Grand Theft Auto IV: The Lost and Damned – Recensione Grand Theft Auto IV: The Lost and Damned

Di nuovo a Libery City

GTA IV è stato uno dei titoli di punta della passata stagione videoludica. Come probabilmente saprete, il gioco è stato accolto in maniera trionfale sia da parte della stampa specializzata, dato che la media voto del gioco è altissima, sia da parte del pubblico, che ne ha decretato il successo commerciale. Nel periodo di tempo immediatamente precedente alla pubblicazione del suddetto titolo è stato reso noto uno storico accordo tra Rockstar e Microsoft, accordo che prevede la pubblicazione in esclusiva di due espansioni di GTA IV per XBOX 360. Non è così importante sapere se la cifra da capogiro di 50 milioni di euro che Microsoft avrebbe pagato a Rockstar per garantirsi l’esclusiva delle espansioni sia veritiera o meno (il sottoscritto dubita fortemente che la notizia corrisponda a verità…), quello che davvero importa è che l’espansione sia finalmente uscita e che, come avrete avuto modo di vedere sbirciando il voto,  la qualità della stessa è altissima.
 

  

La vicenda presenta come sempre dei toni adulti, per tanto è sconsigliata ai minori!!!

La nuova vicenda

Per prima cosa chiariamo subito degli aspetti fondamentali: l’espansione NON è stand alone, ovvero necessità del disco di GTA IV inserito nel lettore della console per poter funzionare. Per il resto, è acquistabile unicamente attraverso marketplace al costo di 1600 MP (microsoft points) che corrispondono, centesimo più, centesimo meno, a 20 euro. Se vi sembra un prezzo eccessivo sappiate che per questa cifra avrete non un classico DLC che dura pochissimo e che ricicla praticamente in tutto i contenuti del gioco originale, bensì qualcosa di paragonabile ad un gioco nuovo! Ma procediamo con ordine. Una volta scaricata l’espansione e fatto partire GTA IV, vi verrà richiesto se giocare al gioco originale o a questo nuovo contenuto. Questo vuol dire che non è necessario  aver completato GTA IV per poter godere dei nuovi contenuti. Selezionando una nuova partita faremo la conoscenza del nuovo protagonista, Johnny Klebitz: il nostro alter ego di questa avventura è l’attuale leader di un gruppo di motociclisti, i Lost and Damned, dediti non solo alle corse in sella ai loro amati chopper ma anche a piccoli crimini. In realtà l’associazione non sta vivendo un periodo particolarmente fortunato: da diversi anni il vero capo del gruppo, Billy, è in carcere e da allora i Lost hanno “volato basso”, vivendo di piccoli crimini, addirittura riducendo al minimo le lotte territoriali con altri gruppi di motociclisti rivali, senza, quindi, attirare più del necessario l’attenzione delle forze dell’ordine. Questo periodo tranquillo è però destinato a durare poco: all’inizio del gioco, infatti, Billy viene scarcerato riprendendo subito le redini del gruppo. Il suo temperamento è decisamente più spregiudicato rispetto a quello di Johnny. Nel giro di pochissimo tempo organizzerà crimini via via più efferati, scatenando nuovamente sanguinose lotte con altre bande ed entrando in giri malavitosi che attireranno le attenzioni della polizia. Il gruppo ben presto si spaccherà in due: i fedelissimi di Billy e quelli che, come Johnny, preferiscono un atteggiamento più calmo, pur di garantire la sopravvivenza dei “fratelli”. Da qui parte una spirale discendente che rischierà di portare il gruppo alla totale distruzione.

Il gameplay si focalizza principalmente su inseguimenti e sparatorie a bordo di motocicli

La trama viene raccontata, esattamente come per il gioco originale, attraverso una serie di missioni, questa volta non facilmente classificabili come primarie e secondarie: tutti i rapporti che Johnny terrà con i diversi personaggi del gioco hanno un loro preciso scopo nell’economia della trama. L’ambientazione è la stessa di GTA IV: questo vuol dire che non è stato creata una nuova zona di gioco, ma rivedremo la stessa città in cui abbiamo vissuto le vicende di Niko Bellic. Questo potrebbe sembrare un difetto, ma sinceramente non me la sento di considerarlo tale: la sensazione di tornare a casa è davvero forte e, giocando, ci renderemo conto di quante altre avventure potrebbero essere ambientate in questa città senza che la stessa venga mai alla noia. Durante la nostra avventura incontreremo nuovi personaggi ma anche volti noti, tra cui lo stesso Niko Bellic: la vicenda di Johnny, infatti, incrocerà diverse volte quella di Niko e degli altri personaggi che abbiamo incontrato durante il precedente soggiorno a Liberty City, andando a colmare certi piccoli vuoti della vicenda. In ogni caso l’avventura narrata in Lost and Damned ha una sua precisa autonomia e può essere compresa anche da chi non ha ancora giocato GTA IV; il consiglio del sottoscritto è, comunque, quello di giocarla dopo aver finito il gioco originale.

