Gamescom 2017: la line-up di Cosmocover

Dopo aver presentato la line-up di Devolver Digital, non potevamo esimerci dal presentare anche quella della sorella minore, Cosmocover, agenzia di comunicazione che ha presentato ben tre titoli creati con il supporto di Good Shepherd Entertainment. Scopriamoli insieme.

Milanoir

Sviluppatore: Italo Games – PC, Xbox One, PS4, Nintendo Switch – Link sito ufficiale

Dover andare in Germania per scoprire un titolo italiano è quantomeno ironico, ma ciò non significa che non ne sia valsa la pena: il primo gioco presentato da Cosmocover è Milanoir, un gioco in pixel art ispirato ai polizieschi italiani degli anni ’70 come “Milano odia: la polizia non può sparare” o “Milano calibro 9”, ricoprendo un terreno narrativo pressoché dimenticato dal cinema e certamente mai esplorato nei videogiochi.

Milanoir racconta di Piero Sacchi, assassino su commissione tradito dalla stessa banda criminale per cui lavorava e che si ritroverà suo malgrado ospite nel carcere di San Vittore, abbandonato a se stesso e alle cure di galeotti ostili e guardie carcerarie corrotte. Senza entrare nei particolari, possiamo dirvi che quello che sappiamo della storia ruota attorno a ciò che ci si aspetta dai film che hanno ispirato registi come Quentin Tarantino: vendetta violenta.

Cosmocover

Il gioco richiama i vecchi sparautto side-scroller arcade, con una marcia un po’ più lenta e un’alternanza di diversi stili di gioco: c’è la parte di pura azione, in cui si avanza di copertura in copertura sparando a tutti i malavitosi che cercano di far fuori Piero, poi c’è la parte furtiva, che impone di infiltrarsi in un luogo senza essere scoperti, e, infine, ci sono gli inseguimenti sui mezzi, conditi con sparatorie stradali. L’azione è continua ma mai troppo ripetitiva, grazie all’alternanza di queste differenti modalità di gioco così come per le frequenti scene di intermezzo che spezzano adeguatamente il ritmo.

La peculiarità di Milanoir risiede nei particolari: ogni singolo elemento a schermo è creato per contribuire all’atmosfera italiana dell’epoca, con la tinta noir che contraddistingue i film cui si ispira il gioco. Trovarsi a combattere a bordo di scooter Vespa o Apecar ha decisamente quel tocco nostalgico e ironico che raramente si vede in un videogioco, e ammettiamo di essere stupiti come il pubblico straniero abbia apprezzato così tanto.

Milanoir è un titolo promettente e di cui essere orgogliosi, tuttavia non mancano difetti, come un sistema di controllo via pad piuttosto macchinoso e un’IA dei nemici pressoché inesistente. Auguriamo a Italo Games di essere in grado di perfezionare questa esperienza entro la fine dell’anno, quando il gioco debutterà grazie a Cosmocover.

Outreach

Sviluppatore: Pixel Spill – PC – Link sito ufficiale

Da quando i visori VR sono diventati “popolari”, il numero di videogiochi in prima persona ambientati nello spazio è aumentato considerevolmente, tuttavia Outreach se ne frega dei visori e decide che il realismo può essere ottenuto anche senza bisogno di orpelli tecnologici, portandoci all’interno di una nave spaziale Sojuz in pieno periodo di Guerra Fredda.

Il protagonista è un astronauta sovietico mandato in missione sul velivolo spaziale senza informazioni precise sui suoi compiti, e quando arriva la situazione si presenta già anomala. La nave è apparentemente vuota, e tutto ciò che può fare il giocatore è esplorare e cercare di capire dove sia l’equipaggio e cosa sia successo. Dimenticatevi tute a propulsione e ridicole corse a riempire la tuta di ossigeno: come nella realtà, il giocatore può muoversi a gravità zero solo trascinandosi a oggetti e superfici, scandendo così il ritmo dell’esperienza; gli sviluppatori stessi, dopotutto, dichiarano che il loro titolo non va giocato come un simulatore, ma come un walking simulator à la Gone Home, dove l’ambiente e le tracce lasciate dalle altre persone permetteranno di riscotruire la storia.

Cosmocover

Per via dell’esplorazione realistica, il gioco può risultare a tratti frustante: capita molto spesso di faticare a compiere operazioni base come voltarsi, e quando occorrerà uscire dal velivolo spaziale, potete facilmente immaginare le conseguenze di non avere qualcosa a cui aggrapparsi – uno dei momenti più aggiaccianti ed emotivamente forti che abbiamo vissuto durante la demo, ma solo la prima volta (alla quinta la rabbia ha preso il sopravvento).

Outreach, che sarà pubblicato da Cosmocover a fine 2017, proporrà quattro ore di gameplay per godersi la ricostruzione di una stazione spaziale sovietica e risolvere un mistero, al termine del quale sarà il giocatore a decidere la verità.

MachiaVillain

Sviluppatore: Wild Factor Games – PC – Link sito ufficiale

È dai tempi di Ghost Master che non si vede un gioco gestionale in cui i protagonisti sono mostri che infestano una villa, e MachiaVillain va ben oltre quel concetto: il titolo di Wild Factor Games e Cosmocover mette il giocatore al controllo di mummie, scheletri, zombie ed altre amenità, intenti a costruire una villa con lo scopo di attirare umani per ucciderli e nutrirsene.

Il giocatore controlla ogni aspetto della villa sin dalla fondazione: all’inizio di una partita occorre raccogliere risorse per iniziare a costruire un’abitazione sin dalle fondamenta, e mano a mano che si ottengono risorse si potrà ampliare la dimensione della villa e renderla sempre più attraente per mostri in cerca di casa e ignari umani che vengono incontro alla propria morte. Ogni mostro avrà attitudini e specializzazioni diverse: ci sono quelli più bravi a costruire, quelli più bravi a raccogliere risorse, o varie mansioni più disparate, come ad esempio scrivere lettere – utilissimo per invitare ospiti umani nella casa.

https://giphy.com/gifs/machiavillain-l1J9RZmGAD7f4a3Qc

Non si tratta di un’impresa facile: far convivere tra di loro mostri con caratteristiche e requisiti diversi è un compito che richiede microgestione per impedire conflitti interni, e gli ospiti umani devono essere eliminati silenziosamente, senza possibilità che vedano i mostri all’opera prima di essere intrappolati, altrimenti scapperanno. Inoltre, il cibo andrà a male, quindi bisognerà imparare a gestire le scorte al meglio.

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