Trine – Recensione Trine

Platform per passione

Se c’è un genere videoludico a rischio d’estinzione è il platform. Questa next-gen si sta rivelando ben povera di titoli validi, contando pochi platform anche tra quelli scarsi e poco ispirati. Tra innovazioni come LittleBigPlanet, ottimi titoli come Banjo & Kazooie, e i soliti nomi noti, oramai incapaci di brillare veramente, come Crash e Spyro, ecco che il platform, genere popolarissimo negli anni ’80 e ’90, e foriero di avventure indimenticabili per più di una generazione, sta lentamente scemando.
Nonostante la breve premessa, il gioco che oggi andremo a recensire si tratta proprio di un platform, e si chiama Trine. Sicuramente il nome non vi dirà molto, essendo stato poco publicizzato, eppure di carte nella manica sembra averne molte e di interessanti. Il gioco in questione, presente su PC e Playstation 3 (scaricabile a breve dallo Store), è stato sviluppato dalla Frozenbyte e prodotto da Nobilis. Vediamo dunque cosa attenderci da questo inaspettato platform dell’ultima ora.

Tre eroi… poco eroici!

Cos’avranno in comune un mago pigro e svogliato, nonchè estimatore delle belle donne, un guerriero panciuto e forzuto e un’agile cleptomane? Praticamente nulla, se non una sorte avversa. Tutti e tre, infatti, avranno la sfortuna di porre le mani su un oggetto non proprio raccomandabile, che li legherà saldamente in maniera magica. L’unico modo per rompere questo arcano sigillo, e tornare a una vita "normale", sarà imbarcarsi in un’avventura tutt’altro che semplice. Tre individui completamente diversi tra loro, velati da una comicità di fondo elegante e mai banale, dovranno dunque collaborare per poter sciogliere una maledizione assolutamente folle e irrazionale. Dunque, non una vera e propria trama, quella di Trine, ma un simpatico pretesto per gettarci nell’avventura, composta da 15 livelli zeppi di avversari e di enigmi da risolvere. Livelli che, purtroppo, saranno incapaci di donare una longevità capace di incollare per più di una giornata.


Collaborare è la regola!

Il fatto di avere tre personaggi a disposizione non solo renderà disponibile il gioco a ben tre giocatori, ma condizionerà tutto il gameplay, divenendo uno degli elementi portanti di tutta l’avventura. Ognuno di tre eroi, infatti, sarà capace di azioni differenti e uniche; Il mago porà creare scatole e piattaforme semoventi, atte a fargli passare indenne qualche burrone od ostacolo, ma sarà debole fisicamente; la ladra sarà agilissima e potrà avvalersi di un arco e di un rampino, utilissimo in molte circostanze; Il guerriero sarà imbattibile negli scontri ravvicinati e potrà lanciare oggetti pesanti.  Ed ecco che ci si dovrà ingegnare per utilizzare i tre eroi in maniera perfetta e suparare così i vari enigmi, tutti aventi a che fare con la fisica. Ci si troverà davanti a forzieri imprendibili, burroni con tanto di punte accuminate, leve irraggiungibili e così via. La possibilità di giocare in tre, unita a questi fattori, renderà l’avventura a tratti davvero spassosa. 
Altro elemento interessante del titolo è rappresentato, sicuramente, dalla possibilità di upgreadare i poteri dei nostri tre eroi. Raccogliendo fiale verdi e uccidendo nemici si potrano acquisire punti esperienza, utilizzabili per potenziare i poteri che riterremo più utili. Si potrà così rendere più lontana la gittata degli oggetti lanciati dal guerriero, o potenziare i suoi colpi. Si potrà far si che le piattaforme del mago durino di più, o che la ladra risulti ben più agile e con la possibilità di allungare molto di più il suo rampino. Questo rende possibile anche un approccio personale ai vari livelli. Non tutte le situazioni saranno a senso unico, ma spetterà a noi e alle nostre abilità trovare la strada migliore e più semplice. Questo non può che essere un bene, sopratutto quando i giocatori saranno tre. In questo caso, con tre teste pensanti, il tutto si dimostrerà ancor più divertente.
Naturalmente, non è tutto oro quel che luccica, e anche Trine ha i suoi difetti. Tralasciando la bassa longevità, alla quale abbiamo già accennato poco più su, gli elementi negativi saranno anche altri. Nonostante l’ottima gestione dei comandi, a volte i salti si dimostreranno mal calibrati, rendendo difficile compiere determinate azioni. Inoltre, in alcuni livelli, gli enigmi si dimostreranno sin troppo macchinosi, quasi forzati. Niente paura, comunque, perchè questi "errori di realizzazione" non macchieranno più di tanto la bontà del titolo.

 

 


Pronto per un bel bernoccolo?

Un mondo di fantasia

Anche dal punto di vista visivo, Trine sembra aver colto nel segno. In un mondo folle e fantastico, capace di ricordare il buon vecchio Pandemonium presente su PSX (chi lo ricorda strizzi un occhio!), si aggireranno mostri scheletrici in scenari ben disegnati e assolutamente accattivanti. La bellezza di un comparto del genere è, nemmeno a dirlo, il 3D mascherato da 2D. Si, perchè i livelli saranno tutti in due dimensioni mentre, graficamente, il tutto sarà gestito da un solido motore 3D (con qualche raro calo di framerate qua e la). Ma ciò non sarà mai un pretesto per presentarci delle ambientazioni povere e striminzite: i vari scenari presenteranno accorgimenti e particolari tutt’altro che scarni. Con arazzi, schizzi di lava, rampicanti e statue dal gusto orrorifico e comico, ecco che capiamo di trovarci davanti a un lavoro svolto a pennello. L’unica nota stonata, purtroppo, sarà la poca differenziazione dei nemici, tutti scheletri e solo di tre tipologie (a parte qualche variante, come un massiccio Troll). Un vero peccato, perchè c’erano spunti ben più accattivanti nell’aria.
Anche il sonoro non sarà malvagio, riuscendo a sottolineare bene i vari momenti. Niente di eccezzionale, naturalmente, però uno sforzo capace di dare il giusto tocco d’atmosfera alle nostre folli avventure.


Scenario suggestivo, non c’è che dire

In conclusione

Inaspettato e poco publicizzato, Trine arriva in punta di piedi, silenzioso, colpendo comunque per la sua comicità di fondo e per le sue idee ben sviluppate e divertentissime. Peccato per la bassa longevità e qualche diffettuccio veniale che, nonostante tutto, non riesce a eclissare un lavoro ottimo e capace di stupire.
Consigliato l’acquisto a tutti gli appassionati del genere e a chi cerca un titolo per spezzare la monotonia di qualche serata. Il fatto di costare una decina di euro (almeno su PSN), potrebbe renderlo appetibile a molti.

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