Jak and Daxter: The Lost Frontier – Recensione Jak and Daxter: Sfida Senza Confini

Jak & Daxter: Sfida Senza Confini

E’ il sesto gioco che vede come protagonisti Jak e il suo sempiterno compagno di scorribande Daxter, a ormai tre anni di distanza dall’uscita del capitolo incentrato solamente sul secondo – e relativamente più peloso – dei due. All’inizio di questa nuova avventura portatile i nostri compagni saranno in viaggio con la loro amica Keira (che i giocatori dei vecchi Jak & Daxter ricorderanno sicuramente) per aiutarla a diventare un Saggio dell’Eco, la risorsa minerale dal background cupo che alimenta tutte le attività del mondo in cui giocheremo e purtroppo in via di esaurimento.

Proprio per trovare nuove fonti di Eco ci ritroveremo in una tempesta col nostro Hellcat, il mezzo di trasporto di Jak, e saremo attaccati da una flotta di pirati "spaziali" con lo stesso interesse per il prezioso elemento ma con intenzioni meno pacifiche delle nostre per il suo utilizzo, che ci faranno precipitare su un’isola sperduta in mezzo al mare. Grazie a questo "fortuito" incidente, mentre cercheremo di riparare l’Hellcat saremo in grado di trovare un Prisma d’Eco, particolare oggetto che permette di trasformare l’Eco oscuro (la forma "grezza" dell’Eco) in Eco colorato (la forma rifinita e utilizzabile). Riparato l’Hellcat, i pirati torneranno a farsi vivi ma l’intervento del Duca Skyheed di Aeropa ci aiuterà e inizierà la vera e propria sessione di gioco. Riusciremo a trovare una buona fonte di Eco per risanare il pianeta?


Ai posti di combattimento!

Il fasto degli anni duemila

Già nelle prime ore di gioco non si noteranno dei cambiamenti esagerati a livello di gameplay, facendo un paragone con i precedenti capitoli della serie: Jak potrà effettuare tutte le vecchie combo ma non vedremo neanche un salto in lungo vista l’impossibilità di rotolare; inoltre, non ci saranno né jetboard morph gun, armi quasi di tradizione nei vecchi giochi. Possiamo però chiudere un occhio su queste non poi così grandissime mancanze sapendo che la nostra fidata Keira ci fornirà uno "scettro" che avremo la possibilità di potenziare e ampliare tramite i moduli dei fari fucili che utilizzeremo per difenderci nella nostra avventura.

La presenza di alcuni quick time events in cui dovremo premere una serie di tasti nell’ordine in cui appaiono sullo schermo è  inoltre una bella novità che fa variare il gameplay, facendosi sì che non risulti troppo ridondante e alla lunga ripetitivo. L’unica ma grandissima pecca che possiamo riscontrare da subito è quella della telecamera di gioco, che gestirà automaticamente le situazioni e non ci permetterà alcuno spostamento di visuale, facendoci ritrovare non poche volte in momenti di difficoltà, quando magari staremo combattendo e "sperando" di colpire il nemico vista la telecamera va per gli affari suoi: a poco servirà centrarla dato che in un platform action, frenetico e veloce come Jak & Daxter, la telecamera dev’essere perfettamente concorde con le azioni del giocatore e non il contrario.

Altro aspetto del gameplay degno di nota è quello degli spostamenti: durante l’esplorazione per le varie isole del mondo in cui ci faremo strada potremo utilizzare vari mezzi di trasporto aerei, iniziando con il già citato Hellcat di Jak  (assolutamente customizzabile) così come la tradizione impone; dovremo volare dal luogo A al luogo B facendosi strada tra i nemici, evitando i loro colpi e, magari, restituire il favore facendoli esplodere in mezzo al cielo. Un sottogioco più che azzeccato e molto divertente.


Qualche problema, ragazzi?


Un conto è la teoria, ma la pratica…

Il comparto grafico e sonoro del gioco ci hanno subito convinti. Con ottimi modelli poligonali e texture soddisfacenti che non mostrano difetti se non per la loro ripetività in alcune zone che andremo ad esplorare (e un abbondanza di nebbia che non fa mai male a nascondere qualch pecca), Sfida senza Confini rivela una grafica molto buona che pochissime volte è stata ritrovata su una piattaforma come l’handheld di casa Sony. A pregi estetici di questo titolo va ad aggiungersi appunto il sonoro che, come da tradizione, farà battere il cuore ai nostalgici appassionati di Jak e Daxter con un magistrale doppiaggio italiano che richiama alla memoria i primi capitoli per PS2. Le musiche sono sempre azzeccate in qualsiasi momento, sia esso di relax che concitazione, e anche questo è un punto a favore di noi giocatori che saremo ben contenti di avere una buona colonna sonora durante l’esplorazione e le battaglie di ogni genere.

In definitiva, Jak & Daxter: Sfida senza Confini è un validissimo portatore del testimone lasciato dai precedenti capitoli dei nostri due compagni. Pecca di longevità tant’è che basteranno otto, massimo nove ore per completarlo, e la funzione della telecamera lascia un po’ a desiderare; ma tutto sommato è un buonissimo lavoro pensato sia per gli aficionados della serie, sia per coloro che cercano un action platform per PSP e consigliato ad entrambe le categorie.

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