LEGO Star Wars: The Complete Saga – Recensione Lego Star Wars: The Complete Saga

Una saga lunga 30 anni

E’ difficile trovare qualcuno che non abbia mai sentito almeno nominare Star Wars: correva l’anno 1977 quando George Lucas fece uscire nelle sale americane il primo capitolo della saga che avrebbe rivoluzionato il modo di intendere il genere Fantasy, che come è noto in questo caso è stato abilmente fuso con elementi di fantascienza, creando un mix unico e vincente. Da allora, dopo ben sei film che compongono la saga cinematografica e una serie a cartoni animati recentemente trasmessa all’estero, che è stata a sua volta preceduta da un lungometraggio animato, il numero dei fan della serie è cresciuto esponenzialmente coinvolgendo persone di diverse generazioni. Ovviamente, il mondo dei videogiochi non poteva restare estraneo a questa ambientazione così appassionante e ricca di spunti per mille storie ed avventure; si fatica ormai a tener conto dei giochi che portano il nome di questa saga, spaziando davvero tra tutti i generi possibili e immaginabili, tutti pubblicati dalla Lucasarts.
Lego Star Wars: la saga completa riunisce in un’unica confezione due giochi precedentemente pubblicati, Lego Star Wars e Lego Star Wars: la trilogia originale, ed  è un videogioco atipico in questa ampissima produzione videoludica. Trattasi di un action-adventure con elementi platform in cui ogni aspetto, dallo scenario ai personaggi, viene rappresentato come se fosse costruito tramite i famosi mattoncini lego. Ovviamente, questo elemento conferisce al gioco un’atmosfera spensierata. Non crediate di trovarvi ad affrontare i tormenti del giovane Anakin Skywalker o al triangolo amoroso tra Luke, Leyla e Han Solo: in questo gioco c’è spazio solamente per gag e situazioni comiche, ispirate alle vicende narrate nei sei film della saga cinematografica, che riusciranno a divertirvi e spesso anche a farvi sorridere.
In realtà, se non avete mai visto i film difficilmente capirete a fondo la trama giocando a questo titolo: nel gioco non vi sono dialoghi (i personaggi restano sempre muti, esprimendosi ogni tanto con suoni gutturali dall’effetto comico), e le brevi scene di intermezzo servono principalmente per presentare una situazione buffa che magari alleggerisce elementi che nel film sono particolarmente drammatici: l’unico accenno alla storia avviene all’inizio di ogni livello dove viene descritta, col classico stile del testo a scorrimento su uno sfondo stellato tipico della saga, la trama legata a quella particolare scena. Non vi è sempre una logica conseguenza narrativa tra un livello ed un altro (a parte la conseguenza temporale degli eventi, che viene sempre rispettata): la maggior parte delle volte si salterà da una scena cardine del film alla successiva, ignorando di netto tutti gli eventi intermedi. Questo non è un vero e proprio difetto: il gioco non si pone certo l’obiettivo di narrare a fondo la complessa trama dei film, ma solo, appunto, quella di rivivere le scene più famose da un punto di vista diverso dal solito.
In ogni caso siete avvertiti: i pochi che non hanno mai visto i film in questione, giocando a questo gioco si ritroveranno a conoscere gli eventi cardine dei lungometraggi e i numerosi colpi di scena, senza comunque capire a fondo la splendida trama e il background dell’universo di Star Wars. Secondo il sottoscritto sarebbe davvero un peccato, ma ovviamente la scelta spetta a voi.


