una volta sconfitti noteremo che non è stata versata una goccia di sangue, i nostri nemici giacciono a terra storditi (con tanto di stelline intorno alla nuca). La stessa sorte toccherà a noi: nel caso si venga sconfitti, non si morirà mai come accade in altri giochi ma semplicemente si cadrà a terra pronti a rialzarsi dopo pochi secondi. Anche durante i minigiochi di combattimento non si perderà mai veramente ma si avranno a disposizione dei KO limitati per terminare la sessione con successo. Potremmo aiutarci con cibo, pozioni e tutto l’armamentario possibile, ma anche nel caso finissimo tutti i nostri tentativi la nostra punizione sarà semplicemente quella di dover ritentare il tutto dall’inizio.

Le nostre avventure in Freeralms sono ambientate in un simpatico reame fatato, esistono varie zone da esplorare, ogni zona ha un suo tema ben preciso con abitanti e nemici che seguono lo stile dell’ambientazione. Tutti i modelli sono molto originali: ci troveremo davanti degli hooligan che infestano cantine di osterie agli yeti nelle caverne di ghiaccio. Ovviamente anche l’ambientazione più (in teoria) terrificante, come una foresta paludosa, è resa con uno stile molto poco minaccioso, che non riuscirebbe nemmeno ad intimorire un neonato. Pur essendo presenti molte zone, che nel complesso creano una varietà di ambienti più che accettabile, le scritte coming soon ai bordi della mappa globale lasciano intendere che in un futuro prossimo il mondo sarà molto più grande! Viaggiare è molto facile, ogni zona ha un suo teletrasporto che ci permetterà di tornare li in un istante dopo averla esplorata, e come non manca oramai in ogni gioco che si rispetti anche in Free Realms è presente un sistema di achievement.

Vissani, Naruto e Schumacher!

Ogni mestiere in Free Realms viene insegnato da un istruttore che ci farà un breve tutorial e ci assegnerà le prime missioni: questi istruttori sono abbastanza semplici da trovare e ci sono alternative per tutti i gusti: dal ninja al cuoco passando per il pilota di kart. Con l’esclusione dei mestieri di combattimento, che propongono tutti lo stesso genere di sfida,  gli altri offrono una serie di mini giochi a loro dedicati. Di fatto cucinare non sarà un semplice click e via, ma una vera preparazione del piatto: andranno tagliati gli ingredienti e cotti, stessa cosa quando creeremo dei lingotti di metallo come minatori: dovremo prima estrarre il minerale, poi fonderlo e così via. Il risultato è che il fine non è tanto ottenere l’oggetto finito ma partecipare al minigioco stesso.

Un lavoro un pò particolare e decisamente isolato rispetto al contesto è quello del pilota. Sono presenti gare di go-kart, prive di qualsivoglia pretesa di simulazione realistica ma zeppe di tanti bonus, turbo e altri elementi arcade; ci sono molti tracciati sparsi per il mondo, e, oltre alle gare, sarà possibile cimentarsi anche nel demolition derby, davvero divertente e pirotecnico!

Si potrà combattere scegliendo uno dei tanti mestieri delle armi, ma purtroppo la maggior parte di questi job è disponibile solo ai giocatori paganti, di cui parleremo più in dettaglio in seguito. Il combattimento è molto semplice: per affrontare i nemici dovremo avvicinarci a loro (o entrare in grotte e miniere); ogni combattimento è istanziato, e anche in questo caso vengono trattati come minigiochi: si devono sconfiggere tutti i nemici nella zona e, volendo, compiere degli obiettivi secondari, senza essere "stesi" più di un certo numero di volte. Il combattimento pur essendo semplice, è ben fatto, anche se sono presenti poche abilità per ogni classe.

Da citare altri due mestieri: quello del pet trainer che ci permetterà di insegnare tante cose al nostro animaletto da compagnia, accudirlo e giocarci, ma purtroppo sarà necessario pagare soldi veri per la maggior parte delle attività relative; lo stesso problema angoscerà il card duelist, che ci permetterà di giocare ad un gioco di carte (in stile magic) ben fatto e curato, ma che ci costringerà a comprare le buste contenenti carte aggiuntive per poter essere veramente competitivi.

Insieme ai minigiochi collegati ad uno specifico mestiere, per il vasto mondo di Free Realms ne esistono di altri indipendenti, come i classici scacchi e dama, molte varianti del tower defense (cambia ambientazione a seconda della zona di gioco) ma anche dei time trial dove raccogliere torte/fiori/pulcini in un determinato tempo limite. Quindi sono presenti tante possibilità, anche se alla lunga indubbiamente il tutto è fin troppo ripetitivo se ci si concentra su una sola professione: molto meglio provarle tutte e spaziare il più possibile, quindi per un giocatore che ha intenzione di intrattenersi con Freerealms per molto tempo è senza dubbio consigliato sottoscrivere una membership per beneficiare di ogni aspetto del gioco.

