Midnight Club: LA Remix – Recensione Midnight Club: LA Remix

Rockstar San Diego è di certo nota per sfornare titoli di grande qualità e la loro fortunata serie di giochi di corse Midnight Club non fa di certo eccezione. Era il novembre 2008 quando, per la gioia dei numerosi fan, uscì Midnight Club: Los Angeles, il primo titolo della serie approdato su PS3 e Xbox360 dopo un discreto periodo di assenza. Gli sviluppatori hanno deciso inoltre di non perdere altro tempo: quasi in contemporanea, è infatti uscita anche la trasposizione portatile del titolo PS3, intitolato per l’occasione Midnight Club: L.A. Remix.

Possiamo cambiare canzone semplicemente premendo un tasto

 
A tutta velocità

Appena inserito l’UMD nella nostra PSP, la prima cosa che salta all’occhio è la trasposizione perfetta rispetto alla sorella maggiore: i filmati, la trama, la presentazione e perfino le battute dei personaggi sono le stesse sia sulla versione PS3 che su quella PSP. Questa caratteristica potrebbe costituire un difetto per chi aveva intenzione di acquistare entrambe le versioni, ma un bene per chi non possiede una PS3, che in questo modo può ripercorrere le stesse vicende. Ovviamente vestiremo i panni dello stesso, anonimo protagonista intenzionato a farsi strada, partendo da zero, nel mondo delle folli corse clandestine di Los Angeles: il primo veicolo che avremo a disposizione sarà il classico ferrovecchio e solo con il progredire dell’avventura saremo in grado di acquistare nuovi bolidi grazie al denaro acquisito, permettendoci così di sfidare il campione cittadino.
 

Tra grattacieli e bassifondi

Il comparto tecnico del gioco non è esattamente ciò i fan che si aspettavano, ma si attesta comunque su discreti livelli. Le città di Los Angeles e Tokyo sono fedelmente ricostruite, ma il livello di dettaglio delle texture lascia un po’ l’amaro in bocca: troppe volte infatti, a causa anche dei cali di fluidità, capiterà durante le gare di non riuscire a distinguere la strada dal paesaggio circostante, sensazione decisamente frustrante, che porterà più di una volta allo stesso risultato: lo schianto contro i muri.

La nota di merito va sicuramente ai circa 30 veicoli, tutti su licenza, decisamente ben curati e personalizzabili fino alla nausea con vinili, vernici, accessori e quant’altro. C’è però il rovescio della medaglia: se infatti i veicoli che guideremo sono discretamente curati, altrettanto non si può proprio dire di quelli controllati dall’intelligenza artificiale, che girano per le strade di Los Angeles: talvolta appariranno come una vera massa informe di poligoni, collocati a caso giusto per farci saltare i nervi.

Decisamente ottimo come sempre è invece il comparto sonoro: i dialoghi non sono localizzati nella nostra lingua, ma risultano ben curati e le musiche che compongono la soundtrack comprendono, come al solito, brani di molteplici generi e artisti che potremmo far scorrere con la semplice pressione di un tasto. Alquanto precisi anche gli effetti sonori del motore dei veicoli, che sembreranno rombare in maniera talmente realistica da avere quasi la sensazione di averli davanti.

Un classico esempio di come sfruttare l’effetto "turbo di scia"


Frenate, sterzate e turbo

Rispetto al gameplay della versione PS3, che presentava qualche pecca per ciò che riguardava la distribuzione dei tasti, in questa versione PSP il problema sembra essere risolto: avremo a disposizione un tasto specifico per ogni funzione. Non capiterà più quindi di perdere la pazienza con l’attivazione del turbo e del freno, in quanto ciascuna funzione è stavolta collocata su due tasti diversi e non più sulla stessa levetta analogica.

Il sistema delle collisioni invece, non è propriamente un capolavoro: benché questo titolo sia decisamente arcade, sulla versione PS3 gli sconti con altre macchine facevano comunque la loro bella figura e le ammaccature erano pienamente visibili sui veicoli, cosa che invece non accade in questa versione PSP, dove l’unica cosa che vedremo frantumarsi sono il parabrezza e i finestrini. In tutto il resto della nostra auto o della nostra moto le ammaccature non saranno visibili, benché i danni subiti siano segnalati da una apposita barra, limitandosi a qualche lieve difetto sulla carrozzeria che dovrebbe dare l’idea dell’avvenuto impatto.

Anche il livello di difficoltà non convince fino in fondo: certe gare risulteranno estremamente semplici mentre altre decisamente frustranti. Come se non bastasse, i veicoli che incontreremo per strada sembrano piazzati apposta, magari fermi nel bel mezzo di un incrocio, con l’unico scopo di farci fare un incidente e perdere tempo prezioso, per non parlare del fatto che pure quelli in movimento non si spostano neanche se vedono il nostro mezzo che si avvicina a tutta velocità da un chilometro di distanza.
Altre pecche sono il multiplayer e i tempi di caricamento: non potremo infatti gareggiare online, ma solo attraverso la connessione in locale tra più PSP, mentre i caricamenti risulteranno decisamente troppo frequenti, benchè siano comunque brevi.

Tipico inseguimento della polizia

 
Due immense città

Come di consueto, per ciò che riguarda la longevità, i programmatori hanno svolto un lavoro decisamente encomiabile: molte, moltissime saranno le gare e i tornei che potremmo affrontare. Anche dopo aver finito le modalità carriera, il divertimento non si esaurirà di certo e continueremo a trovare sparse per la città una moltitudine di missioni a cui partecipare, allo scopo di aumentare il nostro budget, o semplicemente per pura soddisfazione personale.

Ciò che incrementa ulteriormente la longevità è la varietà delle missioni: esattamente come nella versione PS3, potremo infatti partecipare non solo alle classiche gare, in cui dovremo attraversare i vari checkpoint fino al traguardo, ma guadagnare soldi attraverso altri tipi di missioni, come la consegna di auto in un certo lasso di tempo o sfasciare su commissione un veicolo nel minor tempo possibile. Avremo inoltre la possibilità di sbloccare un’altra intera città, Tokyo, una volta arrivati all’80% circa di gioco e di intraprendere una nuova Modalità Carriera.

E’ da segnalare però la ripetitività di alcuni tracciati: vi capiterà spesso infatti,di percorrere lo stesso identico circuito più di una volta, anche se gli avversari contro cui lotteremo saranno differenti.

Uno scorcio della città di Tokyo

In conclusione, se siete amanti dei giochi di corse o in genere dei titoli targati Rockstar San Diego, allora questo è sicuramente uno dei titoli migliori disponibili su PSP. Il comparto tecnico non eccelso, ma comunque niente male e la colonna sonora di tutto rispetto, vi terranno infatti impegnati per moltissime ore di puro divertimento, specie se si ha qualche amico da sfidare.

L’acquisto è sconsigliato per tutti coloro possiedano già la versione PS3, che non ha nulla da invidiare a questa trasposizione per la sorella minore.

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