Anakin Skywalker e Obi-Wan Kenobi, protagonisti dei primi tre episodi


La forza e i mattoncini

Il gioco inizia nella cantina di Mos Eisley, che funge da menu interattivo: qui, infatti, potrete accedere ai vari episodi di cui è composto il gioco, sbloccare personaggi e potenziamenti  tramite dei mattoncini che si trovano sparsi nei vari livelli, accedere a sei stage extra creati appositamente per questa edizione e alle missioni "Cacciatore di taglie" che verranno sbloccate concludendo il gioco (anche queste create appositamente per questa edizione). Iniziando uno qualsiasi dei livelli vi ritroverete a giocare un classico action adventure: lo scopo è quello di percorrere il livello da un capo all’altro risolvendo dei semplici puzzle che risultano estremamente vari e divertenti. Oltre al vostro personaggio, ne avrete accanto un secondo controllato dall’intelligenza artificiale (in maniera ottima, visto che non capita praticamente mai che si blocchi contro elementi dello scenario o che vi ostacoli), oppure da un vostro amico, in quanto il gioco è interamente giocabile in cooperativa sia locale che tramite Xbox live: molti puzzle sono infatti risolvibili solamente cooperando col vostro compagno. Ovviamente in cooperativa, proprio grazie a questo elemento, il gioco riesce a dare il massimo del divertimento, ma è comunque da segnalare che, nel caso in cui giochiate insieme all’intelligenza artificiale, questa vi seguirà sempre senza avere esitazioni e coopererà correttamente per risolvere gli enigmi. Il gioco è composto da sei episodi, ognuno corrispondente ad uno dei film, tutti suddivisi in sei livelli dalla durata media di mezz’ora l’uno.
Con il vostro personaggio potrete utilizzare la forza sia per attaccare i vari nemici che incontrerete negli stage, sia per costruire fisicamente delle parti di scenario che si trovano “scomposte” in mattoncini informi: questo serve sia per ottenere mattoncini bonus che vi serviranno per acquistare extra nella cantina, ma anche per risolvere i vari puzzle o accedere a parti dello scenario non immediatamente accessibili. Estremamente positiva è la valutazione che si può dare al grado di rigiocabilità del titolo: quando si affronta per la prima volta un livello lo si giocherà in modalità “Storia”; in questa modalità i personaggi che potrete controllare saranno predeterminati. Una volta completato un livello lo si potrà affrontare nuovamente in modalità “Libera”: potrete selezionare voi quelli da utilizzare all’interno del livello, intercambiandoli durante il gioco con la semplice pressione di un tasto. Questo non è un aspetto meramente estetico: alcuni personaggi infatti posseggono delle abilità o delle caratteristiche fisiche che permettono loro di accedere a sezioni normalmente non accessibili. Ad esempio, vi sono personaggi che hanno l’abilità di saltare più in alto del normale, altri che potranno volare per un breve periodo, altri ancora che sono sufficientemente piccoli da passare attraverso dei fori. Risulterà divertente riaffrontare i livelli cercando le aree nascoste, specialmente se vorrete sbloccare alcuni obiettivi legati al recupero di mattoncini d’oro e rossi sparsi per i livelli. C’è da dire che in ogni caso le tipologie di personaggi con poteri speciali sono poche e che prestissimo, probabilmente troppo presto, otterrete tutti i poteri necessari a sbloccare tutti i segreti nei livelli. Inoltre, la stragrande maggioranza dei personaggi non possiede abilità particolari e il loro uso o meno all’interno dei livelli non porterà a nessun tipo di variazione nel gameplay: si poteva probabilmente pensare di ridurre il numero di personaggi utilizzabili a fronte di una maggiore diversificazione nel loro utilizzo.
Nei vari livelli non vi troverete unicamente a cercare mattoncini: vi saranno diversi nemici che vi sbarreranno il passo e che dovrete uccidere, anzi decomporre in mattoncini, visto che nel gioco il grado di violenza è praticamente nullo. Alcuni personaggi potranno utilizzare le pistole, altri delle armi bianche mentre Jedi e Sith potranno usare le spade laser e la forza. Il gioco non offre comunque un livello di sfida sufficiente per rendere interessante il sistema di combattimento, anzi c’è da dire che usare un’arma bianca, un blaster o una spada laser è praticamente la stessa cosa.
Da segnalare la presenza (solitamente uno o due livelli ad episodio) di scenari che aiutano a spezzare il normale fluire dei livelli: in alcuni stage vi ritroverete alla guida di mezzi affrontando delle fasi che ricordano i vecchi shooter. Non mancheranno le corse di sgusci dell’episodio 1, i combattimenti spaziali, come nella famosissima scena dell’episodio 4 (il primo film di Star Wars uscito nelle sale cinematografiche) dove avviene l’attacco dei ribelli alla Morte Nera. Questi stage sono abbastanza divertenti, tanto da aiutare a rendere varia l’esperienza di gioco. Da segnalare come le fasi shooter degli episodi della nuova trilogia ( episodio 1, episodio 2 ed episodio 3, corrispondente al primo gioco pubblicato), che nella precedente versione risultavano molto macchinose, sono state interamente riprogrammate ed ora risultano giocabili alla stregua delle fasi simili presenti nel gioco più recente (la trilogia originale).

