Sony, il riepilogo della conferenza

Novità tante, assenze altrettante, ma Sony risponde con le giuste armi a Microsoft, presentando una line-up alla Gamescom con la quale riesce ad assicurarsi la sua fetta di utenza. L’esordio avviene con un’ovvia esclusiva: InFamous First Light, un first party che viene presentato con un trailer che crea un’ottima miscela tra cuts-in e gameplay, che non dovrebbe essere quello che realmente vedremo durante le fasi di gioco canoniche. Subito dopo qualche istante anche di LittleBigPlanet 3, l’altro first party sul quale Sony continua a puntare e che alla Gamescom sarà disponibile anche negli appuntamenti a porte chiuse, con delle tavole rotonde con gli sviluppatori. Il trittico finisce con un video di The Order 1886, seguito subito dopo da Bloodborne, l’erede spirituale di Dark Souls, produzione sempre della From Software, che si esalta nella composizione grafica, propone un gameplay molto simile ai titoli che le hanno dato successo fino a ora e mostra tutta la maestosità della forza narrativa del medium.

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Terminato il trittico prende la parola Jim Ryan, CEO di Sony Computer Entertainment Europe, che prima di dare il via alla prima carrellata di titoli nuovi per Sony annuncia la vendita di 10 milioni di console, di PlayStation 4, nel mondo, a nemmeno un anno dall’uscita sul mercato. Ricevuto il meritato applauso dalla platea presente – numerosissima – arriva il momento di lasciare il palcoscenico ai vari sviluppatori con annessi prodotti più di nicchia. La prima azienda che sale sul palco è la Q-Games, creatrice di Pixeljunk, che presenta Tomorrow Children, presentato in un trailer con protagonisti giocattoli animati, controllati e succubi di un’entità superiore, quasi divina, costretti a lavorare da schiavi in miniere e in tunnel sotterranei: l’obiettivo è il riscatto, il recupero della propria anima, un vindica te tibi di Seneca reinventato nel prodotto ludico. Poi arriva The Vanishing of Ethan Carter, un titolo che è possibile provare alla Gamescom e che nelle prime battute sembrava volesse emulare o quasi essere un sequel di Murdered: Soul Suspect: un’esperienza che rievoca le persone decedute dando la possibilità al protagonista di interagire con esse, magari proprio per risolvere un mistero incompiuto. Da citare inoltre anche Volume, della stessa produzione di Thomas Was Alone, e The Astronauts, oltre che Rime e il misterioso P.T., per il quale a ora abbiamo visto soltanto alcuni videogiocatori spaventati, e Alienation.

Il culmine della conferenza viene raggiunto da Hellblade: nuovo lavoro dei Ninja Theory, mostrato in un filmato in CG, viene presentato in un trailer che ricorda molto le tematiche, e lo stile soprattutto, di Heavenly Sword, primissima esclusiva per PlayStation 3. Purtroppo oltre a un evocativo trailer, come detto poc’anzi, Hellblade non ha mostrato nulla di più, pur riuscendo con molto poco a lasciare un segno molto importante. A fare da contraltare alla nuova IP dei Ninja Theory ci pensa Hideo Kojima: per la prima volta sul palco della Gamescom, il creatore di Metal Gear e Zone of the Enders presenta un nuovo video di Metal Gear Solid V, fuori dagli schemi dell’epicità e della maestosità mostrata dal titolo nelle ultime uscite, ma in pieno stile irriverente del designer, che ancora una volta conferma una genialità tale da poter inserire un contesto ironico in un campo di battaglia. Elemento pregnante del video mostrato è il nascondersi all’interno delle scatole di cartone, che da sempre hanno condizionato l’esperienza stealth di Snake: nel video viene mostrata la possibilità di distrarre al meglio gli avversari approfittando dei numerosi disegni che troveremo su di essi, ad esempio una donna in costume, una donna sdraiata sui fiori o anche un soldato che saluta, tutti per tentare un approccio diverso da quella che è la canonica fase di accerchiamento.

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La pausa prima di arrivare all’ultima trance di videogiochi è rappresentata dal sistema Share Play, che vi permetterà di interagire con un vostro amico passandogli, virtualmente, il controller, così da fargli continuare la vostra partita, iniziata a casa vostra: tale trasferimento può avvenire anche nel caso in cui il gioco non fosse a disposizione del vostro amico, per una condivisione perfettamente funzionante e che sostituisce in tutto e per tutto lo scambio o la consegna dei giochi fisici. Il tutto rientra nel System Software 2.0, che aggiunge anche la possibilità dell’upload di video su YouTube. Sony che quindi che dimostra di non essere concentrata solo sul software, ma anche sull’hardware, per migliorare l’interazione videoludica dei suoi utenti. 

La ripresa è affidata a Untill Dawn, originariamente annunciato per PlayStation Move adesso rinato su PlayStation 4 con le stesse tematiche horror: non è chiara l’impostazione dell’avventura ma a seconda delle nostre scelte condurremo alla salvezza uno degli otto ragazzi a sopravvivere alle vicende che li attanagliano all’interno della casa dove si trovano. C’è tempo anche per annunciare la data della prima espansione di Destiny, The Dark Below, che arriverà a dicembre: tutte le altre espansioni arriveranno ogni tre mesi. Arriva il momento anche dei Media Molecule, che dopo il successo ottenuto con Tearaway ci riprovano con lo stesso brand: arriva Tearaway Unfolded, disponibile per PlayStation 4, che richiamerà perfettamente le tematiche e le meccaniche del primo capitolo della MM, cercando di aumentare quella che è l’interazione con i movimenti del controller, che sostituisce a tutti gli effetti la PlayStation Vita: per sfruttare le capacità del Dualshock 4 e dare, finalmente, un senso al sensore luminoso nella parte posteriore, avrete modo di modificare lo scenario, illuminarlo quando la luce sarà sparita e ovviamente effettuare tutte le azioni che già erano disponibili in Tearaway su console portatile. Un open world che andrà a confermarsi nella sua struttura principale.

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La chiusura della conferenza è nelle mani di Michel Ancel: il designer, noto per lo più per aver creato Rayman e Beyond Good & Evil, si presenta sul palco suscitando contemporaneamente stupore, ma anche curiosità, salvo poi presentare, insieme con la Wild Sheep Studio, niente di ciò che si aspettava la platea. Compare Wild, un open world che vi terrà a stretto contatto con la sopravvivenza e la necessità di resistere in un ambiente in cattività. Una chiusura comunque interessante per una nuova IP pronta a essere lanciata da Sony, pur restando l’amaro in bocca per aver visto Ancel e non Beyond Good & Evil 2. Chiudiamo con un appunto: la PlayStation Vita non è stata nemmeno nominata, né mostrata in un singolo frame della conferenza. La console portatile di Sony sembra oramai finita e forse dal Giappone ce l’hanno fatto capire.

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