Metal Saga – Recensione Metal Saga

No, amici miei, non sto per iniziarvi al progetto di un nuovo evento musicale, bensì a un jrpg che nel sol levante è già conosciuto da tempo. Metal Saga: Chain of Sandstorm, infatti, è il 4° capitolo di uno stile apprezzato da molti per le ambientazioni western/futuristiche. Inscenato inoltre in un epoca post-apocalittica, questo figlio della Crea-tech può vantare l’aiuto di una casa sviluppatrice esperta nel settore che già conosce alla perfezione lo stile su cui si basa, la Atlus Softwar. Unica emissaria del chaos grazie a Shin Megami Tensei prova a metterci lo zampino sostenendolo nel suo esordio al pubblico occidentale. Infatti, nonostante la maturità, Metal Saga giunge al pubblico occidentale solo ora forse un pò scoraggiato dalle mille critiche ricevute per il suo disegno grafico retrò che tanto ricorda un miscuglio tra Wild Arms e Suikoden ma che non invoglia, purtroppo, la maggior parte delle persone a dargli una possibilità.


Musica

Poco da segnalare riguardo la musicalità del titolo che può solo vantare una decente theme nell’introduzione. Anonime, seppur encomiabili per le diverse tipologie adottate, le melodie di Metal Saga rimarcano un pò le antiche leggi ruolistiche senza associarvi un minimo di personalità. Passando dal più banale techno-beat negli incontri con boss&compagnia agli eterogenei sound di violini per città e sequenze di racconti. Ai fan, tuttavia, nonostante questa semplicità, farà piacere sapere che nel settembre 2005 sono stati rilasciati ben 3 cd contenenti tutte le colonne sonore per un totale di 59 canzoni composte da Satoshi Kadokura. Una gradita sorpresa che però non basta a risollevare la media generale di questo settore.


Storia

Parlare di una trama in Metal Saga è un pò controverso, immaginatevi di giocare uno dei tanti mmorpg in circolazione, voi stareste tanto a farla difficile se privo di un soggetto avvincente? Questa è l’eccezione che conferma la regola. Qualcosa riguardo al mondo di Metal saga, comunque, viene menzionato. Anni indietro l’umanità creò un sistema elettronico tecnologicamente avanzato chiamato Noah. Il compito di questo supercomputer stava nell’eliminare i problemi comuni cui gli uomini si imbattevano loro malgrado ogni giorno e per un pò di tempo tutto sembrava procedere nel migliore dei modi, ma la pignoleria dei computer, si sa, non ha confini. Infatti Noah si spinse improvvisamente oltre i suoi obblighi cercando di risolvere quello che per lui era diventato il peggiore delle disfunzioni nel mondo che stava salvando, ossia l’umanità stessa! In un periodo definito come "la grande distruzione", i pochi sopravvissuti furono costretti a rifugiarsi in città desertiche, lontano dai macchinari e dalle comodità che Noah controllava irreprensibilmente. Non molto eloquente questa storia ma ha un suo perchè. All’inizio dell’avventura al protagonista, abitante in una delle suddette città desertiche, verrà chiesto di recuperare dei veicoli dal Junkyard, zona tenuta sotto controllo dal super computer. Situazioni pittoresche, sferzate di umorismo d’alta classe e una sempre rinnovata originalità non vi annoieranno e contribuiranno alla longevità del titolo.


Gameplay

Veniamo ora alla parte più succosa offertaci dalla Atlus. Tanto per cominciare il gioco mantiene intatte le fondamenta strutturali su cui si basa la maggior parte della categoria: livelli crescenti tramite il guadagno di esperienza, denaro da spendere in equipaggiamenti più vantaggiosi o in molteplici abilità speciali. Ad allontanarsi dalla comunque rispettabile classicità ci pensano i veicoli e tutto il mondo che gira attorno loro. Essendo questo un gioco catastrofico è di dovere affidarsi in primis a strumenti d’alta protezione in grado di aiutarci nei nostri scopi e, giustamente, i veicoli principalmente illuminati sono i carrarmati, seguiti poi da una miriade di altri mezzi ognuno predisposto a una determinata situazione. Queste macchine possono dotarsi di alcuni armamentari e non solo, inoltre Metal saga vanta una buona modalità custom dove è consentito cambiare e riassemblare i nostri veicoli a piacimento, ottimizzandoli per quei combattimenti i quali, senza la loro presenza, non sarebbe immaginabile uscirne vittoriosi. Tra carri armati, dune e villaggi semi-fantasma non manca nemmeno il fattore "bounty", dove accettando le richieste dei clienti ci trasformeremo in veri cacciatori di taglie avidi del più vile denaro!


Conclusione

E’ per me difficile dare un giudizio a un titolo che per quanto possa aver scopiazzato dalle case più famose riesce a farci assaporare lo stesso quella nostalgica atmosfera old style che ci porta indietro di quasi un decennio. Alcuni settori sono davvero carenti e non invogliano certamente il giocatore all’acquisto, ma se siete in un periodo di magra e non sapete cosa giocare magari potreste pure divertirvi nel tentare di fare più soldi possibile grazie alla modalità bounty e accaparrarvi così i molteplici veicoli.

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