Skate 2 – Recensione Skate 2

Una tavola, quattro rotelle, ed anche il secondo eccolo qua

L’anno scorso abbiamo avuto la possibilità di posare le mani su un titolo decisamente coraggioso, tale Skate, che si poneva stoicamente in un ambiente totalmente dominato da quel piccolo grande gioco chiamato Tony Hawk’s Pro Skater. E’ stato Skate, creato dai canadesi della Black Box, a spodestare dal suo trono il principe delle simulazioni di Skateboarding, mostrando a noi curiosi videogiocatori cosa poteva veramente essere il mondo dello Skate. Un mondo fatto di sacrifici, dedizione, allenamenti, e tanto, tanto tecnicismo, oltre che passione. Per questo, e altri motivi, Skate era adatto più ai veterani del genere che non ai novellini in cerca di divertimento videoludico, dimostrandosi un po’ ostico per chi fosse poco avvezzo allo Skate ed al suo universo, ma capace, nonostante tutto, di divertire e intrattenere una grossa fetta di videogiocatori.
Quest’anno, seguendo quanto visto nel primo Skate, ecco giungere il secondo capitolo, sempre sviluppato dalla Black Box e prodotto da EA, sbarcato questo 23 Gennaio su Xbox 360 e Playstation 3.
 


Lo Skate, uno degli sport di strada per eccellenza!

Fuori dal carcere, dentro la pista

Partendo dall’interessante idea di inserire una trama in quella che, a tutti gli effetti, è una simulazione sportiva, gli sviluppatori di Black Box ripartono dall’affollata città di San Vanelona vista nel primo Skate e approfondita in Skate.it (esclusivo su Wii), mettendoci nei panni di un ex carcerato che, scontati cinque anni per un motivo non meglio precisato, si appresta ad abbandonare le sbarre e a vivere una nuova vita, naturalmente all’insegna dello Skate. Purtroppo San Vanelona è vittima di un immane disastro poiché una mega corporazione ha in mente dei piani urbanistici completamente differenti dalle idee dei nostri buoni Skater. Questo, purtroppo, porterà a proibire qualsiasi manifestazione Skateistica in quel di Vanelona, che ci renderà dei fuorilegge dediti ad attività illegali ed eticamente scorrette. Per Skateare, dunque, dovremo stare attenti ai vigilanti del momento e metterci d’accordo con loschi figuri pronti a lucrare su qualsiasi cosa.
Purtroppo, se l’incipit può risultare piacevole ed in linea di massima interessante, soprattutto se consideriamo un’introduzione doppiata da doppiatori navigati, la trama si perde qui, poiché non verrà continuata oltre. Questo, oltre a dare un certo fastidio per chi fosse incuriosito dalle gesta di questi coraggiosi skater, spezza tutte le buone idee che erano state lanciate, facendo ricapitolare Skate 2 in un calderone sportivo come tanti, almeno dal punto di vista della trama. Perché, non dimentichiamocelo, quello che conta realmente in queste tipologie di giochi è il gameplay, e non la trama, anche se sarebbe stato simpatico ed interessante svilupparla in maniera migliore, viste le ottime idee accennate in partenza.

Gioco che vince non si cambia, si potenzia

Dobbiamo dirlo subito, il gameplay di questo Skate 2 è rimasto pressoché invariato da quanto visto nel capitolo precedente. Gli sviluppatori di Black Box hanno deciso di non rischiare, e hanno optato per il mantenimento dello stesso sistema di comandi e dello stesso sistema di gioco nella modalità in singolo, aggiungendo qualcosina qua e la e limitandosi a potenziare quanto di buono era stato detto nel primo Skate.
Per prima cosa, ecco un simpatico editor che ci introdurrà alla creazione del nostro alter ego, e che ci permetterà di decidere tutte le parti della faccia, compresi capelli e barba, fino ad arrivare al vestiario e passando, naturalmente, alla modifica dello Skate, compresa durezza delle ruote e via discorrendo. La cosa, per quanto futile ai fini del gioco, può risultare piacevole e partecipa ad avvolgere il giocatore nel mondo di San Vanelona.
Passando al gameplay vero e proprio, potremo muoverci liberamente per la mappa di gioco, scendere dalla nostra tavola, spostare oggetti per liberarci la "pista", ed eseguire vari Trick, Grab e via discorrendo. Inoltre, parlando di aggiunte, per dare maggior senso "Street" alla disciplina, gli sviluppatori pare abbiano aggiunto i comandi adibiti agli handplant e ai footplant, che non erano presenti nel primo Skate, e rivisto quelli per gli Hippie Jump e gli Hippie Flip. Queste nuove aggiunte ci consentiranno da una parte di restare su un solo braccio in equilibrio verticale su uno spigolo o ringhiera, dall’altra di saltare un ostacolo facendo passare la tavola sotto di esso. Se queste nuove implementazioni possono essere decisamente spettacolari, occorreranno dedizione, impegno e tempismo per eseguirle in maniera impeccabile. Peccato che questi nuovi trick accusino una gestione abbastanza superficiale ed una cura superflua, tutta incentrata sulla modifica dei trick vecchi e ormai ben testati. A questi problemi va aggiunta una gestione delle telecamere non sempre ottima, che potrà impedire a più riprese di compiere ottimi movimenti in maniera egregia.
Nonostante qualche piccolo difettuccio, comunque, girare in Skate potrà rivelarsi divertente, permettendoci di compiere moltissime azioni sulla nostra tavola.
Dal punto di vista delle modalità aggiunte, ecco che anche qui tradizione e novità si fondono, aumentando notevolmente la longevità media del titolo. Tra le varie gare possiamo citare contest fotografici, gare di pendenza, testa a testa, percorsi ad ostacoli, e la masochistica modalità denominata "Hall of Meat", che consiste nel farsi più male possibile per ottenere la vittoria (il tutto in stile Jackass, si potrebbe dire).
Peccato che i comandi risultino veramente complessi, cosa che potrebbe scoraggiare i giocatori meno pazienti e quelli meno interessati allo sport in questione.
 


