Jeanne d’Arc – Recensione Jeanne D’Arc

La rinascita di una stella

Dopo aver deliziato i nostri palati con capolavori del calibro di Dark Chronicle, Dragon Quest VIII e Rogue Galaxy, come un fulmine a ciel sereno fa la sua apparizione anche sulla piccolina di casa Sony, stupendo tutti con una perla senza precedenti, quello che sta diventando un po’ il braccio destro di casa Sony. Stiamo ovviamente parlando della Level 5, una casa in costante crescita qualitativa che, incantata dalla tanto avvincente quanto crudele storia della Pulzella d’Orléans, ha deciso di proporre la sua incredibile leggenda , rivista e corretta in chiave fantasy sulla consolle portatile PSP.
Era il lontano 1429; la Francia, messa in ginocchio dalla Guerra dei Cent’Anni contro il feroce espansionismo inglese, attendeva il sorgere della stella che avrebbe guidato il popolo transalpino alla vittoria. Nobile, bella e coraggiosa, questa stella aveva soltanto 19 anni, ma era destinata a compiere atti eroici per risollevare le sorti di un popolo afflitto. Il suo nome era Giovanna d’Arco, un’eroina per la Francia, un’eretica per l’Inghilterra, una santa per la Chiesa. Il riadattamento di questa grande leggenda potrebbe sembrare un esperimento alquanto ardito, ma le sapienti mani del team della Level 5 sanno incantarci con una versione della Guerra dei Cent’Anni totalmente nuova e intarsiata di elementi fantasy, in un GDR tattico senza precedenti. Un comparto audiovisivo che sfrutta appieno le grandi potenzialità della PSP; una struttura di gioco magistrale; il character design incantevole di Kengo Todaka; dialoghi splendidi e bellissimi filmati d’intermezzo in stile anime; questi sono solo alcuni degli elementi che rendono il titolo un capolavoro. E’ la semplicità la chiave del suo successo; adatto sia ai principianti che agli esperti, figlio  di un genere di gioco che spesse (troppe) volte è stato considerato di nicchia, e a cui non sempre è stata prestata la dovuta attenzione, Jeanne D’Arc si erge a suo valido cavallo di battaglia.


Un piccolo gioiellino della tecnica

La Level 5 ha sapientemente tirato fuori il meglio dalla piccola consolle di casa Sony, e Jeann D’Arc si rivela essere un piccolo gioiello della tecnica con il suo stile unico. Il character design di Kengo Todaka si amalgama perfettamente con le ambientazioni ricche di minuziosi dettagli, mentre i suoi vivissimi toni pastello sembrano letteralmente bucare lo schermo di una PSP che ci regala una qualità grafica che raramente si è riaggiunta in altri titoli. La tecnica del "toon shading", di cui la Level 5 è ormai esperta, usata con saggia moderazione nelle fasi di gameplay, ha quel carattere super deformed che vivacizza ulteriormente i personaggi, creati con scrupolo e attenzione. I filmati di intermezzo, poi, in puro stile anime giapponese e tra i più belli che si siano visti in un videogame, si inseriscono in maniera del tutto naturale e fluida nell’esperienza di gioco, ed esaltano in maniera ottima la narrazione di questa epica leggenda. Tutti i 150 personaggi che compariranno nel corso dell’avventura sono stati caratterizzati minuziosamente, uno ad uno, e nessuno di loro verrà lasciato nell’anonimato; dai protagonisti, agli antagonisti, per finire con i comuni soldati, orchi e dragoni che affronteremo nelle avvincenti battaglie. La colonna sonora, epica e coinvolgente, si mantiene su di un livello abbastanza alto anche se, a lungo andare, i temi delle battaglie potrebbero risultare alquanto ripetitivi; specialmente durante gli scontri più lunghi ed impegnativi. Gli effetti sonori delle battaglie, inoltre, sono sempre precisi e curati, e contribuiscono così ad un coinvolgimento ulteriore del giocatore negli scontri. Una menzione particolare va poi fatta al fantastico doppiaggio inglese presente in Jeanne D’Arc e che, con quella sfumatura francese nell’accento, non fa altro che aggiungere un ulteriore tocco di classe a questa esperienza di gioco. Se proprio vogliamo trovargli un difetto, c’è da considerare alcune visuali che appaiono talvolta pixellate (sgranate), a causa di qualche attacco animato o di qualche pop-up di un oggetto o di un personaggio nascosto dietro un elemento del fondale, che modificano automaticamente la visuale della telecamera. Basterà tuttavia riassestare manualmente l’inquadratura per tornare ad una visione ottimale.


