League of Legends – League of Legends – Recensione

League of Legends (abbreviato in LOL) è un videogioco ispirato al conosciutissimo DotA (Defense of the Ancients), ovvero una modalità di gioco alternativa di Warcraft III realizzata da un fan della saga, dove invece di comandare un intero esercito ogni giocatore comanda un solo Campione. DotA ha avuto un successo così esplosivo che diverse case produttrici di videogames hanno colto al balzo l’occasione per creare una loro serie che sfrutti questa nuova modalità di gioco: il MOBA (Multiplayer Online Battle Arena). Tra di esse, la fortunata Riot Games, in collaborazione con i primi sviluppatori di DotA, ha creato League of Legends.
Il giocatore, una volta effettuato il download (Gratuito!) ed aver installato il prodotto, può scegliere tra diverse modalità di gioco, qui di seguito illustrate nel dettaglio.

Classic: Il cuore di LOL!

È il team battle classico ripreso da Dota: scegliendo questa opzione infatti potremo accedere al Summoner’s Rift (cinque vs cinque) o al Twisted Treeline (tre vs tre); vediamo innanzitutto cosa hanno in comune le due sottocategorie, per poi spiegarle meglio.
Una volta cliccato su “inizia partita” il giocatore si trova in una lobby con i suoi alleati (amici oppure utenti scelti casualmente dal sistema in base ai livelli dei singoli per bilanciare il più possibile il gioco), e qui sceglie il suo Campione. Attualmente i personaggi sono più di cento, tutti estremamente caratterizzati e adatti a creare combinazioni di battaglie che, seppur condividendo tutte le medesime meccaniche di gioco, risultano ogni volta diverse e stimolano il giocatore a capire i ruoli e imparare nuovi metodi per dominare gli avversari. Gli eroi disponibili gratuitamente sono una decina, ma ogni settimana vengono cambiati per far provare a tutti i giocatori ogni Campione.
Durante le prime partite, si prende confidenza con l’ambiente e si impara a cooperare con gli alleati; accumulando esperienza, si intuiscono i ruoli adatti ad ogni personaggio decidendo poi su queste basi se specializzarsi in un determinato ruolo o essere capace in tutti.

E se a me piace un personaggio e voglio continuare a usare quello?
Vincendo le battaglie, il giocatore accumula IP (Influence Points), con i quali può comprare il Campione che desidera in modo da averlo sempre a disposizione.
League of Legends è in realtà un gioco semi-gratuito, ovvero con diversi metodi di pagamento si possono avere gli RP (Riot Points) che permettono di comprare Campioni, skin (diverse modalità grafiche di uno stesso Campione) e altri oggetti che vedremo in seguito. Rispetto ad altri giochi però, un giocatore che usa soldi veri (e quindi RP) non ha vantaggi effettivi su chi con pazienza accumula gli IP.

Il giocatore non è il Campione che prende, bensì è l’Evocatore che lo richiama; per questo, dopo aver selezionato il suo eroe preferito, esso deve scegliere due Summoner’s Spell (magie dell’evocatore) associate. Queste possono essere usate per vari scopi ed aiutano la squadra o l’eroe nella partita in modo indipendente dalle abilità del personaggio.

L’ultimo passo prima di prendere parte alla battaglia è quello di decidere quali Rune e Masteries usare; vediamole un po’ più da vicino.
Le Rune si acquistano con IP o RP e permettono di potenziare notevolmente alcune caratteristiche del personaggio attraverso un apposito pannello con slot. Queste si dividono in quattro tipi: Marks, Seals, Gryphs (che hanno ognuna nove slot da riempire) e Quintessences (per queste solo tre slot) ; tutte e quattro le tipologie possono potenziare una caratteristica, ma ogni tipo di runa è specializzato in determinate fasce:
Marks (offensive) : Damage, Attack Speed, Armor  Penetration, Critical Damage/Chance.
Seals (difensive):  Regeneration, Dodge, Armor, Health.
Glyphs (offensive magiche): Ability Power, Mana, Cooldown Reduction, Magic Resistance.
Le Quintessences sono speciali e forniscono un grande bonus alla caratteristica scelta, ma come detto prima ce ne sono solo tre.
Le Masteries sono punti da distribuire in una particolare tabella e se ne guadagna uno per ogni livello da Evocatore; anche queste servono per potenziare il Campione, ma in maniera leggermente diversa: sono meno specifiche, e ricoprono caratteristiche comuni a diversi personaggi (ad esempio Masteries per tutti quelli che fanno danno fisico, per i tank ecc).
Una volta scelto tutto (non si deve ripetere il procedimento sempre, ma è buono farlo quando si cambia il personaggio scelto) si puo’ iniziare la partita.

