Provato God of War III

Un’attesa epica per un gioco epico.
Atteso, discusso e desiderato: dopo le tante critiche per la poca profondità del capitolo portatile, ovvero Chains of Olimpus, che è apparso un po’ sottotono rispetto ai suoi due predecessori, ci si attendeva il rilancio del più grande eroe greco. Dopo averlo visto a Colonia nel Gamescom e dopo averlo visto anche al SonyDay nei primi giorni di Settembre a Milano, finalmente abbiamo la nostra versione casalinga: una demo tutta da gustare e amare. 2,6 gigabyte da scaricare per un’esperienza davvero impareggiabile.

Kratos si troverà a dover fronteggiare un gigante che sta impazzendo nella cittadina nella quale ci troviamo: ma come solitamente accade per il nostro eroe, l’avversario non sarà unico. Kratos infatti non è schierato da nessuna parte e tutti coloro che si mettono sulla sua strada prendono immediatamente il nominativo di nemico, che siano essi civili, divinità o mostri.

Il gigante di fuoco che ci si farà davanti è tenuto a bada da Elio, riproduzione più che accurata e ortodossa del Dio del Sole, che con la sua quadriga disorienta il mostro come una mosca farebbe con un umano. Nel frattempo allora Kratos avrà la possibilità di mettere a piena dimostrazione le sue capacità: avremo due armi a disposizione, le spade e i pugni. Il fatto che siano selezionabili tramite le frecce direzionali e che solo due sono state occupate lascia intendere che nel corso dell’avventura troveremo sicuramente altre due armi da equipaggiare e usare all’evenienza. Ma comunque non pensate che il nostro parco di armi sia finito qui: con la pressione del tasto L2 Kratos estrarrà un potente arco equipaggiato con un’infinità di frecce infuocate; il puntamento dell’avversario è automatico e per lanciare una freccia basta pigiare il tasto quadrato, tenendolo premuto invece si caricherà il lancio per renderlo più infuocato che mai.

Equipaggiate le spade o i pugni avremo innumerevoli combo da compiere: i tasti azione quadrato e triangolo ci permettono di colpire i nostri avversari in diverse modalità e se premuti insieme a L1 ci saranno ulteriori combo da compiere. Col tasto cerchio invece effettueremo la classica presa nei confronti del nostro avversario, che una volta nelle nostre mani farà la fine che meglio preferiamo: col tasto quadrato lo useremo come scudo per uccidere gli altri avversari oppure col tasto triangolo lo scaraventeremo in aria, o ancora col tasto X potremo dargli una testata e scaraventarlo lontano; infine, se doveste trovarvi in prossimità di una colonna o un muro, premendo ripetutamente il tasto quadrato potrete fracassargli il cranio contro le travi. Insomma crudeltà a non finire.

Dopo la prima schiera di avversari abbattuti ecco che ci troveremo a fare la conoscenza delle arpie, famosi mezzobusti di uccelli e donne, caratterizzate in maniera davvero eccellente e anche molto utili per la nostra avventura. Per attirare il volatile nella vostra direzione basterà colpirlo con una freccia, tanto per istigazione, dopo di che dovrete semplicemente effettuare una presa e aggrapparvi al suo collo: per farlo salire e quindi non perdere quota basterà dargli un potente colpo nello stomaco, e per muovervi basterà indirizzare la levetta analogica nella direzione prescelta. Quando poi, dopo qualche secondo, l’arpia starà per demordere causa perdita di sangue eccessiva, effettuate un bel salto e liberate la presa. Ottime per superare burroni insuperabili o per salire ad alta quota laddove non arrivereste né saltando, né con le vostre ali. Sì, ali, le ali di Icaro che Kratos sfoggia in maniera eccellente, come una magnifica aquila: dopo il doppio salto, effettuabile sempre con la X, basterà tenere premuto il tasto per decollare in grande stile. Ma ovviamente le ali non sono eterne, tranne quando vi troverete in alcune sessioni di volo sostenute dal vento di Icaro.