Dolcemente cullati tra leggenda e fantasia

La Level 5, prendendo spunto dall’affascinante leggenda tramandataci negli anni, e lasciandosi affascinare da una delle figure più carismatiche che la storia abbia conosciuto, ha ricamato una trama che dona nuova luce alla leggenda, riempiendo le comprensibili lacune che presenta con quell’immaginazione fantasy dal sapore mistico e magico. Ci troviamo in un quindicesimo secolo segnato dall’aspra guerra che oppone una Francia piagata dai colpi dell’efferato espansionismo inglese ed un’Inghilterra che avanza a pieno regime sul suolo francese; e sarà dalla campagna d’Orléans che sorgerà una stella guidata dal cielo, per venir in aiuto del futuro erede al trono francese, Carlo VII Delfino.  Nel filmato introduttivo vediamo il giovanissimo sovrano inglese, Enrico VI (salito al trono a soli 9 anni) chiedere al duca di Bedford, suo oscuro tutore, di raccontargli una delle sue storie prima di addormentarsi. La storia narrata parla di antiche guerre, combattute tra gli eroi dei bracciali e le forze dell’oscurità per la salvezza dell’uomo; vedremo in seguito come ciò sta per ripetersi di nuovo nello scontro tra le due nazioni. L’oscuro duca entrerà in possesso della mente assopita del piccolo sovrano inglese attraverso un arcano rituale, e le forze dell’oscurità affiancheranno quelle inglesi nella loro lotta, in attesa che si ergano gli eroi dei bracciali. La nostra avventura ha inizio in una tranquilla notte, nel piccolo villaggio di Domrémi, dove la nostra Jeanne e la sua amica Liane festeggiano allegramente, in compagnia degli abitanti del villaggio in cui sono nate e vissute; al termine della festa vengono incaricate dal padre di Jeanne di portare offerte votive nella chiesetta situata nella foresta vicina. Sarà lì che la nostra eroina incontrerà il suo destino. Un cavaliere privo di vita la attende in groppa al suo destriero, mentre nella mente di Jeanne si fanno largo queste parole: “Il destino della Francia è nelle tue mani”. In quello stesso istante apparirà sul braccio di Jeanne un misterioso bracciale che si rivelerà in grado di donarle sensazionali poteri; avrà così inizio il lungo cammino della nostra eroina, che la porterà ad affrontare il piccolo re Enrico VI, posseduto dal duca di Bedford, ed a donare alla Francia la sua tanto agognata libertà. Storia, leggenda e fantasia si amalgamano sapientemente tra loro, in un mix che intrattiene ed invoglia il giocatore a proseguire nell’avventura, battaglia dopo battaglia.