“Victory Awaits”  – Garen

Appena iniziata una nuova battaglia, ci troviamo nella Fontana: qui veniamo curati e possiamo comprare i primi oggetti cliccando sullo shop accanto. Se siamo alle prime armi, scegliamo gli oggetti nella lista “Recommended”, altrimenti clicchiamo su “All Items” per acquistare quelli che vogliamo.
Il nostro eroe parte dal livello 1 e arriva alla fine della partita al livello 18.
Nota bene: il livello del Campione è diverso dal livello dell’Evocatore: il primo inizia da capo ad ogni partita, mentre il secondo accumula IP ed esperienza fino al livello 30 avendo quindi accesso a vantaggi sempre più grandi.
Ora il nostro eroe ha nel suo inventario gli oggetti acquistati (max 6), e possiamo selezionare la sua prima skill.
Le skill sono abilità individuali che ogni eroe possiede; ad ogni livello acquisito possiamo metterne una nuova o aumentare la potenza di una già presa; le prime tre skill possono essere incrementate fino a cinque volte, mentre la quarta, chiamata Ultimate, può avere al massimo tre potenziamenti, essendo l’asso nella manica di ogni Campione (si acquisisce dal livello 6).

Lo scopo del gioco è quello di cooperare con gli alleati per distruggere la base avversaria, chiamata Nexus. Le vie per giungere fino al cuore dell’accampamento nemico sono tante, e prima di arrivarci dobbiamo distruggere delle torri intermedie dislocate lungo il percorso.

A supportarci abbiamo un intero esercito di Minions, dei piccoli guerrieri e maghi (controllati dalla CPU) che arrivano a ondate pronti a fronteggiarsi con l’esercito avversario per conquistare terreno, torri e finalmente il tanto agognato Nexus.
Durante la prima fase della partita ci dividiamo dai nostri compagni per fronteggiare il nemico su diverse “lane”. Uccidendo Minions e Campioni guadagniamo soldi ed exp che ci permetteranno di comprare oggetti sempre più forti (anche ottenuti combinando item minori), ed aumentare le nostre abilità e caratteristiche.
Le lane sono tre, quindi se non vogliamo dividere l’esperienza con i compagni ma bensì crescere in fretta di livello possiamo inoltrarci nella “Giungla”, dove affrontiamo mostri neutrali che ci danno soldi ed exp, oltre che vantaggiosissimi buff; dopo averli sconfitti ed aver accumulato esperienza, possiamo iniziare a tendere imboscate (Gank) alle lanes dei nostri alleati per distruggere i loro rivali con la superiorità numerica, ma attenzione: il nemico farà lo stesso, quindi occhi aperti! Potremmo ritrovarci da predatori a prede nella nostra stessa giungla o essere vittime di counter gank avversari.
Nella seconda metà della battaglia, i nostri eroi combattono insieme per distruggere l’intera squadra nemica e cosi avanzare fino agli Inhibitor: queste strutture impediscono al nostro Nexus di generare i Super Minions che, come suggerisce il loro nome, sono più grandi e potenti dei loro fratelli minori.
Una volta distrutti questi, avremo una o due torri che ci separano dal Nexus avversario, ultima roccaforte da distruggere per ottenere la vittoria.

Il Summoner’s Rift:

In questa partita siamo cinque vs cinque,  la mappa è più grande, la nostra base e quella dell’avversario sono rispettivamente a sud-ovest e a nord-est (assegnate casualmente). Ci sono tre vie per raggiungere il Nexus nemico e tre torri per ogni lane. Dentro la base avversaria ci sono un Inhibitor per lane e poi due torri finali a proteggere il centro.
Oltre ai mostri della giungla ci sono due importanti boss neutrali: il Drago, sito nella parte bassa della mappa, che fornisce molti soldi ed exp ad ogni membro della squadra, ma che richiede la collaborazione di almeno 3 membri per esser sconfitto agevolmente; ed Il Baron Nashor, un enorme mostro viola dai mille occhi, estremamente difficile da sconfiggere (oltre che disponibile solo dopo ben 15 minuti di gioco) ma in grado di donare, una volta abbattuto, una grande quantità di soldi ed exp ai giocatori, ed in più regalare un buff cosi potente da permettere al nostro team di penetrare le difese nemiche.
Una partita in media dura 30-45 minuti.

Il Twisted Treeline:

Tre alleati contro tre nemici; la mappa è di medie dimensioni, le basi sono rispettivamente ad ovest e ad est. Le strade da percorrere sono due; ogni lane ha 2 due torri e un Inihibitor, mentre a difendere il Nexus c’è solamente un’ultima torre.
Il Twisted Treeline è stato totalmente rinnovato per la season 3: ora infatti abbiamo nel mezzo della mappa due altari. Catturandone uno o entrambi avremo degli ottimi bonus che ci garantiranno vita facile, ma solo per 90 secondi, dopo i quali dovremo difenderli dai nemici che potranno catturarli a loro volta.
Se il Summoner’s Rift ha il Baron, il Twisted Treeline non è da meno con Vilemaw: un gigantesco ragno che combatte intrappolando i giocatori e inghiottendoli con estremo furore. Sconfiggendolo otteniamo un buff che ci garantisce un forte sostegno nei teamfight.
Piccola nota: i giocatori attenti avranno notato alla sinistra del mostro uno scheletro di drago. Si tratta infatti di Ebonmaw, il drago della vecchia TT.
Una partita in media dura 20-40 minuti.