Scegliere quando e quali trick eseguire è uno degli aspetti più divertenti del titolo!

In equilibrio… sul filo della rete!

Così come ogni sport game moderno che si rispetti, anche in Skate 2 sarà presente una modalità multiplayer online. Sceglieremo il nostro alter ego e potremo imbarcarci in ben sei modalità differenti. Tra queste possiamo annoverare delle sfide a tempo o a turni, come le battaglie, le jam e la sfida per il miglior trick. Queste modalità classiche risulteranno sicuramente interessanti, ma per trovare un po’ più di divertimento dobbiamo rivolgerci alla particolare modalità S.K.A.T.E., dove a turno ogni partecipante deve mimare il trick precedente senza sbagliare o riceverà una lettera della parola S.K.A.T.E.; il vincitore potrà ovviamente scegliere l’acrobazia successiva alla quale far sottostare gli altri giocatori. Altre modalità saranno la distruttiva Hall of Meet, dove vince chi riesce a farsi più male (risultando forse la più divertente, capace di sollevare non poca ilarità per certe cadute davvero rovinose), e la Deathrace, sfida tutti contro tutti con ostacoli e via discorrendo. 

Anche l’occhio vuole la sua parte

Parlando del comparto tecnico di questo Skate 2, salterà subito all’occhio una grafica grezza ma efficace, capace di mostrare modelli poligonali ottimi per quanto riguarda i giocatori, ma a volte discreti per quanto riguarda i vari ambienti. Il risultato è un settore grafico altalenante, rovinato qua e là da texture poco curate e da un’illuminazione alquanto particolare, nonché da delle animazioni non proprio eccelse che, soprattutto nelle cadute, risulterano davvero parodistiche (per non parlare dei veicoli, che sembreranno seguire un binario piuttosto che muoversi liberamente su ruote). Per finire, come già detto, il tutto viene rovinato ulteriormente da una telecamera di basso livello che risulta, spesso e volentieri, davvero fastidiosa.
La grafica si salva per quanto riguarda i vari personaggi, con espressioni credibili e un armadio davvero vastissimo, decisamente abbinato all’ambiente skateistico del gioco. Preparatevi ad un vestiario Rock-Rap davvero ben congeniato e ottimamente assortito, con molte vesti che andranno sbloccate col proseguimento della modalità carriera. In linea di massima anche i capelli saranno ben gestiti, risultando però al di sotto dello standard moderno per quanto riguarda le animazioni e la resa visiva.
Per quanto riguarda il movimento a piedi, le animazioni risulteranno rigide e poco credibili, così come le collisioni e l’aderenza con il terreno e gli oggetti. La Black Box, dunque, ha scelto un comparto grafico povero, privo di orpelli vari, ma capace di seguire in maniera decente un motore fisico davvero complesso che saprà gestire ottimamente i vari movimenti dello Skateboard. 
Per concludere la nostra carrellata sul comparto tecnico, c’è da dire che il sonoro si attesta su ottimi livelli, sia grazie al doppiaggio inglese davvero ottimo, sia per quanto riguarda i vari suoni ambientali che si dimostreranno davvero credibili. Menzione a parte va fatta per la colonna sonora, decisamente egregia e poco invasiva, capace di sottolineare con eleganza i vari momenti di gioco. 
 


Graficamente non proprio eccezzionale

Tirando le somme 

Divertente, skateisticamente parlando incontestabile e ben studiato, Skate 2 si dimostra capace di divertire gli esperti e tutti gli amanti del genere, nonché i videogiocatori alla ricerca di una sfida impegnativa, rivelandosi però eccessivamente complesso per i meno pazienti e per i meno avvezzi allo sport in questione.
Graficamente grezzo e sotto tono ma giocabile fino al midollo, questo Skate 2 si presenta come una delle simulazioni skateistiche meglio riuscite (dal punto di vista puramente sportivo). Peccato per le idee gettate al vento, con una trama che poteva essere interessante ma che è stata accantonata in maniera deludente, e con dei comandi completi ma complessi ed ostici.
Si poteva fare di meglio, certo, ma comunque il risultato finale si dimostra superiore alla media e risulterà un acquisto obbligatorio per tutti gli appassionati. Per gli altri, dategli una possibilità, perché Skate 2 potrebbe avere tanto divertimento anche per voi.

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