Superstars V8 Next Challenge – Anteprima Superstars V8 Next Challenge

Incredibile, vero? Ci riferiamo al binomio Milestone/Black Bean Games, ovvero due aziende videoludiche italiane che sono riuscite in qualche modo a guadagnarsi qualche onore nella scena del gaming internazionale con alcuni dei loro titoli, principalmente quasi tutti di corse automobilistiche. In effetti tutto cominciò con Screamer, gioco per PC che in qualche modo faceva il verso allo storico Sega Rally degli anni che furono, poi fu la volta dell’Xbox dove approdò il rivoluzionario e stuzzicante Racing Evoluzione, che permetteva ai giocatori non solo di vincere gare, ma perfino di creare una propria casa automobilistica da gestire. Poi fu la volta dell’ambizioso Squadra Corse Alfa Romeo, che alla buona quantità di veicoli del Biscione, unita a una buona selezione di ambientazioni e a delle features da RPG molto interessanti, aveva lanciato un prodotto sostanzialmente buono, ma che comunque non riusciva certo a reggere il confronto con le produzioni racing più blasonate. Gli ultimi titoli in ordine cronologico sono SBK 09, basato sulla passata stagione del  campionato Superbike e Superstars V8, del cui seguito, rilasciato in versione demo su Xbox Live pochi giorni fa, parleremo in questa anteprima.

Il nuovo capitolo sarà intitolato Superstars V8 Next Challenge e tenterà di catturare i giocatori affinando quei punti deboli che minavano non poco l’esperienza di gioco offerta dal titolo precedente. Basilarmente, i problemi principali erano la mancanza di sostanza che rendeva il prodotto eccessivamente corto e "insipido" e la correzione del modello di guida eccessivamente arcade, dato che mal si sposa con il tipo di competizioni presentate. Infatti, credo che tutti saremo d’accordo all’unanimità a dire che sarebbe assurdo vedere in una gara di gran turismo professionale, auto che forse sono eccessivamente incollate alla strada e che in caso di contatti con avversari e con elementi del circuito proseguono come se niente fosse. La Milestone dunque, si è preoccupata di correggere questi problemi per migliorare l’esperienza di gioco offerta e allettare il giocatore anche con nuove gustose features.

La classica ammucchiata alla partenza

 

Dunque cosa troveremo di nuovo? Sicuramente più auto e più circuiti (aggiornati alla stagione attuale), assieme a nuove modalità e un modello di guida che è stato totalmente rivisto anche grazie alla collaborazione del pilota Gianni Morbidelli, che ha fornito assistenza al team di programmazione soprattutto per quanto riguarda aspetti come le varie regolazioni dei componenti dell’auto. Saranno disponibili gli immancabili aiuti come l’ABS e il TCS a rendere la vita più facile ai piloti che si avvicinano al genere per la prima volta, ovviamente con la possibilità di essere disattivati per avere una sfida più impegnativa. Dopo un giro di prova però, c’è da dire che il problema del modello di guida è stato risolto solo in parte. Infatti, a nulla serve la consulenza di un esperto, quando ci troviamo ancora a guidare vetture che sembrano rimbalzare a ogni impatto e che riescono a proseguire come se non avessero mai colpito nulla anche nei casi più impensabili. Da considerare anche che tutto ciò è visibilmente in contrasto con il fatto che aderenza, spostamenti di peso e movimenti inerziali sono resi in modo abbastanza verosimile. Ovviamente c’è ancora un po’ di tempo per rimediare a questo tipo di sbavature, ma di certo ci si aspettava già qualcosa di diverso, almeno nella versione dimostrativa. Da apprezzare, invece, c’è il fatto che il comportamento dell’IA si dimostrerà estremamente verosimile ed umano a prescindere dal livello di difficoltà, commettendo addirittura errori come uscite di pista o testacoda, aggiungendo quel pizzico di competizione in più che non guasta mai.

Tutte le auto e i circuiti sono aggiornati all’attuale stagione

 

La grafica è l’aspetto che forse è stato migliorato maggiormente dal precedente Superstars, con un motore efficente che gestisce scene particolarmente complesse (si parla di circa una ventina d’auto su circuito) e restituisce immagini che brillano per dettaglio e realismo, soprattutto nei modelli delle vetture, che risultano realizzati in modo impareggiabile sia per le carrozzerie e le riproduzioni delle livree, che negli interni dove troveremo indicatori, roll-bar e perfino un estintore al posto giusto come dovrebbe essere in una vettura da corsa che si rispetti. Anche i circuiti, per quanto non siano particolareggiati per loro natura, sono realizzati in modo fedele e non ci sarà difficile riconoscere le varie curve di tracciati pretigiosi come Monza o Imola. Molto simpatica l’aggiunta di un pubblico poligonale che appare abbastanza realistico e ci inciterà durante la gara. Anche per il menu principale viene usata la grafica 3D, in quanto viene rappresentato come se fosse il box della nostra scuderia (un po’ come avveniva in Screamer 2). Le modalità disponibili spazieranno dalla classica Gara Singola, l’immancabile Multiplayer, l’opzione campionato e delle prove di abilità che si sviluppano direttamente sui vari circuiti. Queste altro non sono che una serie di test (sullo stile delle patenti di Gran Turismo della Polyphony) in cui dovremo prendere confidenza con il comportamento della vettura, affrontare serie di curve, sezioni in salita, frenare in certi punti, eccetera, in cui alla fine riceveremo un voto in base al sistema americano a lettere (A vorrà dire ottimo, B buono e così via). In base alla votazione che riceveremo, sarà possibile sbloccare dei bonus. C’è da dire però, che questo addestramento non sarà obbligatorio come le patenti nel titolo Polyphony. Infatti è stato pensato più che altro come un diversivo rispetto alla classica gara, per attrarre anche i giocatori che vogliono provare qualcosa di nuovo.

"Ehi tu! Spostati! Guidatore della domenica!"

 

E’ difficile dire se Superstars V8 Next Challenge riuscirà a impensierire giganti come Forza o il già sopracitato Gran Turismo. Certo, la grafica è sensibilmente migliorata e c’è un po’ più di sostanza rispetto al precedente, ma il modello di guida sembra, almeno per ora, totalmente invariato. Certo, forse è stata una scelta per rendere il gioco fruibile per tutti i tipi di giocatori, anche quelli che non apprezzano particolarmente le simulazioni, però ripetiamo, è abbastanza contrastante trovare una manovrabilità di tipo spiccatamente arcade in un titolo dove il realismo dovrebbe esserci senza mezze misure. Insomma, di certo la vita per questo prodotto non sarà facile e ci sono ancora quei due o tre aspetti che ancora non convincono pienamente. Speriamo che la Milestone si metta al lavoro per migliorare ulteriormente questo gioco dunque, nell’attesa dell’uscita della versione definitiva, fissata per il 26 febbraio.

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