 

I personaggi sono ben modellati, tanto da essere perfettamente riconoscibili
avendo visto i lungometraggi


La tecnica… della forza

 

Da un punto di vista estetico, Lego Star Wars: la saga completa non è certamente un gioco che fa rimanere a bocca aperta utilizzando effetti all’ultimo grido. La grafica in ogni caso risulta abbastanza pulita e il particolarissimo stile grafico adottato, basato sulla costruzione di ogni elemento dello scenario tramite mattoncini lego, dona ai vari livelli un aspetto da cartone animato che risulta sempre piacevole. Inoltre, chi ha visto i film in questione riconoscerà le varie ambientazioni, in quanto sono state realizzate con tantissima cura e dovizia di particolari. La grafica del primo gioco della saga, quello basato sulla trilogia cinematografica più recente, uscito diverso tempo fa per la precedente generazione di console, è stata aggiornata con buoni risultati: i grafici hanno fatto un ottimo lavoro, in quanto gli stage più antichi sono quasi indistinguibili da quelli creati per la trilogia classica, uscita su XBOX 360 oltre che per le altre piattaforme di gioco.
Dal punto di vista sonoro, le musiche presenti nel gioco sono quelle originali dei film, composte dal grandissimo John Williams: ovviamente, questo non può che essere un aspetto positivo. Le musiche che vi accompagneranno lungo le vostre avventure sono molto piacevoli e la varietà è più che sufficiente a non renderle mai monotone. Anche la maggior parte degli effetti sonori sono gli stessi presenti nei lungometraggi: riconoscere facilmente il rumore dei colpi di spada laser o delle pistole, e anche il respiro ansimate di Lord Fener. Infine, come detto in precedenza, non è presente alcun dialogo nel gioco: i personaggi si esprimeranno, quando dovranno “dialogare” tra di loro, con suoni gutturali che sortiscono un piacevole effetto comico.

 

           L’inconfondibile espressione di Han Solo risalta in questa … foto di gruppo!!!

Conclusione

Star Wars: la saga completa è un gioco molto divertente e che vi terrà impegnati per un bel po’ di tempo, specialmente se vorrete trovare ogni segreto nel gioco. Magari alla lunga potrebbe comunque risultare un po’ monotono visto che, anche se la varietà grafica degli scenari è più che sufficiente, la stessa cosa non si può dire riguardo al gameplay che risulterà praticamente uguale a se stesso lungo tutti gli stage, tranne le fasi shooter che aiutano a spezzare la monotonia. In ogni caso il level design è sempre ottimo, e questo aiuta a tenere comunque alto l’interesse. Il gioco dona il massimo divertimento se lo si gioca insieme ad un amico, grazie ai numerosissimi puzzle da risolvere cooperando col proprio compagno. Visto che i giochi di questo genere latitano sulla XBOX360, l’acquisto è caldamente consigliato agli appassionati del genere e a chiunque voglia rivivere in un modo diverso le avventure dei film della saga. Chi invece ha già precedentemente giocato i due titoli che compongono questo gioco dovrebbe seriamente riflettere se acquistarlo o meno, in quanto le aggiunte non sono a mio parere sufficienti a giustificarne l’acquisto.

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