Top 10 Action-Adventure su Playstation

Era inevitabile che il ventennale compleanno di PlayStation ci facesse scendere più di una lacrima di nostalgia: scrivere di videogiochi significa sempre rapportare tra loro passato e futuro, fare confronti e prendere posizioni.
Con il passare degli anni le infinite ore passate davanti allo schermo sono tante quante le cassette, i CD, i DVD e i Blu Ray che affollano la libreria e, da questo indistinguibile insieme di giochi, spiccano le perle che hanno segnato la nostra carriera videoludica. Anche se molti saranno d’accordo con me, non sto parlando di capolavori in senso assoluto, quanto piuttosto di quei prodotti videoludici che hanno segnato la vita di videogiocatore di ognuno di noi.
È con questa premessa che inizia questa personalissima classifica dei migliori Action-Adventure per PsOne con la quale – sulla falsariga della top ten dedicata ai platform PsOne della nostra Lorena – vi accompagnerò per mano nella mia cameretta virtuale dove, tutto fiero ed emozionato, vi mostrerò la mia collezione più preziosa. Mi raccomando lavatevi le mani, non vorrei mai che mi lasciaste qualche ditata sul perfetto nero lucido dei miei CD!


10 – Tenchu 2

Ben prima che Assassin’s Creed si facesse spazio nel cuore dei videogiocatori di tutto il mondo, l’azione stealth nei videogiochi PlayStation presentavano un taglio decisamente più ninja: tra agguati nascosti nell’ombra, dardi, bombe fumogene e tanta azione in tre dimensioni, il secondo capitolo di Tenchu su PSX è certamente indimenticabile.

Tenchu 2

9 – Dino Crisis

Sfruttando lo stesso sistema di telecamere e le soluzioni grafiche del ben più celebre Resident Evil, Dino Crisis proponeva un’azione in bilico tra l’horror e il film d’azione, il tutto con quel pizzico di Jurassic Park che non guasta mai: una carismatica protagonista, tante armi e una trama tutto sommato interessante – dopotutto Capcom in quegli anni ha difficilmente sbagliato un colpo – permettono a Dino Crisis di entrare di diritto in questa top ten.

Dino Crisis

 

8 – Time Crisis

Sì, lo so, questa è una classifica che parla di action-adventure e Time Crisis è uno sparatutto con light gun. Dal momento che credo sia difficile che qualche redattore decida di pubblicare una top ten su un genere così di nicchia, ho deciso di prendermi qualche licenza poetica e inserire il titolo Capcom – guarda un po’, ancora loro – nella mia classifica: ripensando a quegli anni mi sono reso conto come in sala giochi e sulle console della concorrenza giocassi a The House of the Dead, Virtua Cops e altri titoli minori ma, allo stesso tempo, ho realizzato come Time Crisis fosse l’unico titolo degno di essere ricordato negli anni a fianco dell’altrettanto mitico Duck Hunt per Nes, così eccolo qui all’ottavo posto.

Time Crisis

 

7 – Die Hard Trilogy

Gli anni novanta sono stati floridi anche per l’industria del cinema d’azione, permettendo a star come Bruce Willis di entrare di fatto nell’olimpo dei personaggi tutto d’un pezzo che tanto piacevano – e piacciono ancora, nonostante a oggi i moderni registi fatichino a ricreare la magia di quegli anni – ai fan di tutte le età.
Die Hard Trilogy mette nei panni dell’agente John McClane e permette di affrontare tre diverse tipologie di gioco: uno sparatutto in terza persona che riprende gli eventi del film Trappola di Cristallo, uno sparatutto sui binari ambientato nell’aeroporto di Washington – che fa in parte da sfondo al secondo film della serie – e un simulatore di guida in cui, come nel celebre terzo film della saga Duri a Morire, i protagonisti devono correre da un punto all’altro della città per disattivare una serie di bombe innescate dal supercattivone di turno. Non credo ci sia altro da dire per giustificare la presenza di Die Hard Trilogy nella mia classifica.

