Pokemon Mystery Dungeon: Explorers of Sky – Recensione Pokemon Mystery Dungeon: Esploratori del Cielo

Il Pokemon tornano per esplorare anche il cielo

Pokemon. Un nome, una garanzia. Era il lontano 1996 quando, per la prima volta, questi esilaranti mostriciattoli fecero capolino nell’immaginario collettivo, diventando ben presto un’icona del mondo dei più piccoli, dando vita non solo a videogiochi, ma creando un vero e proprio brand, composto da peluche, gadget, manga, film e molto altro. Sarà stato per la loro simpatia, oppure per il gameplay innovativo che ci vedeva veri e propri allenatori, fatto sta che i Pokemon hanno venduto ben 155 milioni di copie in tutto il mondo e, ancora oggi, gode della sua fedelissima schiera di fan, pronti a tutto pur di accaparrarsene una di qualsiasi videogioco firmato Pocket Monsters.

La mamma di questo eccezionale e vendutissimo marchio non poteva altro che essere quella del re dei videogiochi, Super Mario, ovvero la grande signora Nintendo che, dopo ben 13 anni, non si stanca di certo di pubblicare ancora Pokemon su Pokemon, con una serie di spin-off sempre diversi, cercando di offrire ai suoi piccoli ammiratori nuove esperienze di gioco sempre più elaborate.

Nel 2005, infatti, venne alla luce un nuovo esperimento che, ad oggi, sembrerebbe proprio ben riuscito: Pokemon Mistery Dungeon. La differenza sostanziale con la saga vera e propria era lo scambio di ruoli, infatti non eravamo più allenatori in cerca di medaglie, ma eravamo passati dalla parte dei Pokemon, impersonando proprio uno di questi teneri mostriciattoli, e catapultati in un universo popolato solo ed esclusivamente da loro, senza mai l’intervento di qualche essere umano. Il primo di questa "serie fuori la serie" fu Squadra Rossa e Squadra blu, seguita poi da Esploratori del tempo e Esploratori dell’oscurità. Ad oggi, novembre 2009, ci troviamo a parlare di questa piccola saga, con un nuovo capitolo che ci vede "Esploratori del cielo". Ritroveremo il mondo dei Pokemon con tutti i suoi amici e nemici, ma con qualche novità davvero particolare, dove dovremmo trovare di nuovo tutto la nostra generosità per aiutare chi ne ha davvero bisogno.
  

Nella vostra avventura incontrerete molte facce già viste 

 

Di nuovo in aiuto dei più deboli

Il vostro carattere all’inizio di questa avventura giocherà un ruolo fondamentale, poiché verrete sottoposti ad un test che avrà l’obiettivo di inquadrare la vostra personalità e la vostra "aura", assegnandovi cosi il Pokemon che più vi si addice. Dopo aver scelto il vostro compagno da una notevole lista di creature possibili, potrete cominciare il gioco, scoprendo ben presto che il vostro amico è un gran fifone e che voi siete un essere umano intrappolato nel corpo di un mostriciattolo. Qualsiasi sia la vostra scelta sull’amico, non influirà nella storia (tranne ovviamente per quanto riguarda gli attacchi che potrà imparare e utilizzare), e lo conoscerete man mano durante il plot, perchè sarà proprio lui a trovarvi su una spiaggia e ad aiutarvi a capire cosa diamine vi sia accaduto. 

Già dall’inizio della vostra avventura capirete subito che i cattivi di turno sono molteplici, e inizialmente saranno gli antipatici Koffing e Zubat, che dovrete affrontare molto presto poiché hanno rubato un oggetto molto caro al vostro compagno, e avete promesso di recuperarlo insieme. Esso si presenterà come una pietra particolare, ma la sua reale funzione sarà a voi sconosciuta, saprete solo della sua estrema importanza e che, forse, sarà la sua unica fonte di coraggio e sicurezza.

Anche qui, come nei capitoli precedenti, vi ritroverete ad avere a che fare con le fantomatiche "squadre di esplorazione" e, per grande desiderio del vostro alleato, finirete poi per fondarne una insieme e vi ritroverete a ricercare le vostre reclute, perché in due non avrete mai la possibilità di farcela contro chi sicuramente vi ostacolerà. Gli obiettivi saranno molteplici, non solo quindi aiutare il vostro amico nella realizzazione dei suoi sogni di esploratore, ma anche correre incontro ad un’intera popolazione di Pokemon, disturbata da un flusso di tempo che ha subito strane modifiche e dall’avvento di numerosissime creature malvagie, che approfitteranno della situazione di disagio.

Anche il gameplay è rimasto pressochè invariato, ritroveremo i soliti dungeon da completare, intrisi di nemici e boss finali.
Ogni livello sarà strutturato su una serie di piani, e il vostro scopo sarà o arrivare in cima o all’ultimo di questi, e incontrare cosi i cattivi di turno. In ognuno di questi troverete diversi nemici, costituiti da Pokemon di diverso genere in base alla zona da esplorare, il cui livello sarà ovviamente a salire, ma più o meno dovrebbe sempre essere bilanciato al vostro. Il sistema di combattimento è molto semplice; quando entrerete nella sua area visiva comincerà lo scontro, il piano sarà molto simile ad una scacchiera, quindi si posizionerà ad una casella da voi in una delle 4 direzioni. Potrete attaccare a turni premendo semplicemente il tasto A e, invece, con i tasti L+R sferrerete la mossa speciale, che potrete assegnare dal menù principale apribile con il tasto X, ovviamento scegliendo tra quelle disponibili, che apprenderete nel corso degli scontri e con il salire di livello. Il vostro compagno parteciperà attivamente alla lotta, tanto che, se venisse messo K.O, lo verreste automaticamente messi anche voi, segnando cosi la conclusione dello scontro. Anche i vostri nemici avranno a disposizione delle mosse particolari, ma purtroppo , come nei classici combattimenti tra Pokemon, non saranno schivabili o parabili, anche se c’è una certa percentuale che l’attacco vada Nullo, soprattutto se avete sferrato una mossa che tende a diminuire le statistiche del vostro avversario. Infatti, come nei precedenti, la nostra modalità di crescita è uguale a quella che già conosciamo, ovvero aumento di quest’ultime con l’avanzare del livello.

