Might & Magic Heroes VII

Serie nata nel 1995 come parte del franchise Might & Magic, la saga Heroes of Might & Magic ha conquistato sin dai suoi albori una enorme quantità di fan (recensore compreso) grazie al suo sistema di gioco particolarissimo e incredibilmente strategico e appagante. Creata dalla New World Computing, passò alla 3DO Company e in seguito alla Ubisoft, la quale trattiene i diritti anche adesso. Heroes of Might & Magic è partita come una serie fresca, originale e divertente, ma che ha faticato parecchio a stare al passo coi tempi a causa di un pubblico dalle pretese sempre in evoluzione: ora come ora è difficile immaginare che questo titolo possa soddisfare la maggior parte degli utenti, ma continua comunque a essere oro colato per la sua nicchia irriducibile e per i fan di vecchia data.

Il sesto capitolo ha cambiato radicalmente molti aspetti della serie, modificando addirittura titolo in Might & Magic Heroes VI. Tuttavia tali cambiamenti non sembrano essere stati apprezzati dai più, e il coraggio mostrato con il sesto capitolo si è rivelato invece essere una batosta. Tale insuccesso ha portato il team di sviluppo a fare un passo indietro, regalandoci un settimo capitolo molto più in linea con i vecchi titoli ma privo di reali novità.

Might & Magic Heroes VII Recensione

Mi dica, duca.

La storia di Might & Magic Heroes VII si concentra sull’ascesa al trono di Ivan, duca dalla mentalità diffidente e con le idee poco chiare. Il duca si è circondato però di capacissimi consiglieri, ognuno di essi provenienti da diverse fazioni di tutto il mondo, che tenteranno di inculcargli senno raccontandogli delle storie. Ognuno dei consiglieri, dunque, è il narratore di una delle tante campagne single player giocabili, e narrerà le gesta di eroi appartenenti alla propria fazione con lo scopo, infine, di sbloccare la campagna finale che è proprio quella del duca Ivan.

Might & Magic Heroes VII Recensione

Via il nuovo, bentornato vecchio

Il sistema di gioco di Might & Magic Heroes VII, come dicevamo, ha abbandonato le novità del sesto capitolo per tornare ad appoggiarsi a meccaniche ben radicate che i fan hanno richiesto a gran voce. Per coloro che non conoscessero la serie abbiamo a che fare con un gioco di ruolo svolto su una mappa di gioco molto ampia, nella quale controlleremo uno o più eroi che intraprenderanno una esplorazione divisa in turni.

Ogni turno rappresenta un giorno di gioco, e ogni eroe avrà a disposizione un certo valore di punti movimento per turno con i quali potrà appunto muoversi, raccogliere oggetti sulla mappa (come oro, risorse, artefatti, o santuari che danno potenziamenti) o combattere contro mostri neutrali. Ogni giorno le città sotto il nostro controllo produrranno oro e risorse con i quali costruire edifici che danno tutta una serie di bonus oppure con i quali reclutare soldati che vengono riforniti settimanalmente, e starà a noi decidere quanto investire in nuove truppe oppure in edifici che possano generare più denaro, creare nuovi tipi di unità o molto altro. Tali decisioni sono il fulcro che deciderà vittoria e sconfitta, assieme all’ottenimento di punti esperienza per i vari eroi che potranno scegliere una skill a ogni avanzamento di livello. Le skill degli eroi sono moltissime e davvero variegate, disposte ad albero che costringerà a spendere punti anche solo per sbloccare nuovi tier per le abilità da ottenere. Il livello massimo oltretutto è solo otto, quindi avremo modo di potenziare un eroe al massimo solo in un determinato ramo, oppure renderlo mediocre su due o tre punti diversi.

Il combattimento è una parte molto importante di Might & Magic Heroes: la strategia decide tutto e molto spesso per evitare perdite è il caso di fare le proprie scelte in prima persona piuttosto che lasciar fare al comodissimo e velocissimo risultato automatico. L’arena di battaglia sarà formata da una griglia sulla quale disporre le nostre unità (le quali avranno un numero sulla testa che indica quanti elementi formano quel determinato esercito, cosa che inficierà ovviamente sulla loro potenza di attacco e sulla durabilità). Ogni turno potremo muovere una delle nostre “pedine” a seconda del loro valore di iniziativa, confrontandoci contro una intelligenza artificiale nemica fino a quando uno dei due eserciti non sarà stato dilaniato. Oltre agli scontri con i mostri neutrali però, capiterà di dover combattere con eroi nemici di altre fazioni, cosa che renderà il conflitto decisamente più complicato: un esercito guidato da un eroe potrà infatti avere dalla sua parte un attacco per turno da parte dell’eroe stesso oppure una sua magia (che potrà essere offensiva, curativa o di supporto), oltre ad azioni da parte di eventuali unità speciali da assedio.

Might & Magic Heroes VII Recensione

Mostri di oggi

Graficamente il titolo tiene bene il passo con i tempi, offrendoci visuali veramente spettacolari e battaglie con mostri e creature ottimamente realizzate. Nulla naturalmente a che vedere con fotorealismo o possibilità di spremere fino in fondo i PC di ultima generazione, ma rimane comunque un risultato che non può non soddisfare i nostri occhi. L’interfaccia è come al solito minimale, con dialoghi tra i personaggi mostrati unicamente dai loro ritratti e da un doppiaggio coi controfiocchi, ma le musiche sono ciò che crea un atmosfera davvero perfetta per ciò che stiamo vivendo, puramente fantasy e a tratti epico.
La longevità è come al solito il punto di forza di Might & Magic Heroes, con missioni singole che possono durare ore e ore (e ognuna delle numerose campagne contiene più missioni), più livelli di difficoltà, e naturalmente le immancabili schermaglie e modalità online.

[signoff icon=”quote-circled”]Might & Magic Heroes VII torna sui suoi passi dopo un sesto capitolo poco riuscito, così da deliziare i fan di vecchia data tuttavia con un titolo privo di coraggio e innovazione. Ciò che conoscevate della serie tornerà in questo settimo gioco quasi come una carta carbone, tuttavia se non consideriamo la presenza di reali novità rimane un titolo enorme, ben fatto, e divertente. Consigliato a tutti gli amanti della serie e anche a tutti i neofiti che vogliono un bel gioco di ruolo diverso dagli altri di queste generazioni, anche se dovranno far fronte ad una mancanza di tutorial.[/signoff]

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