No Man’s Sky – Recensione

No Man’s Sky non è un gioco per tutti. Vero. Ma d’altra parte al giorno d’oggi quale titolo può essere considerato eclettico e appagante al punto giusto da soddisfare ogni tipo di palato videoludico? E quanto ha senso partorire prodotti che a tutti i costi si sforzano di piacere a quanta più gente possibile, troppo spesso a discapito dell’esperienza globale del titolo? Come inserire poi i precetti della filosofia esistenzialista e nichilista che hanno fatto la fortuna di pensatori del calibro di Martin Heidegger e Jean-Paul Sartre in un gioco che ha come obiettivo ultimo quello di fare breccia nei cuori di quanti più giocatori possibile? Meglio dunque seguire il proprio istinto e consegnare al mondo un prodotto che se capostipite stesso di un nuovo genere non è, negli anni rimarrà impresso come non plus ultra di una ben specifica esperienza di gioco.

Senza dubbio Sean Murray e il suo striminzito team di Hello Games hanno passato più di una notte con domande simili nella testa a pregiudicare il meritato riposo dopo una giornata di coding. Capite dunque che la natura stessa di No Man’s Sky rompe gli schemi. No Man’s Sky è spinoso, oltremodo complesso nei suoi algoritmi e nella maniacale cura di alcuni dei dettagli fisici su cui poggia le fondamenta. Non è un gioco che può essere valutato in relazione a “quello che sarebbe potuto essere”. No Man’s Sky è quello che è per ragioni ben precise. Ed è un unico e maestoso tributo all’introspezione.

No Man's SkyUno, nessuno e centomila

Un pianeta sconosciuto, una piccola astronave in avaria, la consapevolezza di essere persi. Ma i capisaldi della vostra esistenza non sono ancora messi in discussione. Siete finiti in un bel pasticcio, ma un motore rotto si può riparare e voi sapete di cosa avete bisogno: fin qua tutto bene. Si comincia. I primi momenti di gioco vi trovano alle prese con le dinamiche base del gameplay di No Man’s Sky: imparerete a sfruttare al meglio il vostro Multitool, fedele compagno di viaggio che vi permetterà di estrarre le risorse di cui avrete bisogno e di difendervi dalle creature nemiche che incontrerete. Ossidi, silicati, isotopi, materiali più rari e difficili da raggiungere aspettano solo voi: potrete scattare e fare uso del vostro jetpack per muovere i primi passi incerti ma inconsapevolmente “guidati” in una maniera che ben presto rimpiangerete, se siete abituati a giochi dai tutorial più estesi, dalle mappe dettagliate e dai diari di gioco che vi accompagnano missione dopo missione, capitolo dopo capitolo.

Siete soli e siete spiazzati, giocherete la vostra prima ora a bocca aperta per lo stupore o spazientiti dalla mancanza di una guida concreta. Ma nel frattempo scoprirete che il pineta su cui siete finiti è unico, scelto completamente a caso tra i 18.446.744.073.709.551.616 disponibili. L’atmosfera sarà però clemente con voi, difficilmente verrete travolti da tempeste tossiche o temperature estreme: prendetevi il tempo che vi serve e cominciate a esaminare flora e fauna del pianeta, se sono presenti. Potrete dare un nome al vostro nuovo pianeta, al sistema di cui fa parte e a ogni singola cellula vegetale, animale o minerale che avrete analizzato. Verranno caricate su un server comune a tutti i giocatori e nel remoto caso in cui un altro viandante galattico si troverà a calcare i vostri stessi passi verrà alleggerito dal fardello della solitudine esistenziale che accompagna tutta l’esperienza di gioco. Per alcuni sarà un niente, per altri tutto.