Nel corso di ogni dungeon avrete anche la possibilità di raccogliere diversi oggetti, come ad esempio le bacche, utili per ripristinare i vostri PS (punti vita), i vostri PP (punti mossa) o i vostri status alterati (veleno, paralisi, sonno etc.). Ovviamente gli strumenti possibili sono molteplici, ognuno con caratteristiche particolari e specifiche, che potrebbero aiutarvi o meno nel corso dell’avventura. Avrete a disposizione una sacca tesori, ovvero una borsa dove poter contenere tutto, ma attenzione, ogni creatura potrà portare con sè, ed avere assegnato, un solo strumento alla volta e ricordate che, alcuni items particolari (come ad esempio i Fiocchi), possono essere usati solo da determinati Pokemon.
Alcuni fondamentali saranno reperibili all’interno dei dungeon, come ad esempio il cibo, poichè se la vostra pancia fosse troppo vuota potreste perfino finire K.O. Controllate sempre il vostro stato dal menù principale, cercando cosi di non farvi trovare impreparati, se dovesse accadere una situazione simile.

Le varie locazioni esplorabili presentano due caratteristiche differenti: in primis ne esistono di due tipi: Normali e Misteriosi. Quest’ultimi sono differenti dai primi per diversi motivi, per prima cosa si presentano sempre diversi ad ogni entrata, ovvero, se vi capiterà di svolgere lo stesso livello più volte, vi renderete conto che muta di forma e di contenuto, proprio come se fosse completamente differente da quello intrapreso prima. Se finirete K.O in uno di questi particolari livelli rischierete di perdere metà dei vostri soldi, smarrire metà dei vostri oggetti o ancora altre numerose possibilità, del tutto casuali, e verrete poi rispediti nella vostra stanza nella Gilda, il luogo di ritrovo di tutte le squadre di Esplorazione. Qui potrete salvare i vostri progressi di gioco e, volendo, riprovare l’esplorazione inizialmente non riuscita.

 

Fare squadra è molto importante per poter battere ogni sorta di nemico

 

 

Il marchio Pokemon si fa sentire come sempre

La famosa grafica "pixellosa" che da sempre ha caratterizzato questi lavori, ed è ormai un marchio di fabbrica, quindi non poteva di certo mancare anche in questo titolo. Le creature sono riprodotte in miniatura con una fedeltà strabiliante, precisi in ogni dettaglio, dai colori alle forme, regalandoci un piccolo spettacolo di allegria e accuratezza. Anche gli stage di gioco sono decisamente curati, non solo dall’aspetto di precisione e stile (i piccoli alberelli dalle forme rotonde che da sempre sono presenti nella serie, o i ruscelli con le pietruzze al suo interno, un altro must per chi conosce questa saga da tanti anni), ma sopratutto sull’aspetto dei colori, sgargianti e allegri o opachi e freddi, in base alla zona esplorata, un bellissimo e azzeccatissimo mix.

A regalarci l’atmosfera non sono però soltanto questi, ma si fa largo anche lo spiccatissimo sonoro, ovviamente sempre caratterizzato dalle musichette che ormai sono un classico. Un grande lavoro anche qui, perchè riescono a suscitare grande allegria o timore in una sola e piccola nota. Anche la longevità è discreta, certo mai quanto la vera e propria serie, che ci teneva incollati agli schermi per giorni e giorni nell’intento di allenare i nostri Pokemon preferiti fino al livello 100 e per battere la Lega si e no 80 volte, ma anche questa se la cava, con un discreto numero di ore di gioco e una varietà di missioni diverse, anche se ogni volta i dungeon possono sembrare ripetitivi.

 

I dungeon sono parecchio articolati, attenti a non perdervi!

 

 

Pokè-Mania!

In conclusione non possiamo altro che affermare che i mostriciattoli non deludono mai, sotto ogni aspetto. Ogni titolo è sempre curato in ogni minimo dettaglio, per arricchire l’esperienza di gioco anche dei più piccoli, fornendo titoli non di grande difficoltà tecnica, ma che in ogni caso riescono ad affascinare e a prendere anche i più grandicelli.

Insomma chi compra Pokemon non può rimanere mai deluso, poichè è un marchio che fa e probabilmente farà ancora per tanti anni la differenza, con il suo stile unico e la sua giocabilità sempre innovativo e inimitabile, che coinvolge e affascina con tutti i suoi colori e le sue forme stilizzate sì, ma allo stesso tempo precise e impeccabili.

La serie Mistery Dungeon di certo non può paragonarsi alla saga principale del genere in quanto spin-off, ma rende onore ai suoi produttori, con qualche piccola pecca, ma facilmente trascurabile in quanto sembrerebbe proprio un lavoro fatto con il cuore per i suoi piccoli fan. Ebbene, speriamo che sia così e che, per una volta, non si sia pensato soltanto al proprio portafoglio, ma al sorriso di chi è cresciuto con queste creaturine variopinte.  

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