LittleBigPlanet 3

L’attesa per il terzo capitolo di LittleBigPlanet è ormai ridotta all’osso. Le numerose rivelazioni trapelate in occasione dell’E3 e della Gamescom hanno fatto ben capire che l’ultimo episodio delle serie sarà caratterizzato da succose e fantasiose novità. Tale concetto è stato ribadito in occasione della Games Week di Milano, durante la quale abbiamo potuto partecipare a un incontro a porte chiuse con Tom O’Connor, Senior Producer di LittleBigPlanet, e Jonathan Christian, Lead Designer di Sumo Digital, team di sviluppo inglese che, assieme a XDev, ha preso le redini di Media Molecule nella realizzazione della saga esclusiva Sony.

L’unico strumento per combattere il male: la fantasia

La storia di LittleBigPlanet 3 è ambientata nel ridente pianeta Bunkum, dove i suoi abitanti svolgono una vita serena e divertente. Il quieto vivere però viene turbato dall’arrivo di Newton (no, non quello della mela), un inventore decisamente strampalato, il cui più grande difetto è la superbia mista all’impazienza. Ecco dunque che il pianeta è messo in subbuglio dalle sue creazioni, rischiando di rimanerne schiacciato per sempre. Nemmeno il nostro adorabile Sackboy sembra riuscire a risolvere questa terribile situazione, o, almeno, non da solo: Toggle, OddSock e Swoop si aggiungeranno alla lotta tra bene e male.

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Proprio l’aggiunta di tre personaggi giocabili, oltre al noto protagonista, rappresenta la prima rivoluzionaria novità. Nel secondo capitolo potevamo interagire con altri personaggi e usarli per la alcune sequenze, ma il Sackboy rimaneva il protagonista indiscusso; in LittleBigPlanet 3 avremo invece la possibilità di comandare ben quattro personaggi, ognuno dotato di particolari caratteristiche, che implicheranno diversi approcci di gioco.

Iniziamo con la descrizione di Toggle. Si tratta di un pupazzetto di stoffa dalla forma ovale, e dotato di arti. La sua abilità principale è quella di poter cambiare le dimensioni del proprio corpo, ovvero ingrandirsi e rimpicciolirsi a proprio a piacimento. Ciò porterà a delle conseguenze: quando Toggle è più grande, sarà molto più pesante; al contrario se invece si rimpicciolisce, sarà molto più veloce e leggero. Questa possibilità sarà fondamentale per sfruttare le meccaniche di gioco, le quali rispettano in maniera fedele le leggi della fisica, un aspetto già evidente nel primo LittleBigPlanet.

La seconda new entry prende il nome di Oddsock. Egli può essere descritto come una sorta di ranocchio (anch’esso rigorosamente di tessuto). Il suo punto di forza è la velocità, essendo capace di usare tutti e quattro gli arti, e questo darà un impatto molto più dinamico e piacevolmente frenetico al gioco.

Il nuovo trio è concluso da Swoop, l’ultimo personaggio a essere stato creato dai designer. Dotato di ali, il piccolo Swoop può volare e sollevare oggetti, per poi poggiarli dov’è più congeniale. Se con Toggle e soprattutto con Oddstock il gameplay sembra essere caratterizzato dalla velocità, con il piccolo volatile sarà richiesto invece un tipo di gioco più ragionato, in quanto le sue abilità saranno fondamentali per risolvere i vari puzzle all’interno dei livelli.

Ultimo ma non ultimo, ritroviamo il nostro Sackboy. Chi non è nuovo al mondo di LittleBigPlanet, sa che il piccolo esserino di iuta può saltare, afferrare oggetti, trascinarli, e fare delle simpatiche boccacce. Sembrerebbe parecchio limitato rispetto ai nuovi personaggi, e così i ragazzi di Sumo Digital hanno realizzato una serie di eccentrici gadget, utilizzabili dal nostro eroe in miniatura.

