I-Fluid – Recensione I-Fluid

Nel mondo della next gen…

Si ricerca il colosso videoludico del momento nel salto più spettacolare da parte di un ninja, o in un personaggio dai poteri paranormali, o ancora si nota nel colpo di spada inflitto con più coraggio e cattiveria dall’eroe del momento. Qui, in questa nuova realtà che andiamo a presentarvi, ci troviamo in un mondo completamente diverso, dove non ci sono spade, non ci sono salti sui muri o poteri da permettervi di lanciare fuoco dalle mani, far venire magicamente a piovere o portarsi dietro un inventario di oggetti che nemmeno una camper in miniatura potrebbe contenere.
La ExKee col suo I-Fluid dà una dimensione nuova al divertimento, alla realtà videoludica, che si trasferisce nella vostra cucina, nella vostra stanza da letto, nel vostro studio, tra libri e farina, mattarelli e bucce d’arancia: non sarete una persona in carne ed ossa, tantomeno un demone uscito dall’ultimo romanzo epico di qualche saga nordica o fantasy. Stavolta, per una grande innovazione, dovrete affrontare i problemi che una goccia d’acqua affronta ogni giorno: ovviamente vi starete domandando quali sono e vi rispondiamo che I-Fluid ha la risposta per voi.

…la classe si trova nell’acqua

Forse ancora nessuno si immaginava che si potesse dare vita ad una goccia d’acqua, che questa potesse vivere dei problemi esistenziali, dovesse attraversare intemperie che per noi risultano gesti quotidiani, per poter sopravvivere. 
All’inizio della nostra avventura ci sarà spiegato come la nostra protesi digitale, termine che continuo a far ricorrere per gli appassionati della tecnicità psicologica dell’ambiente videoludico, è giunta alla sua epopea. Viaggiava tra le tubature, come in un qualsiasi giorno di vita che si rispetti per un po’ d’acqua, quand’ecco che all’improvviso una tubatura sembra aver ceduto e siete stati catapultati in un mondo non consono, fatto di scrivanie, graffette, vostre peggiori nemiche-amiche, fogli che risucchiano l’acqua, mele e arance: un inferno per una qualsiasi particella d’acqua.
Avanzando nei vari livelli acquisteremo nuove abilità, come il salto e il doppio salto, che fanno sempre comodo ad una goccia d’acqua per superare alcuni problemi ed evitare il contatto con i pezzi di carta o biscotti che assorbirebbero tutta la composizione chimica lasciandovi all’asciutto. È inevitabile comunque che per strada perdiate qualche pezzo del vostro "corpo", quindi sorgerà la necessità di ricaricarvi: allora ecco che, come per magia, per il vostro percorso troverete disseminate bucce di arance e spicchi di mele verdi, alimenti umidi che possono solo farvi bene e farvi riprendere la vostra pomposa e sontuosa forma.

 


Magari non la vedrete con facilità ma è proprio lì in mezzo la nostra eroina

Nel corso del gioco dovrete affrontare diversi enigmi, come quello di far cadere delle noci da altezze improbabili oppure notare come anche una orrenda vespa può venirvi in aiuto sbattendo le sue ali. Noterete anche come una goccia d’acqua abbia un peso notevole e riuscirà a fronteggiare cadute di graffette, che qualche volta vi daranno fastidio, altre volte vi permetteranno di raggiungere posti altrimenti difficili da raggiungere.

Un po’ di acqua qua, un po’ di acqua là

Se pensavate che si potesse urlare al capolavoro tecnico solo dinanzi ad un salto acrobatico e tutto quello citato nell’apertura di questa recensione, vi sbagliate tantissimo. La goccia d’acqua per antonomasia si troverà in un luogo dalle ambientazioni fantastiche, sia per riproduzione che per originalità: 15 livelli, tutti diversi tra di loro, da concludere sempre in maggior tempo data la difficoltà crescente, partendo da un misero tempo di due minuti fino ad arrivare a decine e decine di questi; un mondo colorato e che mette in risalto anche le minime particelle d’acqua che si vanno a comporre nei posti più umidi, come appunto detto poc’anzi una mela verde o una buccia d’arancia. Il motore fisico poi, com’è giusto che sia in questi giochi in cui il movimento è tutto, è di ottima fattura e ogni minimo spostamento sarà calcolato con una minuziosità da rendere questo gioco, nel suo piccolo, un capolavoro.
Ogni livello si potrà rigiocare 3 volte in 3 modalità diverse, dalla missione normale al tentativo di battere il proprio record fino alla raccolta di determinati oggetti, per un’avventura che non vi stancherà e annoierà.
La vostra storia è accompagnata poi da una musica simpatica ma forse troppo ripetitiva, e gli effetti sonori si limiteranno solo al momento dell’aggregazione con altre particelle d’acqua lasciando il resto al caso e ai fuochi d’artificio di fine livello: ovviamente ognuno di questi avrà uno scopo ben preciso e tutto vi sarà indicato all’inizio tramite degli utili punti interrogativi disseminati sul terreno.

 


Eccoci su uno spicchio di arancia per riprendere un po’ di energia prima di ripartire

Un premio all’idea

Ovviamente non si potrà innalzare il titolo al livello dei must per console e dello stesso PC, ma premiare l’idea è il minimo che si può fare: mai una goccia d’acqua sarebbe diventata il fulcro portante di un gioco che ha anche una notevole portata e valore di longevità. Un buon comparto tecnico, un’ottima idea, una gestione molto semplice dei controlli e del mouse: ci muoveremo con alcune lettere della tastiera, W-A-S-D, o con le frecce direzionali, e la telecamera e il salto saranno lasciati al mouse, con la pressione del tasto sinistro o al solo cambiamento direzionale del mouse. L’offerta presente in rete, su Steam principalmente, vi permetterà di acquistare il titolo a soli 10 dollari: una cifra che tutti possono permettersi per un passatempo così geniale e così immediato.

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