Die Hard Trilogy

 
6 – Spiderman

Qualche anno prima che la fantasia di Sam Raimi portasse L’Uomo Ragno sul grande schermo, gli sviluppatori di Neversoft regalavano agli utenti PsOne l’esperienza di Spiderman che sarebbe divenuta il punto di riferimento per tutti i giochi sul supereroe negli anni a venire: aggirando le problematiche sul lato tecnico con una fitta nebbia velenosa che avvolge le strade della città – generata da un macchinario creato dal Dottor Octopus – è stato possibile costringere i giocatori a volteggiare sui tetti lasciando comunque una sensazione di incredibile libertà. Aggiungeteci un cast di comprimari che attinge senza remore dall’enorme immaginario dei fumetti Marvel e avrete il quadro completo: pochi altri giochi sull’Uomo Ragno, anche quelli più tecnicamente avanzati, sono veramente in grado di rivaleggiare con questa perla.

Spiderman

 

5 – Silent Hill

Ancora nebbia, ma questa volta non è colpa di Otto Ottavius: è notte e c’è umidità; la torcia non illumina quasi niente; in giro paiono esserci dei mostri, ma non si capisce bene cosa stia succedendo. Il tempo di prendere dimestichezza con i controlli e si viene assaliti: non è game over come inizialmente sembra, quanto piuttosto il terribile inizio dell’incubo denominato Silent Hill.

Lo so, anche qui la sto facendo leggermente fuori dal vaso, il gioco in questione è più un survival horror che un action-adventure, ma essendo labile il confine tra i generi mi permetto di citarlo in questa sede (tanto tra poco arriva Resident Evil, nessuno mi impedirà di metterlo in lista). Credo che il primo Silent Hill sia ancora nettamente una spanna sopra tutti i suoi (comunque validi) successori: anche in questo caso i limiti tecnici della prima PlayStation sono saggiamente nascosti dietro la fitta coltre nebbiosa e la sensazione di libertà che ne deriva è allo stesso tempo piacevole e terrificante, data l’ambientazione da film horror e i continui sanguinosi colpi di scena. Completano il quadro gli ottimi enigmi, una trama da blockbuster e una colonna sonora incredibilmente ispirata. Ho sinceramente pensato di inserire Silent Hill sul mio personale podio, ma i giochi che seguono sono stati per me ancora più importanti.

Silent Hill

 

4 – Grand Theft Auto

Come se ci fosse qualcosa da dire: ben prima che la serie facesse sudare le CPU di ultima generazione con la svolta del 3D, ben prima che facessimo la conoscenza di Tommy Vercetti, ben prima che GTA V macinasse milioni di dollari di incassi e ottenesse un consenso pressoché unanime da tutta la critica videoludica… ben prima di tutto questo ogni elemento della ricetta perfetta era già lì, nel primo storico Grand Theft Auto.

Lo scarno comparto tecnico e la visuale dall’alto non fanno sentire la mancanza della grafica spaccamascella nemmeno oggi, tanto che lo stile è stato riproposto anni dopo anche nella realizzazione di GTA: Chinatown Wars per PSP. La cinica cattiveria di GTA, i dialoghi alla Scarface e la violenza al limite dell’assurdo sono già tutti elementi caratterizzanti il primo episodio, apripista di quella che, tutt’oggi, è la serie che tutti quanti conosciamo e amiamo.

GTA Psone

 

3 – Metal Gear Solid

Ribadisco che si tratta di una classifica personale e che pertanto, anche se sono pronto a scommettere che Lorena e Jgor stanno già preparando una lettera di protesta per allontanarmi dalla redazione, Solid Snake riesce a strappare soltanto il terzo posto nella mia top ten.
Anche per queste poche righe mi trovo in parte in difficoltà: cosa dire sul genio di Kojima e sul capostipite della saga di Metal Gear? Poco o niente, se non che la mia prima partita a Metal Gear Solid è stata quasi una speed run, mentre ero costretto a letto da un’influenza invernale che ai tempi decisi di curare a suon di tachipirina e PSX. Con il senno di poi credo che anche se fossi stato sano come un pesce e fosse stata una splendida giornata estiva avrei faticato a staccarmi dallo schermo: la trama, il lato tecnico e il gameplay di Metal Gear sono quanto di più perfetto si possa trovare tra le migliaia di giochi disponibili per la prima PlayStation.

