Skies of Arcadia Legends – Recensione Skies of Arcadia Legends

Il primo grande JRPG per Gamecube

è la riproposizione di Skies of Arcadia, JRPG uscito per Dreamcast il 27 aprile 2001 in Europa. Il gioco, nella sua nuova versione, presenta qualche differenza: una grafica leggermente migliorata, 24 nuove scoperte, un nuovo personaggio da reclutare sulla nave, le quest dei Moonfish, di Piastol e dei pirati ricercati. All’uscita di questo gioco, gli unici RPG per Gamecube che troviamo sugli scaffali sono Evolution Worlds, Phantasy Star Online Episode I & II, e l’action rpg Baldur’s Gate.

Nei cieli di Arcadia

Skies of Arcadia Legends è un classico JRPG a turni, dotato di una storia ricca e dettagliata e di grandi sessioni di esplorazione, con l’aggiunta però di diversi elementi unici e innovativi del titolo. Purtroppo il gioco da noi perde parte della sua fruibilità non essendo stato tradotto in italiano ma unicamente disponibile in lingua inglese.
Per chi non lo sapesse, l’Arcadia, regione della Grecia, ha assunto, nella storia della letteratura, il significato di mondo idilliaco. Ed è proprio in un simile paradiso, popolato di grandi isole fluttuanti nel cielo, che si svolge la nostra avventura.
Vyse, membro dei Blue Rogue, banda di pirati alla Robin Hood che ruba ai ricchi per dare ai poveri, è il protagonista del nostro gioco; aiutato dalla sua amica Aika, lo ritroviamo impegnato in una battaglia di routine contro una nave dell’impero, nel filmato iniziale del gioco. Questa volta sembra però che  ci sia dietro qualcosa di più grosso: dopo il salvataggio da parte dei nostri di una misteriosa ragazza di nome Fina, l’impero torna a farsi sentire a gran voce e costringerà Vyse e Aika a lasciare la loro terra natia, alla volta di un’avventura che li porterà nel cuore dell’impero e del mondo stesso.
La storia non presenta elementi particolarmente originali, ma risulta essere estremamente solida. I personaggi si basano su cliché conosciuti, ma sono sapientemente inseriti all’interno del racconto, che è in grado di assorbire totalmente il giocatore, grazie anche all’ausilio di bellissimi filmati. Proseguendo nell’avventura metteremo in luce gli intenti dell’impero, la storia dei misteriosi Gigas, del ruolo di Fina ed altro ancora che vi lascio la libertà di scoprire.
Per muoverci nel magico cielo di Arcadia, viaggeremo su navi volanti in stile Capitan Harlock (la cui nave tra l’altro si chiama proprio Arcadia, coincidenza?): l’esplorazione è uno degli aspetti del gioco più importanti e ricorrenti, aspetto che fortunatamente si rivela mai frustrante o dispersivo, soprattutto grazie all’ottima mappa a disposizione.

