[RETRO] Console dimenticate – Il misterioso Amstrad NN-900

Confezione Amstrad NN-900 retro

Da un po’ di tempo a questa parte ho iniziato a dedicarmi a un nuovo hobby: recupero e rimetto in funzione rottami. O almeno quella è la definizione che molti hanno dato a passatempi come questo. La verità è che per me oltre alla nostalgia c’è anche altro dietro alla voglia di un collezionista di andare a recuperare vecchie retro console: per coloro che come me sono nati dopo l’avvento del 3D, venire a conoscenza dell’esistenza di un prima è una continua scoperta. Un viaggio infinito in un mondo sconfinato dove le porte d’ingresso sono molteplici e l’uscita non si intravede. Con questa introduzione voglio quindi approcciarmi a quello che intende impostarsi come uno spazio dove, di volta in volta, cercherò di raccontarvi la storia di un sistema di intrattenimento casalingo diverso e (se avrò successo nelle riparazioni) mostrarvi documenti reali del loro funzionamento.

Una scoperta imprevista

Amstrad NN-900 sotto

Fatta questa iniziale e necessaria premessa, per questa prima puntata, ho scelto di prendere in esame un oggetto più unico che raro. Forse soltanto unico, considerata la sua particolare e misteriosa vicenda. Qualche mese fa infatti, rilevai da un amico che voleva liberarsene una non precisata console recante la sigla Amstrad. Non avendo mai visto nulla di simile decisi di indagare ma dopo aver condotto qualche ricerca nella lista dei prodotti del noto marchio, rimasi deluso nel non ottenere risultati. Deciso a non darmi per vinto, cercai un indizio che potesse permettermi di capire cosa avessi tra le mani e fu quando la capovolsi che compresi. Sotto al corpo di plastica – in tutto e per tutto identico a quello di una PlayStation 2 –  era apposta un’etichetta e sulla quale era stampato quanto segue.

PRODUCT CODE: NN-900

Quello con cui ero entrato in contatto non era il segretissimo black project della Amstrad per conquistare il mondo, bensì un tarocco venduto in alcuni discount italiani all’inizio del 2000 da un ignoto distributore. Nello specifico si tratta di un famiclone, termine con cui si indicano le scadenti copie del NES che spopolarono in seguito alla sua uscita. L’aspetto di una PS2 infatti tradisce il contenuto di questa “scatoletta”: al suo interno sono pre-caricati in versione bootleg 18 classici Nintendo sebbene sulla confezione sia falsamente riportato un numero molto maggiore (8000000000 volendo essere precisi). L’illusione di quantità è creata dal fatto che la lista dei titoli a disposizione tende a ripetersi quasi all’infinito ogni volta con nomi leggermente diversi. Ad esempio, il classico Donkey Kong dapprima cambierà in Dongkey Kong per poi diventare semplicemente Kong. La scelta offre la possibilità di giocare a vecchie glorie come Galaxian o addirittura Duck Hunt, sfruttando la pistola inclusa nel set.

Tecnicamente scarso ma non troppo

Confezione Amstrad NN-900 davanti

Entrando in dettagli più tecnici, oltre al già citato nucleo plasticoso, la confezione della NN-900 include due joystick – palesemente ispirati al design del DualShock 2 con la differenza di non possedere levette analogiche e tasti frontali – la cui pecca più grave è il cavo decisamente troppo corto. Assieme ai suddetti, una pistola di fattura particolarmente scadente sostituisce il NES Zapper qualora ce ne fosse bisogno. La console presenta inoltre una fessura sulla falsa riga di vano disco nel quale tuttavia non si può introdurre nulla e al suo interno è collocato un circuito stampato della stessa tipologia del NES. L’alimentazione richiesta è di 9V mentre il collegamento al televisore avviene per mezzo di un comune cavo RF.


Comunque, nonostante la misera qualità delle componenti, l’Amstrad NN-900 si dimostra decente nel funzionamento e (sebbene il logo Nintendo sia stato rimosso ad arte per ragioni ovvie), la libreria che mette a disposizione è un potpourri di autentiche pietre miliari. Nel panorama di tarocchi che costellano e continueranno  probabilmente a costellare il mercato videoludico, esso da prova di essere una valida alternativa per apprezzare il retrogaming e, per l’irrisoria cifra di 3€, merita di essere considerato un oggetto senza infamia e senza lode.

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