Metal Gear Solid

 

2 – Resident Evil 1 e 2

L’arringa difensiva l’ho già fatta per Silent Hill, quindi evito di spiegarvi ancora perchè un survival horror è nella classifica degli action-adventure. Su Resident Evil avrei anche vita più facile a dire il vero, dal momento che la saga si è sempre più mossa verso il third person shooter e l’action, fino a perdere completamente i tratti distintivi dei primi due episodi.

Digressioni a parte, è proprio su questi due capitoli che voglio soffermarmi ora, che di diritto si sono meritati un ex equo al secondo posto come giochi più importanti per me su PsOne. Da una parte c’è il primo RE, con quel filmato iniziale – mi raccomando, guardate quello della versione giapponese in live action e non quello il CG creato nelle successive release del gioco – che mi ha catturato e portato in un mondo che non mi avrebbe più lasciato andare; dall’altra, c’è quel Resident Evil 2 che, con il carisma di Leon e Claire, la terrificante stazione di polizia e gli splendidi fondali prerenderizzati avrebbe definitivamente sancito l’inizio dell’età dell’oro dei survival horror.

Resident Evil 2

 

1 – Tomb Raider 2

Lara Croft è stata forse la prima eroina a imporsi sul mercato videoludico con una forza tale da divenire riconoscibile anche ai non addetti ai lavori, anche a chi non ha mia stretto un pad tra le mani. Al pari di Sonic e Super Mario e – fingete per un attimo di non essere videogiocatori e ditemi se non ho ragione – con una popolarità superiore a quella di Spyro, Crash, Rayman e Nathan Drake (perdonami Nate, ma sarai l’eterno secondo), la bella Lara sta alla prima PlayStation come Mario sta al Nes. Negli anni le sono state dedicate canzoni, calendari, film e opere artistiche, così come una moltitudine di videogiochi per tutte le piattaforme.

Scrivo queste righe a poche settimane dall’uscita del secondo capitolo del nuovo corso di Tomb Raider, iniziato con l’adrenalinico reboot del 2013, ma anche in questo caso la nostalgia ha la meglio: difficilmente ci sarà un nuovo episodio in grado di farmi dimenticare la storia del pugnale di Xian, le caverne, i dinosauri, le lunghe sessioni subacque, le arrampicate al limite dell’assurdo in cui il massimo della rincorsa si prendeva semplicemente con un saltino all’indietro dal bordo del baratro. E poi c’erano le scorribande in motoscafo tra i canali di Venezia, il teatro dell’Opera, il relitto della Maria Doria, il Tibet e, naturalmente, la mitica casa di Lara con il maggiordomo più sfortunato dei videogiochi (chi ha giocato a TR 2 capirà e ne riderà di gusto). Per tutte queste e per un’altra infinita serie di ragioni, Tomb Raider 2 batte tutti gli altri titoli di questo elenco.

Tomb Raider 2
[signoff icon=”quote-circled”]Molti sono i giochi che ho lasciato fuori e che avrei potuto inserire: Parasite Eve, Legacy of Kain e Fighting Force sono tra questi, senza citare illustri nomi come Wipeout, desctruction Derby e Twisted Metal, che non ho potuto includere per ovvi motivi di genere (dopo aver citato questi tre quasi quasi scrivo anche una top 10 sui racing game). Di fronte a cotanta qualità videoludica, però, il mio modesto parere è che Tomb Raider 2 meriti un posto d’onore nella mia capsula del tempo insieme alla PsOne, la console grazie alla quale sono qui a scrivervi oggi.[/signoff]

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