Una formula rivista

Come sempre, quando non si tratta di esplorare o non si sta assistendo ad una serie di dialoghi, grande spazio viene riservato ai combattimenti. Questi ultimi sono qui divisi in due tipi: a piedi o tra navi. Nelle battaglie a piedi, strutturate a turni, avremo le solite opzioni di attacco, difesa, oggetti, magie e mosse speciali: queste ultime si rendono però disponibili tramite una nuova opzione denominata Focus, che ci permetterà di utilizzare un turno per elevare gli SP (Spirit Points) necessari per eseguirla. L’apprendimento delle mosse speciali avviene invece attraverso il ritrovamento delle rare Moonberry. Per quanto riguarda le magie abbiamo 6 tipi differenti, divisi per colore (verde, rosso, viola, blu, giallo e argento) e per i rispettivi effetti (natura, fuoco, ghiaccio, elettricità, vento/acqua, luna), esse vengono apprese attraverso dei punti ottenibili al termine di ogni battaglia, incastonando prima dello scontro una delle pietre dei 6 rispettivi colori nelle nostre armi. Il risultato è sicuramente interessante e lascia spazio a tanti tipi di strategie (a seconda della pietra dell’arma infatti i nostri colpi potranno essere più o meno efficaci). Gli scontri a piedi, in Skies of Arcadia Legends, quando non strettamente dipendenti dalla trama, avvengono, come i classici JRPG, in modo casuale, forse purtroppo anche troppo frequentemente.
Le battaglie navali, di stampo più cinematografico, invece, si svolgono con altre modalità: sempre a turni, avremo inizialmente l’opzione per attaccare, difendersi, lanciare magie, usare oggetti o utilizzare, in alcune determinate situazioni, dei super cannoni. Procedendo nel gioco potremo addirittura recarci nelle città e recuperare un vero e proprio equipaggio, oltre ai pezzi di ricambio per la nave, che ci aiuterà anche nelle battaglie.
Negli scontri viene visualizzata una griglia di 4×4 quadretti, dipendenti dal personaggio del party in linea verticale e dal turno in linea orizzontale. Su questa griglia sarà necessario impostare le nostre scelte, avendo anche a disposizione un’anteprima delle mosse del nemico (segnalate da caselle di colore Verde, Rosso o Giallo); una volta deciso cosa fare potremo scegliere in che turno piazzare l’attacco. Le battaglie navali sono più lunghe di quelle a terra, ma anche più rare, e promettono un livello di difficoltà non indifferente.
Oltre ai combattimenti, Skies of Arcadia Legends è comunque ricco di cose da fare, come le quest, che permetteranno temporaneamente di accantonare la storia principale per lasciare spazio ad altri racconti e avventure secondarie. Il gioco è decisamente farcito di piccoli contorni della trama, ed anche per questo è senza dubbio molto meno lineare di tanti JRPG; a questo aggiungiamo anche il fatto che si rivela estremamente lungo da portare a termine (oltre 50 ore di gioco) ed è al limite dell’impossibile completarlo al 100%.

Il peso degli anni

Come già precedentemente enunciato, Skies of Arcadia Legends è comunque un remake e, purtroppo, nonostante sia stato effettuato un rapido restyling grafico (le mani dei personaggi ed altri dettagli) la grafica da Dreamcast può lasciare sicuramente l’amaro in bocca ai più. C’è da dire però, che già sulla console SEGA la grafica era in grado di lasciarci più volte a bocca aperta con paesaggi estremamente suggestivi o ambienti spettacolari. Il punto è questo: nonostante il numero di poligoni può non essere molto elevato, la realizzazione dal punto di vista stilistico è veramente molto buona; le animazioni dei buffi personaggi e delle super mosse sono anch’esse decisamente apprezzabili. Anche i filmati, seppur sempre realizzati con la grafica del gioco principale, sono spesso di stampo cinematografico e vi faranno trattenere più volte il respiro o vi strapperanno qualche risata.
Per quanto riguarda l’audio, troviamo note positive e negative: in generale la colonna sonora si attesta su livelli molto più che buoni, nonostante forse nella versione Dreamcast, grazie anche all’ausilio di 2 CD invece che di un solo mini dvd, fosse di qualità leggermente superiore. Gli effetti sonori sono funzionali al loro compito, ma quello che si rivela un grosso buco nell’acqua è sicuramente il parlato: il doppiaggio in inglese è presente, ma si limita a poche, limitatissime e ripetitive voci.

Uno dei migliori RPG di sempre

Sicuramente penalizzato anche da una scarsa distribuzione, Skies of Arcadia Legends resta un gioco sconosciuto per molte persone. Ma nonostante tutto, già ai tempi della sua prima uscita su Dreamcast, Skies of Arcadia diveniva il miglior rpg per la console SEGA ed uno dei migliori mai realizzati in assoluto fino a quel momento. Adesso, con il passare degli anni, è stato probabilmente scavalcato da altri titoli validi, ma se siete in grado di superare alcune pecche tecniche e la lingua inglese si può comunque affermare che si tratta un’opera veramente coinvolgente e poetica. Una storia non particolarmente innovativa ma ben congegnata, personaggi carismatici e sessioni di esplorazione mai stancanti, il tutto arricchito da una forte componente umoristica, rendono Skies of Arcadia Legends uno dei migliori JRPG per Gamecube in assoluto, se non il migliore. 
Il voto finale non è particolarmente influenzato dall’aspetto tecnico, in quanto non compromette la fruizione del gioco e non merita per tanto un abbassamento, data l’alta qualità del titolo.

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