Jump Ultimate Stars – Recensione Jump! Ultimate Stars

Un salto tutto Giapponese

Weekly Shonen Jump è uno dei più rinomati magazine di manga: esce regolarmente nelle edicole giapponesi ogni settimana, dagli anni ’60. Ogni numero porta avanti, un capitolo per volta, la storia di vari manga, come Bleach, One piece, Naruto, Death Note, Dragon Ball e moltissimi altri (per la maggior parte sconosciuti al pubblico italiano). Jump Ultimate Stars è il seguito di Jump Superstars, gioco con le stesse caratteristiche che però proponeva manga la cui storia era indietro rispetto al seguito. Ultimate e Super raggruppano personaggi di detti fumetti e li piazzano in arene tratte dagli stessi, imponendogli di lottare senza troppi complimenti. Se il concetto di base sembra inutile, il gioco nel complesso è lontano dall’esserlo: vediamo perchè.

Il tratto dei manga

La grafica del gioco si confà a quella di un picchiaduro 2D: non vedrete terze dimensioni in questo gioco e non ne sentirete il bisogno; tutto scorre impeccabilmente. Ogni personaggio è realizzato con grande cura, sia nell’aspetto che nelle animazioni e, in un gioco con più di 100 personaggi, ciò non può che essere un bene. Le ambientazioni non sono da meno: pur non essendo altrettanto ricche di particolari, sono sicuramente evocative e ben congegnate: ogni arena è costituita da una vignetta con un’immagine in sottofondo, corrispondente al mondo in cui siamo (ce n’è uno per ogni serie). Ognuna di esse è inoltre arricchita da elementi distruttibili, che posso contenere oggetti che poteziano o penalizzano. Il tutto è caratterizzato da una serie di colori quasi accecanti, ma sempre e comunque fedeli ai corrispettivi cartacei. Gli effetti grafici offrono innumerevoli chicche: quando un personaggio avrà perso un bel po’ di salute, ad esempio, comincerà a diventare gradualmente in bianco e nero. In movimento le cose si fanno un po’ confuse, ma i vari personaggi sono fortunatamente contrassegnati da comodi indicatori che indicano l’appartenenza (per intenderci, i vari 1P, 2P e via dicendo). 

I suoni di un fumetto

Il comparto sonoro non è in nessun caso eccezionale, ma svolge la sua funzione. Le musiche di sottofondo, niente più che scialbe melodie da picchiaduro 2D, non sono il massimo, ma sono tante e varie e, in generale si adattano ai rispettivi mondi. Gli effetti sonori sono decenti e vari anch’essi. Da segnalare il fatto che per ogni personaggio viene indicata (rigorosamente in Giapponese) la rispettiva "theme song", che è possibile sbloccare facendoli evolvere.

La sceneggiatura del manga

Come accennato, Jump Ultimate Stars non ha una vera e propria trama; si potrebbe invece dire che ha un "pretesto": un’entità misteriosa e malvagia ha prelevato alcuni personaggi dai rispettivi mondi e ha "mischiato" le galassie. Sarà compito nostro avventurarci in quei mondi e mettere le cose a posto con le beneamate botte. Il narratore di cotali eventi; altri non è che la mascotte della rivista: una testa di pirata stilizzata, che ci introdurrà anche ogni missione con spiegazioni anch’esse in giapponese.

Il punto forte del manga

Dal punto di vista del gameplay il titolo non ha davvero niente da invidiare ai suoi colleghi più illustri. Innanzitutto richiede di costruire un deck (il gruppo di combattenti che utilizzeremo): avendo a disposizione un griglia di 20 quadrati, siamo tenuti a mettere insieme: uno o più "Fighting Koma", ovvero i personaggi veri e propri, quelli che prenderanno parte alle battaglie e che occupano dai 4 agli 8 quadrati a seconda della potenza; almeno un "Help Koma", un personaggio d’aiuto che, se evocato tramite pressione del touch screen, si limita a eseguire il suo attacco per poi scomparire (occupa 2 o 3 quadrati); ed infine almeno un "Support Koma", un personaggio di supporto che fornisce specifici bonus al personaggio verso il quale è rivolto e che occupa sempre un solo quadrato. Inserire almeno uno di questi due tipi di Koma è obbligatorio, così come impostare il leader del gruppo, che a questo punto sarà libero di andare allo sbaraglio nelle missioni, che per la maggior parte consistono in lotte. Seppur non profondissime, queste ultime offrono molto in termini di frenesia e divertimento. Se con il tasto A potrete effettuare un salto, tramite i tasti B, Y, X scatenerete attacchi rispettivamente leggeri, di media potenza e di grande potenza. Portare a segno questi ultimi comporta lo svuotamento della SP Gauge, una barra che andrà ricaricata picchiando o venendo picchiati. Spostandoci per la arene otterremo power up o handicap, sfondando casse, barili et similia. Il tutto si rivela divertente, soprattutto se avete la possibilità di giocare in multiplayer.

La lunghezza del manga

Il gioco in sè non è lunghissimo e per completarlo non impiegherete più di 6 ore. Fortunatamente però, per soddisfare tutte le condizioni di ogni missione dovrete passare molto tempo sul DS. Evolvere un personaggio è poi un processo dispendioso e, racimolare la somma necessaria per farlo, vi porterà a ripetere le missioni. Fra le modalità aggiuntive, oltre all’ottimo multiplayer (disponibile anche tramite game sharing) e a un database pieno di dati sui vari manga, segnaliamo un quiz, che però difficilmente riuscirete a completare se non conoscete la lingua nipponica o le serie su cui sono incentrate le domande.

Leggetelo

Jump Ultimate Stars è nel complesso un gioco senza troppe pretese, ma che riesce a fornire la sua dose di intrattenimento. La sua mancata localizzazione è un peccato, anche se la lingua in questo caso non rappresenta un grosso ostacolo, poichè fortunatamente su internet si trovano un sacco di guide alla traduzione. Se avete la possibilità di averlo importato e amate manga quali Bleach, Death Note, One Piece, I Cavalieri dello Zodiaco, Naruto e svariati altri, non avete scuse per non comprarlo.

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