Front Mission – Recensione Front Mission

Presentazione

Fra tutti i titoli strategici usciti negli ultimi anni, la saga di Front Mission si pone onorevolmente in cima alla lista. Saga di folli esplosioni, mechs epici e numerosi eroi le cui storie si sono intrecciate nei diversi episodi, dando vita a duelli indimenticabili, come indimenticabile era poi la possibilità di “customizzazione” dei mechs che ha fatto maturare nel giocatore abilità ingegneristiche. Da sottolineare il fatto che questo remake venga esportato al di fuori del Giappone soltanto per su console Nintendo DS.


Musiche

Poco da dire riguardo la colonna sonora del gioco, sia nell’intro (quello classico delle vecchie versioni) che nei restanti motivi,  noterebbe chiunque il classico timbro Square-Enix. Gran parte di essi, a mio modo di sentire, rievocano vagamente le frenetiche melodie di final fantasy tactics; esso sono state sapientemente (e audacemente) mescolate ad un techno beat che ricorda i vecchi videogame arcade di guerra. Non si può che approvare un così raffinato gusto nella fusione tra nuovo e vecchio stile.

Storia

Ambientato alla fine del 21° secolo, Front Mission si divide in due complicate cronache che vedono schierati membri della O.C.U (unione di alcune potenti nazioni, fra le quali Giappone e Australia) e U.S.N. ( più semplicemente una mega-nazione composta dall’America del Nord e del Sud). Nel pieno svolgimento di una guerra per il dominio assoluto, definita Second Huffman Conflict, avremo quindi la possibilità di osservare più da vicino i punti di vista di entrambe le fazioni riguardo alla guerra in atto. Più precisamente, da parte dell’ufficiale O.C.U. Royd Clive e da parte di Kevin Greenfiel per quanto riguarda la U.S.N.  . In breve Royd, a capo di una unità della O.CU., può essere considerato come la classica marionetta nelle mani del potere. Infatti, dopo aver combattuto battaglie su battaglie, verrà a conoscenza di particolari spaventosi riguardo i reali
intenti che si celano dietro al conflitto; cercherà quindi un modo per venirne fuori e cambiare il corso degli eventi e, grazie ad un quadro più chiaro fornitoci dalla narrazione di Kevin Greenfields e dei suoi sottoposti, ci troveremo al centro di una trama difficile da comprwendere conoscendo unicamente questo singolo titolo. Molti degli eventi sarebbero per voi più compresibili soltanto se aveste giocato al quinto capitolo della Saga.


Gameplay

Iniziamo col dire che Front Mission nasce come gioco strategico, e si basa sulle più classiche fondamenta del genere. Tuttavia, destreggiatrsi tra le varie funzioni dei Wanzer ( questo il nome dei “robottoni” ), permette di sopperire piacevolmente  a quella che è forse l’unica vera pecca del gioco. Ogni Wanzer è suddiviso in 3 parti essenziali: Il corpo, il nucleo del Wanzer, le braccia meccaniche – impiegate ovviamente per l’uso delle armi – e le gambe, che oltre garantiscono il movimento e l’ evasione degli attacchi nemici. Inutile dire che per la vittoria in uno scontro mirare prima al nucleo è essenziale, ma capiteranno molti casi in cui saremo noi a dover scegliere la miglior tattica per abbattere avversari strategicamente più forti. Anche se, come accennato, Front Mission è distante come ambientazione dai soliti rpg fantasy, anche qui possiamo ritrovare gli item rigenerativi, abilità apprendibili in base all’esperienza acquisita, nonchè gli immancabili negozi, in cui acquistare accessori e parti meccaniche migliori. Avremo inoltre la possibilità di entrare nel “Coliseum”, dove affrontare rivali  speciali e guadagnare così ulteriori monete, il che farà senz’altro la gioia di tutti. Per quel che concerne i combattimenti,
eviterei di approfondire l’argomento considerando che, pur cambiando nomi e stili, tutto rimane in buona parte la stessa identica solfa. Vi sono armi diverse, da lunga e breve distanza, che avanzeranno di grado man mano che verranno utilizzate; da queste sarà possibile apprendere ulteriori attacchi, ci saranno poi alcuni oggetti, sullo schermo, potenzialmente pericolosi per chi ne venisse a contatto. Dulcis in fundo, a completare l’opera, non mancano nuovi armamentari, nonchè personaggi secondari da sbloccare.


Conclusione

Che dire di una saga che, nonostante gli anni, riesce ancora a far parlare di sè nonostante i continui passaggi di console? Unire rpg e guerra futuristica non è una cosa da poco, e Front Mission è forse l’araldo di tutti i suoi simili. Assai gradevole è il comparto sonoro,il quale conferisce al gioco un giusto tono d’adrenalina in quei momenti in cui la monotonia della battaglia ci avrebbe potuto infastidire. Se amate i giochi di guerra e siete in cerca di una valida alternativa al solito “spara – spara / fuggi – fuggi”, consiglio vivamente questo acquisto.

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