Mega Man ZX Advent – Recensione Mega Man ZX Advent

 Mega man ga taosenai

Il nome Megaman è universalmente conosciuto, e col tempo si è guadagnato milioni di fan in tutto il mondo. Megaman: ZX Advent è l’ultimo arrivato su DS e, nonostante alcune scelte di gameplay diverse dal solito, il gioco ripropone una formula di gioco ormai brevettata; il che non è necessariamente una cattiva cosa.

Scorri, scorri, scorri

La grafica del gioco non è certo fra le migliori viste su DS: è interamente in 2D e presenta anche qualche glitch. Nonostante questi e alcuni altri difetti, comunque, è difficile lamentarsi: gli sprite e le animazioni sono veramente ben realizzati, tanto da non far rimpiangere l’assenza della terza dimensione. Come qualità siamo sui livelli di un Castlevania Portrait of Ruin. Inoltre, un altro elemento che collega le due serie è la presenza di filmati in stile anime, in questo caso ben realizzati anche se a tratti la qualità scarseggia. Notevoli anche gli effetti speciali che accompagnano quasi ogni azione con lampi di luce, scie et similia in modo decisamente scenografico. Più che sufficiente.

Rockman rocks!

Il sonoro è decisamente sopra la media: le canzoni che fanno da sottofondo a esplorazione e battaglie sono sempre adatte alle situazioni, e gli effetti sonori sono della stessa qualità anche se un po’ ripetitivi. La pecca principale di questo aspetto è senza dubbio il doppiaggio: mentre in versione Giapponese è buono, in versione Americana fa accapponare la pelle a chiunque conosca un minimo d’Inglese. Il protagonista maschile del gioco, in particolare, è doppiato in maniera orrenda. Nonostante tutto, il gioco è salvato dalle suddette musiche che, poco a poco, riescono a entrare nella testa di chi gioca. Finirete per canticchiarle. 

Jump or die

Il gameplay non si discosta molto dai precedenti capitoli della serie. Di base, si tratta di muoversi verso una delle due estremità dello schermo, evitando gli ostacoli con dei salti ben mirati o distruggendo nemici a suon di spari. I livelli sono ben costruiti, mai troppo lunghi o complessi al punto da non sapere cosa fare. Il maggior difetto di questo aspetto è rintracciabile nella difficoltà: è a tratti esasperante (soprattutto contro certi boss), tanto da costringervi spesso a ripetere gli interi livelli. Certo, è possibile evitare di ricominciare accumulando oggetti detti “E-Tank” (che consentono di ricaricare l’energia), ma trovarli è difficile, in quanto i programmatori hanno ben pensato di metterli nei posti più disparati per rendere il tutto ancora più frustrante. L’altro lato di questa medaglia è il fatto che, una volta sconfitto un boss, la vostra soddisfazione schizzerà alle stelle; anche perché, ogni volta che lo farete, acquisirete una nuova abilità. Ciò garantisce una profonda varietà di gameplay: ogni boss possiede infatti delle abilità diverse, che possono essere necessarie per proseguire in un certo livello o che magari rendono il gioco più facile in generale. Sono disponibili una ventina di trasformazioni, e quale usare è una scelta del tutto libera. Il gioco alterna fasi di esplorazione, in cui potrete anche accettare side-quest, a quello che alla fine è il vero "centro" della serie Megaman: ovvero i livelli e i combattimenti contro i boss, da sempre spettacolari e spesso difficilissimi.

Il Dr. Wily rimane irraggiungibile, ma..

MM: ZXA si rivela insomma un ottimo gioco nel suo genere, ricco di side quest aggiuntive e piuttosto longevo. Se vi piace la categoria, infatti, il gioco risulta essere uno dei più divertenti per il DS. Ovviamente non mancano i difetti, ma se decidete di acquistarlo non ne rimarrete delusi.

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