Scarface: The World Is Yours – Recensione Scarface: Money. Power. Respect.

Tony Montana torna alla riscossa

Per gli amanti del film e delle avventure di Tony Montana, questo gioco dovrà essere necessariamente attenzionato. “Scarface. Money. Power. Respect.” è un altro dei videogiochi ripresi da un capolavoro su pellicola (Scarface, remake uscito 25 anni fa), l’ennesimo che si affaccia sul mercato mondiale. Ma d’altronde come non realizzare un capitolo videoludico per uno dei film più amati della storia, protagonista di una stupenda interpretazione di Al Pacino?  Vivendi Games non ci ha pensato su due volte e si è messa subito all’opera. Tuttavia, il gioco PSP si differenzia notevolmente da quelli destinati alle altre console non solo nel titolo: se in questi ultimi (The World Is Yours) si assiste ad un “GTA” basato su un finale alternativo del film, nella versione PSP viene tutto totalmente rivoluzionato.


Battaglia fra cartelli

Com’era ovvio, nel gioco non mancheranno di certo le scene dal film,. La modalità principale è basata proprio su queste che dovranno via via essere sbloccate superando i vari scenari. A partire dal primo spezzone, il gioco seguirà progressivamente le vicende del film: ogni scenario avrà una condizione principale da soddisfare per proseguire, più ulteriori tre obiettivi secondari (facoltativi) che vi faranno guadagnare del denaro.
Il finale, tristissimo nel film per gli ammiratori di Tony Montana, potrà finalmente essere “cambiato”: se infatti supererete tutto senza rimanere sconfitti, la morte di Tony verrà omessa dalle sequenze, lasciando intendere una sua vittoria sugli avversari della malavita. Gli spezzoni del film, di ottima qualità e abbastanza frequenti, si aggirano tutti attorno alla durata di un minuto, con qualche eccezione per la scena iniziale, nettamente più longeva e a scopo “introduttivo”. Il loro doppiaggio sarà in lingua originale (con sottotitoli in italiano), mentre quello del gioco seguirà completamente il linguaggio scelto all’inizio. In effetti quest’ultimo potrebbe essere un problema particolare: le esclamazioni presenti in-game sono senza dubbio poco gentili e il PEGI sull’età (18+) lo dimostra; abbastanza spesso e con assoluta tranquillità i personaggi si lanceranno in esternazioni per niente amichevoli, con volgarità piuttosto frequenti. In alcune situazioni questo fattore potrebbe suscitare non poca indignazione, soprattutto se ci si trova in pubblico, mentre nel privato non diverte comunque abbastanza da giustificarne l’eccessività.
La grafica del gioco è appena abbozzata, con dei modelli in 3D lontani dall’essere davvero realistici, mentre il panorama della città durante la gestione dei cartelli (ovvero i vari territori) sarà molto indicativo. Tuttavia questa carenza estetica non pesa molto e anzi si adatta correttamente allo stile del gioco, venendo inoltre supportata dalle scene del film che di tanto in tanto si inseriscono e deliziano il giocatore, ma lasciano profondi buchi logici nella trama, davvero sconnessa.

Vai col Risiko!

Il sistema di gioco si basa sul modello del classico gioco da tavolo di Risiko (e questo ha destato in alcuni non poche critiche), ovvero su un sistema di strategia a turni in cui il giocatore dovrà agire da perfetto manager e stratega. Ognuno partirà con un totale di cartelli, anche se solitamente voi ne avrete di meno, mentre gli obiettivi cambieranno di scenario in scenario. Scopo ultimo sarà soddisfare gli obiettivi principali degli scenari (dieci più uno bonus, nella modalità principale) per arrivare così alla fine della trama. In ogni capitolo sarete chiamati a farvi largo fra le famiglie malavitose della città e tutto si articolerà secondo elementi ben precisi: dovrete necessariamente conquistare territori (senza perderne, ovviamente) per riuscire a raggiungere i vostri obiettivi, dunque vi serviranno degli scagnozzi, l’”unità militare” dei cartelli, per attaccare e difendere. Conquistando territori non solo indebolirete gli avversari, ma guadagnerete spazi liberi nei quali costruire nuovi edifici o addirittura acquisirete quelli nemici, se già presenti sul luogo. Ogni territorio avrà 5 spazi disponibili sui quali costruire quattro tipi diversi di edificio: tre laboratori (cocaina, eroina, erba) oppure dei magazzini (dove riporre le scorte). Questi vi forniranno la quantità di droga da vendere nelle vostre zone, stando bene attenti alla domanda (e quindi al prezzo) che ogni singolo prodotto ha in ognuna di essa piazzandoli dunque al miglior costo possibile. Per spacciare la droga avrete bisogno di numerosi spacciatori, trasferibili di volta in volta nei territori scelti. Nei vari turni potrete inoltre offrire o ricevere una richiesta di alleanza con gli altri cartelli: un elemento insignificante che potrebbe essere indifferentemente rispettato o violato, ottimo solo per guadagnare quei pochi milioni che gli avversari offriranno raramente, senza doversi fare calcoli o scrupoli su chi, quando e come attaccare.
Ma la vera anima e gli elementi che vivacizzano questo sistema sono le mosse: in diversi momenti del turno (diviso nelle 3 fasi “acquisti”, “traffico” e “combattimento”) potrete utilizzare tre tipi diversi di mosse. Tutte acquistabili solo nella fase “acquisti”, ognuna potrà essere usata in momenti differenti: quelle combattimento saranno disponibili solo durante gli scontri (e da esse ne dipenderanno sempre le sorti), potendole sfruttare per aggiungere scagnozzi o utilizzare armi più potenti. Quelle traffico potranno aumentare la produzione dei laboratori o la domanda di droghe, mentre utilizzando una mossa legale potrete abbassare i prezzi dei prodotti danneggiando gli avversari e tanto altro.
In poche parole, dominando abilmente le mosse si domina l’intero gioco: senza di esse la difficoltà aumenterebbe parecchio, ma fortunatamente il loro funzionamento è facilmente comprensibile e la meccanica di gioco semplice da apprendere.

“Scarface. Money. Power. Respect” è un titolo che può divertire molto o per niente, che cattura subito l’appassionato e allontana definitivamente chi invece cercava un’azione più viva. E’ un gioco strategico e manageriale, dove i nemici vengono trivellati ma non dai vostri colpi, senza spargimenti di sangue. Una versione totalmente diversa da quelle destinate alle console fisse, che non stanca e anzi scorre con leggerezza, per una durata totale più che buona e ampliata dalla modalità “Sfida tra cartelli” (anche se alla lunga monotona) e magari dagli obiettivi secondari di ogni scenario. Un gioco più che buono ma con un sistema a turni troppo lontano da ciò che ci si aspettava di trovare in un titolo ispirato all’omonimo film. Chi desiderava vestire i panni di Tony, Manny e compagni dovrà accontentarsi di “gestire” i loro affari, seguendo la trama del film: una scelta forse non troppo azzeccata considerando l’utenza sulla quale questo capitolo avrebbe dovuto puntare, ovvero proprio gli ammiratori di quell’azione frenetica e di quel mondo violento e corrotto protagonista del capolavoro Scarface.

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