MadWorld – Anteprima Madworld

Voglia di osare

Ci sono periodi nei quali ogni sperimentazione, voglia di nuovo o di qualcosa di originale, lasciano spazio al consueto, al normale, al banale. Quest’epoca videoludica della next generation sta vedendo esplodere i sequel, i prequel, i potenziamenti grafici di formule ormai ben sperimentate e ben assestate. Naturalmente esistono sempre i precursori: menti che desiderano cantare fuori dal coro, magari solamente di poco, per apportare qualcosa di nuovo ad un panorama non proprio emblema dell’originalità. Tra i pochi titoli a spiccare nel calderone dei seguiti, ecco balzare fuori Madworld, singolare quanto originale, che porta il marchio di Sega e della Wii, per la quale sarà gioco esclusivo. Ma andiamo a spulciare nel dettaglio in cosa consiste questo videogame, creato per l’occasione dagli sviluppatori della Platinum Games.
 

Come un fumetto di Miller

Se siete amanti del fumetto USA avrete sicuramente letto uno dei capolavori dell’arte sequenziale americana, Sin City, scritto ed illustrato dal maestro Frank Miller. Ma direte voi: cosa ci azzecca Madworld con quest’ultimo? E’ presto detto. Osservando il primo dei due, infatti, non possono non tornare alla mente le belle pagine dell’opera milleriana, fatta di neri e bianchi pienissimi, spezzati qua e là dal rosso abbagliante del sangue. Madworld è esattamente la stessa indentica cosa: una violentissima città si staglia davanti a noi, fatta solo di neri e bianchi con il sangue rossissimo che impregna ogni marciapiede quando abbatteremo qualche mostruoso nemico. Ma non è ancora tutto, perché per dare ancor più sembianza di fumetto al titolo, ogni colpo farà apparire una giallissima onomatopea. Così, mentre i "Crack", i "Boom" ed i "Sock" si susseguono sullo schermo, entriamo in un mondo fatto di violenza e chiaro umorismo nero, dove slogan cittadini come "we kill because we care" ci fanno intuire in che razza di posto siamo capitati.
C’è da dire che, tecnicamente parlando, il titolo si presenta davvero benissimo, mostrando non solo una grafica originalissima, ma anche delle animazioni ben gestite. Naturalmente immergersi nel mondo di Madworld potrebbe essere estraniante, con tutti quei bianchi, neri e rossi, imponendosi come un’esperienza obbligatoria in virtù di un’idea grafica fuori dal comune. Ma, in effetti, stiamo parlando di un titolo che non presenta solo una grafica originale. Sarebbe immeritato bollarlo come una semplice sperimentazione visiva… E’ molto di più!
Entrati nei panni di un sicario di nome Jack, eccoci partecipanti di un violentissimo reality show chiamato "Death Watch", ambientato nelle minacciose strade di Verrigan City, dove energumeni in cannottiera e mostruosi inquilini tenteranno di farci la pelle in tutti i modi.

 

Proprio come un fumetto!

Una motosega bianca e nera… Sporca di rosso! 

Ci sarà un motivo per cui Madworld viene definito estremamente violento. La ragione è tutta qui: in questo titolo il massimo divertimento verrà quando faremo a pezzi i nemici a suon di motosega, oppure quando ce li leveremo di mezzo lanciando loro qualche bidone della spazzatura, in un’apoteosi di schizzi rossi che voleranno ovunque. Il titolo Sega non cerca nemmeno di essere elegante, poiché il vero fascino sta nel grezzo modo di porsi contro i nemici. Scordatevi il free roaming di titoli come "No More Heroes" (riconducile a Madworld per l’originalità intrinseca), perché qui dovrete seguire un percorso lineare dove il sangue dei nemici sarà la scia che lascerete alle vostre spalle. Per andare avanti tra i vari livelli, inoltre, sarà bene ottenere dei "Kills Points", ossia dei crediti che potremo raccogliere sfruttando l’ambiente di gioco, oppure ingegnando la nostra creatività. Impalare un nemico su un segnale stradale ci frutterà tanti Kills Points, così come gettarlo in pasto ad un treno in movimento. Violenza, sadismo e creatività omicida saranno le basi di un gameplay tanto folle quanto apparentemente divertente, che ci permetterà di scegliere in totale libertà l’arma del giudizio per immortalare gli ultimi momenti di vita del nostro avversario; ma non solo, poiché potremo scegliere anche tra mortali equipaggiamenti secondari che, uniti alle primarie, potranno darci enorme libertà di scelta su come trucidare un nemico.
Da segnalare anche scontri in corse suicide che, con sterzate, salti nel vuoto e altre diavolerie, ci permetteranno di mettere a rischio la nostra vita per spiaccicare qualche brutto mostro antipatico.
Naturalmente, visto che parliamo di Wii, potremo combinare guai e impiastrocchiare i muri di rosso anche grazie ai nostri fidati Wiimote e Nun-Chuck. Un accoppiata davvero micidiale che ci permetterà di sopravvivere anche ai mostruosi boss del titolo e, nel caso se ne fosse sentita la mancanza, anche ad alcuni minigiochi alquanto violenti. Dalla possibilità di scaraventare nemici in una fossa per vederli pressati da un peneumatico gigante irto di aculei, sino a totalizzare un determinato numero di uccisioni, i minigames dovrebbero presentarsi folli e violentissimi.

Si Jack… E’ proprio un cuore quello che hai in mano!

In Conclusione

Tanto semplice quanto geniale e violentissimo, Madworld fa sperare benissimo, aggiundicandosi la palma di titolo più atteso assieme a pochi altri (come The Conduit) su Nintendo Wii. Che i ragazzi di Platinum Games stiano svolgendo un ottimo lavoro non vi è dubbio alcuno, sfornando un titolo capace di interessare grazie alla sua scorpacciata di sperimentazione e non al nome altisonante.
Per vedere Madworld all’opera sulle nostre Wii dovremo aspettare marzo 2009. L’attesa sta per giungere a compimento, ma il titolo in questione saprà mantenere tutte le semplici quanto efficaci promesse?

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