Entrambe le modalità possono essere giocate in Blind mode, dove i Campioni scelti dai nemici non si vedono fino all’inizio della partita, o Draft mode, dove gli eroi vengono selezionati a carte scoperte alternativamente dalle due squadre.
Quando si arriva al livello 30 si può giocare in Ranked mode: queste partite sono come le draft, ma vincendole si scala una classifica fino ad arrivare a gareggiare contro i migliori giocatori di League of Legends.
Un consiglio: se siete appena arrivati al livello 30 NON FATE LE RANKED! Non sarete infatti sufficientemente esperti e molto probabilmente perderete la maggior parte dei game; questo vi porterà in Elo Hell, una specie di girone dell’inferno dove ci sono i peggiori giocatori. Se ci entrate, anche quando diventerete più bravi sarà difficile uscirne perché il sistema, vedendo il vostro rating (l’Elo, appunto) vi abbinerà sempre in match con giocatori di questo livello e non riuscirete mai più a tirarvi fuori!

Dominion

In questa modalità i giocatori si trovano in una mappa circolare, con le basi site a ovest e ad est; per vincere devono conquistare alcuni tra i cinque “Capture Points”, dei pilastri magici da difendere dagli attacchi nemici. Quando la squadra A ha più Capture Points della squadra B, il Nexus della seconda comincia a perdere energia, e smetterà di farlo solo quando i suoi membri conquistano un numero di Capture Points maggiore o uguale a quello della squadra nemica. Il gioco è molto più dinamico e veloce: si parte dal terzo livello e si sale più in fretta; non ci sono mostri neutrali, sebbene ci siano buff temporanei, e la mappa è molto piccola. Al Dominion sono riservati alcuni oggetti che non sono presenti nel Summoner’s Rift o nel Twisted Treeline. Una partita dura in media 15-30 minuti.

ARAM

Acronimo di “All Random All Mid”. In questa modalità infatti gli eroi verranno scelti casualmente. Se proprio non ci piace il Campione assegnato, possiamo cambiarlo con il tasto “Reroll” (l’icona dei due dadi), ma per un numero limitato di volte (più partite vinceremo, più punti reroll avremo). Lo scopo è sempre quello di distruggere il Nexus nemico, ma questa volta abbiamo una sola lane che divideremo con tutti i nostri compagni in un susseguirsi di teamfight senza poter tornare in base o comprare oggetti fino a che non si muore. Per arrivare al Nexus nemico si devono distruggere due torri, un Inhibitor e una torre finale. Mano a mano col tempo appaiono dei simboli curativi, ma non possiamo contare su altro che le nostre forze e la collaborazione della squadra per dominare gli avversari.

Quante modalità di gioco..! Ma è tutto qui?
Nient’affatto! Se c’è una cosa che distingue League of Legends dagli altri giochi, sono sicuramente le costanti innovazioni introdotte che provocano sempre nel giocatore una voglia matta di scoprire tutte le minuzie che compongono questo capolavoro!
Se infatti dal menù principale clicchiamo l’icona del tesoro arancione, apriamo lo Store: qui possiamo acquistare punti a pagamento o usare quelli gratuiti, per poi ottenere molte cose utili, oltre al fatto che potremmo acquistare Campioni con IP e/o RP. Gli eroi usciti più di recente costano di più, mentre gli altri hanno il prezzo via via abbassato in base all’ordine di uscita. Possiamo poi comprare particolari boost per salire di livello più velocemente, o ottenere più IP dopo una partita. Se vogliamo inoltre potenziare il nostro Campione possiamo acquistare delle rune adatte, anche se si consiglia di aspettare il livello 20 perché prima di esso si possono comprare solo rune di livello inferiore (Tier 1 e Tier 2); dal livello 20 in poi si può usufruire delle Tier 3, più costose ma sicuramente più potenti.
Di tanto in tanto escono dei bundle con offerte per comprare combinazioni di elementi, come ad esempio un Campione con le sue due skin base.
Una delle cose più belle di LOL sono proprio le skin dei personaggi: ne esistono moltissime per ognuno di essi, ed anche per i nuovi Campioni (che all’inizio ne hanno solamente due) ne usciranno di nuove con il passare del tempo.
In determinati periodi dell’anno poi, specie durante le feste, la Riot mette a disposizione LIMITATA un certo numero di skin o di altri oggetti a tema, acquistabili nello store.
Una particolarità che contraddistingue la Riot Games dalle altre case di videogiochi, è la vicinanza ai giocatori. I forum sono quotidianamente frequentati dai “Rioters”, che annunciano novità e/o osservano cosa piace o non piace ai giocatori, e fanno in modo di realizzare un gioco sempre nuovo e all’altezza delle aspettative dei players.
Questo è il video iniziale di League of Legends:

Sta a voi adesso scrivere in quel libro come continua la storia!

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