Uno strategico d’eccezione

Il gameplay di Jeanne D’Arc si basa su di un classico e collaudato sistema tattico a turni; un sistema di gioco che è rimasto popolare negli anni e che viene qui riproposto in maniera fresca e nuova. Sulla falsariga di un capolavoro come Final Fantasy Tactics, ci troveremo a disporre le nostre unità su di un campo di battaglia isometrico, suddiviso in tante caselle che potremo ruotare ed aggiustare a nostro piacimento attraverso il semplice movimento dello stick analogico. Subito dopo la fase di schieramento strategico, inizierà quella dell’equipaggiamento e del riassestamento delle abilità specifiche di ogni condottiero; ogni eroe sarà dotato di un limitato numero di slot che aumenteranno con l’aumentare del livello e che potremo riempire, di volta in volta, con dei particolari artefatti magici chiamati Skill Stone, in grado di dotarli di incredibili abilità, potenti incantesimi ed utili potenziamenti. Il sistema delle Skill Stone ricorda parecchio le Materia viste in Final Fantasy VII, e consentirà una personalizzazione quasi totale dei nostri schieramenti, dal momento che le misteriose pietre sono interscambiabili tra i vari personaggi, permettendo loro di ricoprire ruoli sempre diversi a seconda di un equipaggiamento che possiamo gestire prima di ogni battaglia, o dal menù che si apre nella mappa di gioco. Le pietre differiscono tra loro per natura e per colore: rosse per i potenziamenti delle caratteristiche di attacco, verdi per i potenti incantesimi, viola per le abilità della classe e blu, per aumentare i danni inflitti. Il mondo di Jeanne D’Arc è poi governato da una propria astrologia, e tre sono gli astri ai quali ogni creatura è legata: Stella, Luna e Sole. Orientando attentamente le Skill Stone verso l’affinità astrologica del personaggio, avremo un ulteriore potenziamento astrale che ci renderà estremamente potenti nei confronti di un astro, ma allo stesso tempo deboli nei confronti dell’astro opposto. Ad inizio battaglia avremo, inoltre, subito a che fare con un sistema a turni che differisce completamente da titoli come Final Fantasy Tactics, in cui ogni personaggio, che questi fosse un alleato o un nemico, agiva nei limiti di un turno particolare, deciso in base alle azioni che compiva. Ora ci troviamo di fronte ad una partizione in Player Phase ed Enemy Phase, in cui saremo chiamati a pianificare le nostre azioni in maniera ponderata e ordinata. L’assegnazione della classe ad ogni personaggio, poi, è arbitraria e non modificabile dal giocatore; ciò potrebbe limitare la caratterizzazione dei diversi personaggi, ma allo stesso tempo  snellisce la parte gestionale, lasciando comunque al giocatore un sufficiente margine di scelta. E’ nelle battaglie che Jeanne D’Arc risplende in tutta la sua luce, grazie ad un ritmo di gioco avvincente e ad un sistema di controllo e di menù efficace ed intuitivo, che faranno scorrere le battaglie in maniera estremamente fluida e priva di frustranti momenti di stallo. Attraverso il sistema del Burning Aura sarà possibile colpire un determinato nemico, generando intorno a lui un’aura di cui potranno usufruire tutti i membri del party che attaccheranno in consecuzione, per dar così luogo a devastanti attacchi a catena che massimizzeranno il danno inferto. Disponendo invece le unità in una posizione ravvicinata daremo luogo alla Unified Guard, dotando la schiera che lo compone di un considerevole bonus difensivo che incrementerà ulteriormente lo sforzo tattico da parte del giocatore. Sono questi piccoli accorgimenti che portano una ventata di freschezza ad una meccanica tradizionale, ed è proprio la sua semplicità a costituire il punto di forza di questo titolo. Ogni scontro sarà ovviamente caratterizzato da determinati obiettivi da conseguire, che determineranno le diverse condizioni di vittoria e sconfitta, e potrebbe bastare una piccola svista tattica per far apparire la scritta di Game Over sullo schermo. Dal punto di vista della longevità, ci vorranno circa 40 ore per portare a termine l’avventura principale e la buona dose di side quest, che ci porteranno a risollevare le sorti dell’esercito francese, contribuirà a tenerci incollati allo schermo della PSP per parecchio tempo.


La piacevole riscoperta di una leggenda

In definitiva Jeanne D’Arc è un prodotto di indiscutibile qualità, che chi è affascinato da questa leggendaria figura non potrà lasciarsi sfuggire; un’avventura che potranno godere tutti gli appassionati che cercano una intensa esperienza di gioco. Nonostante non rompa gli schemi di un sistema ormai collaudato, Jeanne D’Arc sa coinvolgere il giocatore dall’inizio alla fine, mettendo la narrativa al servizio di un videogioco. Ci troviamo di fronte ad un GRD tattico come non se ne vedeva dai tempi di Final Fantasy Tactics che, grazie ad una trama sapientemente intrecciata, un comparto audiovisivo appagante ed una struttura semplice e vincente, sa incantarci con le gesta della Pulzella d’Orléans. Sicuramente uno dei titoli più belli presenti sul mercato per la piccola di casa Sony, che non può assolutamente mancare nella ludoteca di ogni appassionato di GDR tattici. Uscito in America il 21 Agosto 2007, non possiamo che restare in attesa, speranzosi che la Sony si decida a portare questo gioiello sul mercato PAL. Nel frattempo ci si può affidare al mercato dell’import e godere della stupenda edizione americana. Non ve ne pentirete affatto.

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