Liberty CIty è sempre la stessa, ma ci apparirà decisamente più oscura rispetto al passato

Novità e caratteristiche di gameplay

La longevità è decisamente alta per un DLC: dopo aver completato il gioco il timer contava quasi 10 ore continuate di gioco, questo senza peraltro aver completato tutte le attività secondarie. Per l’esattezza, oltre alle circa 25 missioni, vi occuperete dei soliti furti su commissione, questa volta concentrandovi sui motocicli, di combattere contro le bande rivali in particolari zone della città, nonché di partecipare ad una serie di corse su moto decisamente particolari, in quanto è permesso l’uso di mazze da baseball da usare per disarcionare i malcapitati concorrenti che ci vengono a tiro (stando attenti, in quanto la stessa sorte può capitare a noi!). Sono stati disattivati gli incontri amorosi con le donne mentre è possibile uscire con alcuni membri del gruppo esattamente come succedeva in GTA IV. Il gameplay è, ovviamente, identico pur focalizzandosi su nuovi elementi: per esempio, passerete la maggior parte del vostro tempo in sella alle moto (in 10 ore di gioco, in effetti, ho usato una macchina una sola volta, strettamente per esigenze di trama). La fisica dei motocicli è stata modificata: ora è molto più difficile cadere ed è stato reso anche più facile sparare dal mezzo in movimento. Sono presenti nuovi mezzi ma anche nuove armi, tra cui un fucile a pompa da combattimento divertente da usare quanto devastante. Le missioni, pur non presentando elementi innovativi di sorta, utilizzando queste piccole novità di gameplay creando nuove situazioni di gioco. Graditissima l’aggiunta dei checkpoint: uno di questi viene sempre posizionato all’inizio della missione, subito dopo aver raggiunto con il proprio mezzo il punto dove la stessa inizia, ma diversi altri checkpoint intermedi vi permetteranno di non ripetere diverse volte le fasi più difficili del gioco. E’ sempre presente il cellulare che, oltre a metterci in contatto con i diversi personaggi del gioco, ci permetterà di richiedere moto, rinforzi, armi e munizioni ovunque ci troviamo.
Graficamente non c’è nulla di diverso da segnalare rispetto a GTA IV: la città è la stessa mentre i modelli dei personaggi sono sempre di altissima qualità. E’ stato aggiunto un filtro che rende l’immagine granulosa restituendo una città dalle tinte oscure, rispecchiando la trama che andrà ad esplorare le zone più oscure dell’animo umano; il filtro, in ogni caso, può essere disattivato. Diverse novità, invece, per quanto riguarda il multiplayer, dato che sono state aggiunte nuove modalità di gioco: per l’esattezza sono state aggiunte 5 nuove modalità che si focalizzano molto sulla cooperazione tra i diversi giocatori; ad esempio in Witness Protection dovremo o scortare dei detenuti verso la prigione o liberare gli stessi, in Chopper VS Chooper, che è una sfida per due giocatori, un giocatore a bordo di una moto e uno a bordo di un elicottero se le daranno di santa ragione. Graditissima la possibilità di entrare in partite già in corso, accorciando i tempi di attesa.

Il senso di appartenenza al gruppo è importante per i protagonisti: riceveremo per questo bonus di salute se manterremo la formazione quando giriamo con gli altri membri dei Lost

Conclusione

Lost and damned, al prezzo di appena 20 euro, offre più di 10 ore di gioco, senza considerare le nuove modalità multiplayer e le attività secondarie. Questo potrebbe già bastare per farci innamorare di questo primo DLC, ma i Rockstar hanno fatto di meglio: hanno creato una nuova storia, appassionante e oscura, hanno modificato il gameplay (focalizzando lo stesso attorno l’uso dei motocicli) quanto basta da far sembrare il tutto un nuovo prodotto, hanno aggiunto 5 nuove, divertentissime, modalità multiplayer. Se avete amato GTA IV non c’è un solo motivo per non prendere questa espansione, in attesa del secondo DLC atteso per la fine dell’anno.
 
 

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