Mega Man Legacy Collection 2 – Recensione

Mega Man Legacy Collection 2 fa clamore, striglia i cuori e, soprattutto, ricorda quanto fossero difficili i videogiochi di un tempo. Incazzosa nenia ludica decantata a suon di poche decine di bit, Mega Man Legacy Collection 2 riesuma la seconda parte delle epiche gesta del robottino blu made in Capcom, cominciando dal settimo capitolo della serie, unico esperimento pubblicato nativamente su Super Famicom nel lontano 1995.

Da lì prende il via una rapida carrellata di spunti giocosi, un’antologia della bestemmia che, passando per l’ottavo, pleistescionaro episodio, culmina con la riproposizione delle ultime due entry della serie regolare, Mega Man 9 e Mega Man 10.

Mega Man Legacy Collection 2

Una sbrodolata di piacevole vecchiume, arcaica-senza-troppo-esagerare, questa paccottiglia digitale è in grado di risvegliare lo spirito del vecchio samurai, troppe volte celato tra le frattaglie dell’homo ludens in attesa di qualcosa che sapesse riportarlo alla luce, ostaggio di prolungate sessioni in compagnia di opere magari fantabulose, ma poco mordaci dal punto di vista della difficoltà.

Un calcio negli zebedei farebbe meno male al videogiocatore medio, quello abituato alla pappa pronta, rispetto alle gomitate virtualmente offerte dal meravigliosamente ostico level design proposto in ciascuna di queste quattro meraviglie giocose.

Ma non abbia paura, chi teme per l’incolumità delle proprie coronarie: Capcom ha ben pensato di introdurre una opzione che, qualora venga presa in considerazione, è in grado di dimezzare i danni usualmente subiti, in aggiunta a un sistema di checkpoint automatico che mitiga la frustrazione in più di una occasione.

Mega Man Legacy Collection 2

Ce ne è per tutti i gusti, in Mega Man Legacy Collection 2. E non stiamo parlando della già sovrabbondante quantità di elementi ludici propinati da questo splendido quartetto, che manifesta in Mega Man 9 il punto probabilmente più alto mai raggiunto dalla serie, quanto delle aggiunte che sono state introdotte per rendere ancor più appetibile questa produzione: stage remixati, challenge mode (boss rush e time attack inclusi), gallerie musicali e di immagini.

La qualità lorda, elevatissima, viene amplificata anche dal discreto lavoro di adattamento e restauro dei titoli perpetuato da Capcom, sebbene non vengano raggiunti gli straordinari livelli conseguiti da Digital Eclipse con la precedente raccolta (e con The Disney Afternoon Collection).

E poco importa se l’ottava iterazione della saga, quella concepita con PlayStation in mente, non raggiunga il medesimo, sublime livello degli altri tre titoli disponibili in questo compendio binario: fatto salvo per qualche downside, correlato principalmente al concepimento di alcuni livelli che presentano un gameplay sensibilmente diverso dal solito salta-e-spara, Mega Man 8 è poco meno che massivo.

Mega Man Legacy Collection 2


Ennesima operazione nostalgia? Forse. Certo che, quando i risultati sono questi, non c’è proprio nulla di cui lamentarsi. Mega Man Legacy Collection 2 incarna tutti i valori che una raccolta dovrebbe possedere, costituendo un acquisto dannatamente consigliato, addirittura quasi necessario, qualora siate amanti della creatura resa popolare da Keiji Inafune. E ora, please, avanti tutta con Mega Man X Legacy Collection…

8

Pro

  • Quattro giochi che hanno fatto la storia
  • Gameplay immediato e frenetico
  • Tasso di sfida elevato...

Contro

  • ... Forse troppo, per alcuni
  • Mega Man 8 non a livello degli altri
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