The Sims 2 – Recensione The Sims 2

Quando alla fine degli anni ottanta creò Sim City, il giovane programmatore americano Will Wright non poteva minimamente immaginare il successo che avrebbe avuto il suo marchio Sim, tanto da convincere il colosso videoludico statunitense della EA ad acquistare la sua piccola software house, la Maxis, né tantomeno che il suo simulatore virtuale di vita, The Sims (1999), sarebbe diventato il gioco più venduto della storia.
Per i pochi che ancora non dovessero conoscere The Sims, lo scopo del gioco è vestire i panni di un sim, ovvero un essere umano virtuale con annessi e connessi tutti i bisogni e le necessità di ogni giorno: mangiare, dormire, comunicare coi propri simili, curare l’igiene personale, e persino espletare i bisogni fisiologici;
Naturalmente i sim non si fermano a questo, ma possono anche studiare per accrescere la loro cultura; arredare la propria casa attraverso il guadagno della valuta locale , i simoleon; lavorare per ottenere sempre più prestigio; innamorarsi, cucinare, fare attività fisica… in parole povere… vivere!
Evidentemente la sola vita reale non basta, visto che sono milioni gli appassionati che, dalla fine del 2004, possono godere di un’edizione del gioco più avanzata su tutti i punti di vista:The Sims2.

The Sims2 vs The Sims

La differenza più gradita che si riscontra tra The Sims e The Sims2, a parte il palese e più che ovvio miglioramento grafico, è l’aver ampliato la vita dei sim alle varie fasce d’età: Se nel primo capitolo i sim potevano essere solo adulti e bambini (che però non crescevano mai), ora si potrà seguire un sim dal suo concepimento fino alla tomba, attraverso tutte le fasi della vita:
neonato, bebè, bambino, adolescente, adulto, anziano. Ogni età ha le sue caratteristiche peculiari e ovvi cambiamenti fisici: i bebè dovranno imparare a camminare, ad usare il vasino e a parlare,ma non devono studiare come invece cominciano a fare i bambini di età scolare; gli adolescenti avranno le prime cotte mentre negli anziani, si noterà un decadimento fisico notevole, poiché si stancheranno prima nelle varie attività di tutti i giorni ( e soprattutto sono i sim che avranno più spesso il bisogno di usare il bagno).
Ma andiamo ad analizzare nello specifico le altre caratteristiche: una volta installato il gioco, avrete a disposizione tre quartieri base nei quali far muovere i passi ai vostri sim (Bellavista, Verona Creek, Stranizia) ; una volta scelto un quartiere, si potrà decidere se usare le famiglie di default o crearne di nuove attraverso il CAS(ovvero il Create-A-Sim, l’editor del gioco), e scegliere per il nostro (o per i nostri, poiché si possono creare fino a otto sim per famiglia) personaggio, oltre che i tratti somatici, carnagione, occhi e capelli, anche i vestiti (divisi nelle categorie quotidiani, formali, sportivi, intimo e costumi ), la personalità e le aspirazioni che ne influenzeranno i comportamenti. L’unico neo di questo sistema di editing è che i sim saranno tutti della stessa altezza standard e grosso modo non si possono fare molte modiche alla corporatura: insomma sono tutti alti e magri (anche se si può scegliere che il sim sia robusto, ma in realtà la differenza non è così evidente), e l’effetto verosimiglianza dato anche dalla grafica più dettagliata viene leggermente accantonato. Una volta collocata la famiglia in un’abitazione, che potrà essere una già esistente o creata di sana pianta, comincia il gioco vero e proprio, o meglio, il principale dei tanti aspetti del gioco.

