Palmer Luckey risponde alle accuse dei giorni scorsi

Dopo la polemica scatenata dal suo presunto impegno nelle campagna elettorale pro Trump, Palmer Luckey risponde alle accuse mosse nei suoi confronti tramite un post su Facebook.

La risposta di Palmer Luckey è prontamente arrivata dopo l’annuncio di alcuni sviluppatori di abbandonare il supporto a Oculus, proprio in seguito al suo appoggio a Donald Trump.

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Luckey si dichiara dispiaciuto per l’impatto negativo che le sue azioni stanno avendo su Oculus e i suoi partner ma sottolinea che le recenti storie sul suo conto non rappresentano con precisione gli eventi.

Infatti Palmer Luckey ammette di aver versato un contribuito di 10.000 $ a Nimble America perché riteneva le idee dell’organizzazione nuove per i metodi di comunicazione verso i giovani votanti.

Non nasconde di essere un liberale che ha supportato pubblicamente Ron Paul e Gary Johnson in passato e che pianificava di votare per quest’ultimo alle prossime elezioni e di impegnarsi per i principi di correttezza e parità di trattamento.

Infine, il nocciolo della questione, nega di aver scritto quei post sotto il nome di “NimbleRichMan” e di aver cancellato poi l’account.

Luckey nega anche di essere fondatore o dipendente di Nimble America e di voler donare altro denaro oltre a quello già erogato in passato.

Concludendo, sottolinea che le sue azioni personali non rappresentano Oculus e si dichiara dispiaciuto per l’impatto che queste stanno avendo sulla community.

Sarà la degna conclusione della diatriba o vedremo altri sviluppi?

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