Troverete le prime traccie di antiche presenze aliene, imparerete le prime parole di una lingua a voi sconosciuta. Recupererete tecnologie in avaria, perdute o abbandonate da chissà quanto tempo e se in possesso delle risorse necessarie sarete in grado di installarle sugli strumenti a vostra disposizione: una più elevata resistenza a determinati eventi atmosferici, la maggior stamina durante uno scatto o elevazione e ricarica del jetpack, un più veloce raffreddamento del vostro processo di estrazione di risorse o una maggiore cadenza di fuoco contro i nemici planetari sono solo alcuni esempi dei potenziamenti che vi aiuteranno nell’avventura.

L’assurdo dell’esistere

Il vostro iniziale sconcerto verrà ripagato quando apprese le basi del gioco vi ritroverete tra gli inventari tutto ciò di cui avrete bisogno per riparare la vostra astronave e addentrarvi nell’infinito siderale. I propulsori sono carichi, la nave prende il volo. La musica incalza, la palette di colori evolve e in un battibaleno siete nello spazio. Soli. Circondati da asteroidi, forse dalla sagoma di qualche astronave e certamente da una struttura fluttuante che è quella base spaziale comune a tutti i sistemi che fungerà da campo base per quel commercio di risorse che è aspetto imprescindibile di tutta la vostra esperienza di gioco. Incontrerete la prima razza aliena tra le tre disponibili, ma non vedrete mai due volti dalle stesse sembianze: le figure sono create proceduralmente come i pianeti. Le scelte compiute in determinate strutture ritrovate sui pianeti, il livello di rispettiva competenza linguistica che avrete ottenuto interagendo con apposite pietre della conoscenza disseminate in maniera casuale o una corretta gestione dei dialoghi vi porteranno ad aumentare la vostra reputazione tra quegli alieni, permettendovi ulteriori opzioni di dialogo e di scambi commerciali.

Prima di subito i ristretti slot dei vostri due inventari disponibili, quello della exotuta sempre con voi e quello disponibile sulla astronave, vi assesteranno il primo di una lunga serie di colpi bassi e vi insegneranno la più preziosa lezione dell’universo: che vi piaccia o no, dovrete imparare a gestire le vostre risorse in maniera accorta e consapevole. Niente farm estremo di risorse, niente accumulo di minerali rari per i tempi magri, almeno fino a quando non sarete riusciti a espandere l’inventario della vostra exotuta attraverso l’acquisto di slot in capsule di atterraggio disseminate sui pianeti o avrete comprato o recuperato un’astronave abbandonata su un pianeta più capiente. Più facile a dirsi che a farsi quando tutto nel gioco è alimentato da risorse: i supporti vitali che vi permettono di sopravvivere alle atmosfere più estreme, il raggio di estrazione minerario, il carburante della vostra astronave, i suoi scudi e le armi installate hanno consumi variabili e cicli di vita definiti. Passerete buona parte del vostro tempo a caccia dei materiali necessari per garantirne il corretto funzionamento.

No Man's Sky

Ma ora avete terminato le vostre prime compravendite, avete fatto rifornimento di carburante e infinite possibilità vi aspettano: lasciate la stazione spaziale e siete nuovamente nello spazio. Nuovamente soli. Abbattete un paio di astronavi nemiche a caccia dei tesori del vostro inventario e approdate su nuovi pianeti, ne scoprite e accumulate le risorse, visitate rovine di antiche entità aliene e roccaforti commerciali, centri operativi e di produzione,. Altre tecnologie verranno acquisite, imparerete che è possibile viaggiare non solo di pianeta in pianeta, ma di sistema in sistema attraverso un progetto di iperguida che vi affannerete a ottenere e installare sulla vostra nave.

Il viaggio è la meta

Quando placherete la tempesta di input che imperversa nella vostra testa vi ritroverete nuovamente nello spazio, pronti a scoprire nuovi sistemi con i propri pianeti e lune, razza aliena e risorse. Aprirete dunque l’unica mappa presente nel gioco, quella intergalattica, e vi troverete due percorsi contrassegnati. Uno porta al centro della galassia e sembra essere a tutti gli effetti l’unica vera meta e obiettivo del vostro vagare: ne siete distanti centinaia di migliaia di anni luce e la tentazione di abbandonare l’impresa vi coglierà impreparati quando comincerete a fare i conti con l’essenza dell’infinito. Ma è la dentro che risiede il principio di tutto, la risposta che cercate. Un secondo tracciato vi chiama a sé, governato da una misteriosa entità che riconoscerete come l’Atlante. I suoi piani sono criptici e oscuri, vi parlano di verità assolute e di senso dell’esistenza, di imperscrutabilità di un volere superiore. Ma l’Atlante vi promette luce, un nuovo scopo nella vostra altrimenti inutile e minuscola esistenza.