Una vita da Sim

In questa fase del gioco, i sim cresceranno, stabiliranno le loro relazioni, realizzeranno le loro aspirazioni,e , prima o poi, moriranno. Infatti, una volta entrati in questa modalità, il tempo comincerà a trascorrere (un’ora sim è uguale ad un minuto reale) e passeranno così le varie giornate che compongono le vite dei nostri alter ego virtuali: il compito del giocatore è quello di fare agire i sim in modo da soddisfare i bisogni personali e assecondare le aspirazioni della vita. L’interfaccia è piuttosto semplice e ogni qualvolta si seleziona il sim che si vuole far muovere, si avrà in basso un pannello che presenta lo status del sim, col suo ritratto, l’indicatore dell’età, i fondi attuali, il tempo, e delle icone che permettono di selezionare la velocità del gioco. Inoltre più a destra si trova il pannello delle aspirazioni, con le icone delle paure e dei desideri e l’indicatore di aspirazione, le immancabili barre dei bisogni che invece regolano l’indicatore di umore. I bisogni dei Sim (da adolescenti in poi) sono otto: Fame. Confort, Vescica, Energia, Divertimento, Socialità, Igiene e Ambiente, e bisogna fare in modo che non arrivino mai a rosse, poiché il nostro sim ne risentirebbe tantissimo: potrebbe impazzire, deprimersi o addirittura morire.
Insomma rendere un sim soddisfatto non è così semplice, poiché bisogna seguire le aspirazioni di vita scelte per lui/lei, che influenzano notevolmente i desideri e le paure. Le aspirazioni sono cinque (più la sesta, quella della crescita, che è tipica dei bambini e dei neonati): romanticismo, famiglia, conoscenza, popolarità, successo, e, come detto, differenziano, oltre alle caratteristiche tipiche del segno zodiacale (che invece riguardano tratti del carattere come essere estroversi o timidi, pigri o attivi…) i comportamenti dei sim nelle varie situazioni, Se ad esempio il sim con aspirazioni familiari desidera ardentemente sposarsi o fare coppia fissa, un sim romantico avrà paura di andare sull’altare e di “legarsi” con qualcuno, anzi sarà molto propenso ai tradimenti, che gli faranno guadagnare molti punti aspirazione: insomma è proprio questa caratteristica a conferire varietà, nonché una certa imprevedibilità, indispensabile in questo genere di giochi, che alla lunga possono risultare ripetitivi.
Le altre finestre dell’interfaccia invece sono costituite dall’inventario (che si suddivide in ulteriori parti), il pannello delle relazioni, e quello delle abilità: esattamente come in TheSims, i personaggi potranno, anzi, dovranno, apprendere delle conoscenze per migliorare il loro stile di vita in sette ambiti: cucina, logica, corpo,meccanica, pulizia, creatività,carisma. Per arrivare ad ottenere punti in queste categorie, i sim dovranno servirsi di determinati oggetti o di compiere certe azioni; Cucinare o guardare un canale gastronomico aumenteranno le capacità culinarie di un sim, che difficilmente brucerà un pasto, mentre lo studio della meccanica è necessario quando si vuole riparare un elettrodomestico senza correre il rischio di morire per folgorazione.
Nella finestra dell’inventario, che, come già detto, si divide in tre sezioni, si nota una delle novità dei Sims2, ovvero i premi per le aspirazioni e i premi carriera: questi oggetti sono molto utili per migliorare la vita dei sim, che potranno godere di benefici sempre più grandi a seconda dei desideri che vengono realizzati: dalla pianta che produce soldi agli occhiali che danno benessere temporaneo, fino alla pozione che allunga la vita: a conti fatti, ulteriori espedienti che spingono a compiere azioni differenti dal solito tran tran quotidiano della sim-vita, che altrimenti, tra lavoro e bisogni fisici , sarebbe decisamente monotona.

Architetto o arredatore?

Come nel precedente capitolo, anche in The Sims2 oltre alla modalità Vivi, avremo la modalità Compra e la modalità Costruisci, naturalmente migliorate, che offrono ulteriori punti in termini di longevità in un gioco che già si presenta praticamente infinito: Si potranno infatti comprare gli oggetti per arredare come meglio si crede le case dei Sim scegliendoli da un catalogo suddiviso per categorie, o per ambienti della casa; l’unica pecca in effetti è la non proprio grande varietà di oggetti presente nel gioco base, mentre sta al giocatore disporli a suo piacimento e ricreare così ville sfarzose o case popolari.
La parte che riguarda la costruzione delle case è organizzata allo stesso modo, con la suddivisione in categorie: muri, parati, pavimenti, finestre e porte; Contrariamente a quanto avveniva in The Sims, le cui costruzioni non potevano superare il secondo piano, stavolta non si avranno limitazioni di alcun tipo, almeno in altezza. Purtroppo però non si possono creare piani seminterrati né muri circolari, ma alla fin fine sono difetti irrilevanti, perché la modalità costruisci, senza esagerare, vale da sola l’acquisto del gioco.

Un gioco che crea dipendenza

Viste queste caratteristiche, difficilmente ci si può staccare da The Sims2 una volta avviato il disco: le cose da fare sono tantissime, così come sono svariati sono i modi a cui approcciarsi al gioco; che si scelga di seguire la vita dei nostri sim, di inventarsi registi e girare video , o esclusivamente costruire case per il puro piacere di sentirsi novelli architetti, sono assicurate tante, forse troppe, ore davanti al pc. Ulteriore punto a favore le musiche, composte da brani gradevolissimi e orecchiabili, ed ottimi effetti sonori: è sempre divertente inoltre sentire parlare i sim nel linguaggio creato apposta per loro, il simlish.
Con TheSims2 tuttavia non ci sono mezze misure: o si odiano le vicissitudini di questi uomini virtuali (perché di uomini si tratta, con vizi, virtù , manie, sentimenti) o si amano, ma statene ben certi che se sarà Amore, sarà quello con la A maiuscola.

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