La nostra libertà finisce dove inizia quella dell’utente pagante

Fra i pregi indiscutibili di Free Realms c’è senza dubbio la pregevole fattura tecnica, di fatto si tratta di un gioco che finalmente non spaccia una release per una beta. lI gioco è completo in ogni aspetto che propone, e il tutto funziona senza problemi (ovviamente qualche bug esisterà anche ma nulla di rilevante). Una simile rifinitura dà certo molti meriti ai programmatori, ma se si valuta il target infantile/adolescenziale a cui il prodotto si rivolge, una cura così è davvero essenziale, e la presenza di elementi frustranti di disturbo e di interruzione avrebbe senza dubbio minato le fondamenta di un titolo casual dedicato allo svago più semplice e al relax.

L’interfaccia è un altro punto di forza di Free Realms. Pensata per la conversione PS3 che a breve arriverà, l’interfaccia si rivela semplice, intuitiva, veloce e completa. DIfferirà in modo notevole da quella della maggior parte dei mmorpg  appunto perchè dovrà adattarsi a giocatori che utilizzeranno un pad e non un mouse. Non parliamo poi dello stile innegabile, con tanti colori, suoni buffi ad ogni click e artwork sparsi ovunque.

Bisogna ammettere che per beneficiare al 100% di tutte le componenti non basta ciò che offre la versione free del gioco: molte missioni, professioni, minigiochi come anche i pet e le carte sono tutte parti del gioco riservate a chi paga, e nel caso delle carte si paga anche molto! Sfortunatamente Free Realms non permette a chi gioca gratis di godere appieno di tutti i contenuti ma per chi si avvicina come casual player anche solo quello che offre la parte gratuita potrebbe essere sufficiente.

Concludendo

Cari amici hardcore gamer, sfortuna vuole che esca un gioco in tempi rapidi ben fatto, rifinito e promettente per il futuro ma che non sia nemmeno lontanamente proponibile per voi. Si perché se si vogliono andare a cercare dei difetti in Free realms alla fine non si trovano, se non quello di essersi volutamente limitato ad una fascia di giocatori che in realtà ne comprende la stragrande maggioranza, perciò come dare torto quindi a Soe della scelta?

In effetti quasi ogni difetto di Free Realms deriva da una scelta nel realizzare il gioco e non da carenze dal lato tecnico o nello sviluppo, grazie a ciò senza dubbio il titolo è uno dei pochi che con tranquillità può essere consigliato ad un bambino piccolo vista la mancanza di violenza, volgarità e sesso che spesso abbondano nei mmorpg (ovviamente non si sa cosa possono dire gli altri giocatori). Purtroppo il fatto che il titolo sia in inglese potrebbe creare grossi problemi ai giovanissimi giocatori italiani, visto che richiede una discreta conoscenza della lingua di Albione. Da non sottovalutare anche l’enorme potenziale  socializzante di Free Realms, che più che puntare sulla competizione, punta sulla collaborazione dei giocatori, spingendoli a giocare e divertirsi insieme nei modi più disparati: di fatto un vero e proprio social mmorpg. In definitiva semplicemente da provare, dato che non costa nulla: qualsiasi tipo di giocatore siate, fa sempre piacere vedere un titolo ben realizzato e che ben si adatta ad essere giocato con una breve partita ogni tanto.

Tecnica: con alti e bassi, ma in senso buono. Tecnicamente ineccepibile, funziona tutto, pochi problemi, la grafica è leggera e il sistema di download progressivo è efficiente. L’aspetto visuale è curato e originale, ma il voler fare un gioco leggero e capace di girare ovunque inevitabilmente porta ad un dettaglio grafico davvero basilare, niente pappa per le schede 3D recenti. In compenso gira su praticamente quasi ogni pc degli ultimi 6 anni.

Lore: chiaro come il sole che il lore qua è solo un pretesto, ci sono tanti elementi inseriti a forza senza un vero senso anche se nell’insieme ci si rifà ad un classico mondo fatato stile fiaba. Fa il suo lavoro ma nessuno si straccerà le vesti dalla gioia.

Crescita: molto varia, in fondo il gioco punta su questo. Tante cose da fare e non c’è bisogno di accanirsi su un unico aspetto, ogni minigioco è fatto per svagarsi ed è fine a se stesso; il fatto poi che ci siano anche i livelli sembra essere li quasi solo per garantire vari livelli di difficoltà. Semplicemente fate quello che vi pare e non fossilizzatevi su un unico aspetto: Free Realms darà il meglio di sé in questo modo.

Interazione: c’è, anche se sotto un punto di vista limitato: si tratta di interagire con gli altri giocatori più che con il mondo stesso. La componente sociale è marcata e costituirà gran parte dell’interazione. Le competizioni vere e proprie si limiteranno quasi solo alle gare di Kart.

Mondo: la cosa spontanea che viene da pensare del mondo di Free Realms è di trovarsi di fronte ad un parco giochi: vi sono tante attrazioni divise per aree tematiche, anche se tra di loro non sembrano avere molta coerenza. Queste svolgono alla perfezione il loro intento creando varietà, ogni ambientazione è molto curata e segue un suo filo logico senza rischiare di cadere nella banalità.

 

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