È in questo momento che tutto quello in cui credete comincerà a vacillare: metterete in discussione la vostra esistenza e sceglierete quale sentiero percorrere. Nulla vi vieterà però di uscire dagli schemi ed esplorare il cosmo liberamente. A patto di avere le tecnologie e le risorse necessarie per viaggi spaziali e curvature tra sistemi più complessi, potrete visitare mondi migliaia di anni luce lontani dalla vostra posizione alla ricerca di sistemi sempre più ricchi e floridi.

No Man's SkyQuando sarete sazi o, perchè no, stufi di avanzare senza apparente meta od obiettivo, sarete assuefatti dal ciclo ineluttabile di esplorazione, sopravvivenza, farm di risorse, commercio e installazione di nuove tecnologie, il centro della galassia o l’Atlas saranno sempre li ad attendervi. Non aspettatevi verità assolute in regalo: quale che sia il percorso che avrete deciso di intraprendere i momenti chiave dove il gioco mostra cenni di trama si contano sulle dita di due mani. La maggior parte delle risposte che otterrete genereranno ulteriori domande. La fine del percorso potrebbe addirittura portare a un senso di frustrazione e di incompiuto con cui non tutti saranno pronti a fare i conti.  Agli antipodi rispetto alla maggior parte dei titoli della generazione corrente, in No Man’s Sky è il viaggio stesso il fulcro dell’esistenza, la meta solo un pretesto per proseguirlo.

Il cielo è di nessuno

Come la migliore letteratura fantascientifica ci ha insegnato, l’universo è multiforme, solitario, spesso ostile, sempre imperdonabile. No Man’s Sky riesce nel difficile intento di dipingere l’esplorazione spaziale, la malinconia, il senso di smarrimento e di frustrazione, la soddisfazione della scoperta arrivando a scomodare le alte sfere dell’esistenzialismo fino ad abbracciare il nichilismo nei suoi momenti finali, di cui ci guardiamo bene dal raccontarvi i dettagli. Per fare ciò i ragazzi di Hello Games si sono avvalsi di algoritmi che hanno dato luce a un’esplorazione di natura procedurale dai contorni pressoché infiniti. Non troverete mai due pianeti simili, ognuno pulserà di vita propria, con condizioni meteorologiche più o meno estreme, flora e fauna più o meno docile, oceani esplorabili e grotte nascoste. Saranno diverse le risorse a cui potrete attingere, potrete alterare la struttura del vostro nuovo pianeta con gli strumenti giusti, spostarvi da un sistema di pianeti all’altro avvicinandovi alla meta che vi siete prefissati.

Le possibilità di gioco sono molteplici, starà a voi decidere se dedicarvi esclusivamente all’esplorazione (che rimane il fulcro dell’esperienza di gioco) oppure organizzare le vostre risorse e tecnologie dando un’impronta più aggressiva al gameplay: potrete attaccare le astronavi che incontrerete e darvi alla pirateria spaziale o ampliare i vostri inventari al limite e accumulare ricchezze esorbitanti. A prescindere dalle vostre scelte, i dettagli e la cura che Hello Games ha inserito nella fisica del gioco saranno sempre dietro l’angolo. I pianeti hanno una propria rotazione che porta a cicli di giorno e notte ben definiti: potrete percorrere sulla vostra astronave la superficie di un pianeta a una velocità tale da raggiungerne l’emisfero ancora intrappolato in una notte glaciale o in un torrido giorno. Interagirete con le creature tipiche del pianeta, anch’esse generate in maniera casuale e sempre diverse. Combatterete le sentinelle che cercheranno di impedirvi l’estrazione delle risorse del loto pianeta. In tutto ciò troverete sempre una logica e ogni proiettile, laser, estrazione mineraria o interazione seguirà una fisica dei pixel da cui potrete trarre grande entusiasmo se saprete coglierne la complessità.