Alla presentazione della Games Week abbiamo potuto vedere gli effetti del Pumpinator, una sorta di fucile che permette di interagire con gli oggetti degli scenari, del Blinkball, utile per il teletrasporto, dei Boost Boots, stivali che permettono di fare il doppio salto, e infine, il nostro preferito, l’Hook Hat, un curioso casco magnetico che consente al Sackboy di interagire con gli scenari e muoversi all’interno di essi. A tal proposito, è giusto precisare che è stata aggiunta una maggiore profondità negli sfondi, arrivando a sedici livelli! Ciò comporta un aumento di elementi presenti sullo schermo, creando uno vero spettacolo per gli occhi, oltre che a un gameplay più complesso ma allo stesso tempo godibile.

Davanti a tanta eccentricità e originalità, abbiamo chiesto a Jonathan Christian da dove sono saltate le idee per questi gadget, e lui sorridendo ci ha detto che, per esempio, l’Hook Hat è figlio di un esperimento, basato su una combinazione di oggetti già esistenti. Il team ha lavorato molto sui prototipi, e ovviamente è servita anche tanta immaginazione. Ha aggiunto infine che nella sezione Editor il giocatore avrà la possibilità di realizzare il gadget che preferisce. Ed è proprio quando parliamo di Editor che LittleBigPlanet 3 mostra tutta la sua forza.

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La possibilità di creare dei livelli usando la propria fantasia, e di renderli giocabili agli altri, ha portato alla formazione di una community veramente vasta. Attualmente si parla 8,5 milioni di livelli creati e condivisi nel mondo di LittleBigPlanet. Con il terzo episodio si vuole espandere ancora di più questo successo, dando al giocatore un potere praticamente illimitato per quel che riguarda la creazione e la personalizzazione. Partendo da un componente più piccola, ovvero i personaggi, essi potranno essere modificati in qualsiasi elemento. Si parla dell’aspetto, si parla dei gadget che si potranno trovare nei livelli personalizzati, e si parla anche delle animazioni. Piangere, ridere, spaventarsi, e arrabbiarsi non era abbastanza, e in LittleBigPlanet 3 possiamo far compiere al nostro alter ego animazioni create da noi stessi.

Si tratta di tanti piccoli accorgimenti che arricchiscono la componente più grande e importante, vale a dire l’Editor dei livelli. Le possibilità di plasmare e caratterizzare le ambientazioni e tutti i suoi elementi sono infinite, permettendo il più libero uso della fantasia, che il concetto attorno a cui ruota LittleBigPlanet.

Ma per i nuovi adepti della saga, questa ampia scelta potrebbe risultare caotica e confusionaria. Ecco perché prima di addentrarsi nell’Editor, è disponibile una mini-avventura creativa, che spiega passo passo come usare i vari strumenti creativi.

Da qui si capisce come la community sia importante per questo franchise, il quale cerca di offrire sempre più possibilità senza cadere nel disordine, e senza escludere nulla. Sono infatti presenti i livelli creati  dagli altri giocatori attraverso i due capitoli precedenti della saga, e sarà possibile inserire un breve trailer (sempre creato dai giocatori) per permettere agli altri di capire cosa offre il livello selezionato. In questo modo l’esplorazione all’interno della community diventa più facile e veloce.

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Tuttavia i giocatori vecchio stile che preferiscono la modalità Storia potrebbero storcere il naso davanti a queste grosse novità che riguardano fondamentalmente il mondo online. Ed è per questo che abbiamo chiesto al già citato Jonathan Christian se pensano di aver trascurato lo storytelling. Lui ci ha risposto con le seguenti parole: “Vorrei poter dire che lo storytelling crescerà sempre di più: già rispetto al primo titolo siamo migliorati, perché non ci sono più i versi dei vari personaggi, ma c’è un dialogo. C’è qualcosa di più vero, e nella fase di creazione abbiamo aggiunto sempre più elementi, anche legati agli eventi, sui quali ci vogliamo concentrare sempre di più”.
Sono parole confortanti quelle del Lead Designer, per cui non resta che attendere il 26 Novembre, data in cui LittleBigPlanet 3 approda in Europa, per capire se i tentativi di Sumo Digital e di XDev sono da apprezzare in tutti i loro aspetti.

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