Parlando poi dei nostri avversari ovviamente è inevitabile far presente che saranno davvero resistenti e innumerevoli. Principalmente si tratterà di scheletri viventi che camminano tranquillamente con scudo e spada: ogni tanto verranno anche affiancati da più potenti avversari ed è qui che Kratos mette in mostra tutte le sue capacità. La prima occasione sarà contro un potente avversario a cavallo, un destriero davvero possente con un fantino munito di una devastante ascia che farà davvero molto male a Kratos. Ovviamente l’azione frenetica raramente vi lascia pensare a una strategia, ma appena ne avrete la possibilità si avvierà il classico Quick Time Event che dopo aver effettuato una presa in un determinato momento sull’avversario vi lancerà in una serie di colpi a pressione di tasti che dilanieranno e massacreranno il mal capitato: sangue e intestini salteranno quindi in aria per la gioia degli amanti dello splatter. D’altra parte il gioco è targato 18+ dal PEGI, e quindi è impossibile avanzare lamentele.

Capiterà anche di poter governare un imponente gigante, ad esempio quando Elio sarà abbattuto da un vostro preciso colpo con la balestra, e verrà circondato da suoi fedeli soldati che con una testuggine andranno a renderlo praticamente invincibile: in questo caso ecco che il fato, onnipresente in Grecia, vi lancerà contro un grande mostro munito di clava, che una volta atterrato governerete dalla sua testa e lo userete come pedina per sbaragliare forze che le vostre sole capacità non vi permettono di sconfiggere. Una volta terminato il suo compito, ecco che Kratos riterrà opportuno strappargli l’occhio dalla fronte, in una delle più macabre scene di sempre, e stenderlo come carne morta. E sarà proprio in questo frangente che staccherete la testa di Elio, tanto per restare in tema di splatter, e la adotterete come faro nella notte, o anche come stordimento per gli avversari.

Premendo il tasto L2 quindi imbraccerete, a mo’ di lanterna, la testa del Dio del Sole, oramai defunto e non più immortale, che si illuminerà come un sole e vi permetterà non solo di farvi luce ma anche di mostrarvi segreti nei dintorni. Dovrete infatti aprire una porta ben nascosta da una roccia, ma grazie alla testa di Elio e la levetta analogica destra da muovere come un pennello troverete la soluzione. Chissà quindi quanti altri dei cadranno sotto la nostra ira e la nostra brutalità: basti ricordare che nei primi episodi Kratos si impadroniva senza problemi dei poteri di Medusa o altri, e quindi non escludiamo, anzi quasi confermiamo, la possibilità che ogni divinità caduta a mo’ di Elio possa donarci un piccolo gingillo da utilizzare in battaglia.

Insomma cosa chiedere di più da un piccolo assaggio del gioco? Cose già viste, certo, sapevamo per bene che utilizzo si potesse fare della testa di Elio oppure come Kratos si muovesse all’interno dello spazio disponibile, che comunque non esaltiamo semplicemente per il fatto che risulta molto ripetitivo e completamente ripreso dal Chain of Olympus, con ovvie migliorie grafiche. Proprio per quest’ultima notiamo un interessantissimo miglioramento sotto tantissimi punti di vista: sebbene sia difficile dare un voto solenne e preciso in fase embrionale, ci limiteremo a dire che il cambiamento e l’arrivo dell’HD si vede, ma sicuramente potremo dire di più quando sarà il momento di testare la versione finale. Versione finale che, come annunciato a fine demo, sarà disponibile da Marzo 2010. Insomma, un assaggio più che piacevole per questa nuova avventura di Kratos, che sicuramente ci farà rendere conto di come scarne imitazioni del genere, magari quel tale Dante’s Inferno, difficilmente riusciranno a spodestare il patriarca.
 

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