Ad accompagnare il vostro viaggio vi è la mutevole musica composta ad hoc da 65daysofstatic: disponibile gratuitamente su youtube rappresenta il perfetto compagno di viaggio. A seconda del tipo di interazione, scoperta o incontro galattico cambierà tono e sfumature, regalando ulteriore personalità a ogni momento di gioco. La palette di colori pastello estremamente variopinta scelta dai ragazzi di Hello Games fornisce un’esperienza visiva unica e maestosa, facendo da perfetto contraltare a quella che è una grafica povera se paragonata alle produzioni AAA della generazione corrente. Tuttavia la tentazione di fermarvi e scattare un’istantanea di tramonti, foreste, oceani, lune, pianeti, creature, astronavi e alieni di turno difficilmente sarà resistibile.

Un cinghiale col guscio di una tartaruga, un Cinghiaruga

La complessità di una produzione di questo tipo presenta una faccia oscura della medaglia: a livello puramente tecnico e strutturale il gioco soffre di grosse imprecisioni, bug e crash spontanei che vanno ad aggiungersi a quella sensazione di noia e ripetitività che a seconda del giocatore potrà giungere più o meno presto. Complici anche una interfaccia di gestione risorse scomoda e priva di shortcut per le azioni più banali e di scontri di fuoco – sia a terra che nello spazio – poveri e limitanti, No Man’s Sky fallisce l’entrata trionfale nell’olimpo dei videogames che tutti ci aspettavamo. Rimane comunque un gioco da provare, che però rischia di non tenerci incollati allo schermo una volta che, atterrati sull’ennesimo pianeta, cominceremo a riconoscere tutti i pattern dietro alle opzioni di dialogo o all’IA delle creature che incontreremo.

No Man’s Sky è disponibile per PC e PS4 al prezzo di 59,99 euro. Nonostante sia una produzione indie venduta allo stesso prezzo pieno dei titoli di compagini con ben diverse risorse, la spesa è più che giustificata.

No Man’s Sky non è un gioco per tutti. Se vi aspettate adrenalina, missioni nello spazio profondo o una dinamicità figlia delle grandi produzioni odierne, No Man’s Sky vi deluderà. Se non siete giocatori pazienti, se preferite l’epicità di combattimenti all’ultimo colpo o una trama ben precisa che si svela su binari precisi, lasciate perdere. Se siete invece disposti a lasciarvi investire da un’esperienza unica nel suo genere, fatta di esplorazione infinita, musiche e design dai colori suggestivi, siete nel posto giusto. La ripetitività del gameplay è intrinseca al titolo, voluta e ricercata. E senza dubbio allontanerà una fetta consistente di videogiocatori. Chi tra quelli rimasti saprà trovare i giusto equilibrio tra scoperta e avanzamento avrà a disposizione decine di ore di esplorazione con sorprese dietro ogni angolo. No Man’s Sky è un viaggio da compiere da soli e con la voglia di mettersi in discussione.

“Un uomo sapiente può godere l’intero spettacolo del mondo soltanto con l’aiuto dei sensi e del pensiero”, cantava un noto cantautore italiano. La vostra immaginazione è sapiente al punto da intraprendere una corsa  unica e inimitabile verso il senso stesso dell’esistenza?

8

Pro

  • Universo procedurale unico e mozzafiato
  • Ottimo lavoro di 65daysofstatic alle musiche
  • Palette di colori e design creano ambientazioni emozionanti

Contro

  • Alto fattore di ripetitività
  • Bug e problemi tecnici irrisolti
  • Marketing allusivo che ha tradito le aspettative di molti giocatori
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