Warframe – Warframe

Sviluppato dai Digital Extremes per PC e PS4, Warframe è uno sparatutto in terza persona free-to-play, attualmente in open beta,  che ci permette di vestire i panni dei Tenno, un’antica razza di guerrieri che sfrutta potenti esoscheletri dotati di incredibili capacità per combattere. Fortemente influenzato da Dark Sector (gioco del 2008 della stessa SH) e per certi versi suo seguito spirituale, questo titolo ci impegnerà in frenetici scontri in cui fino a 4 giocatori potranno collaborare per portare a termine diverse missioni sfruttando armi da fuoco, da mischia e potenti poteri unici per ogni armatura.
 

 

Ninja spaziali alla riscossa!

In un futuro più o meno lontano, gli ultimi discendenti dei Tenno, un’antica civiltà di guerrieri decimata da una misteriosa guerra scoppiata nel sistema solare, vengono chiusi in capsule criogeniche dove rimangono a lungo nascosti. Dopo secoli di sonno, i Tenno vengono risvegliati a causa di una nuova imminente guerra. I Grineer, una razza di umanoidi militarizzata e scientificamente avanzata, ha preso infatti il controllo della Terra grazie ad un massiccio uso della clonazione, ed ora minaccia di scovare i Tenno rimasti e portarli definitivamente all’estinzione. L’unica via per la sopravvivenza è quindi quella delle armi, e i Tenno in questo sono dei maestri. Attraverso potenti armature chiamate Warframes che ne potenziano le capacità fisiche, donandogli al contempo poteri sovrumani, i Tenno si impegnano in questa ultima grande guerra che deciderà le sorti della loro intera specie e il futuro del sistema solare.

 

 

TPS o GDR?

Tecnicamente siamo di fronte ad uno sparatutto in terza persona, con una discreta componente action. Il movimento è libero e veloce e durante le missioni potremo scattare, compiere capriole evasive, saltare in giro, scalare grossi oggetti e correre sulle pareti. Gli scontri potranno essere affrontati con un ampio arsenale che spazia da classici fucili automatici, a pompa o a lungo raggio, ad armi più caratteristiche, come archi futuristici, stelle ninja e kunai, fino a spade, martelli da guerra, doppi artigli e quant’altro. In ogni missione ciascun giocatore potrà portare con sé un’arma primaria, una secondaria (pistola singola o doppia o un’altra arma di piccole dimensioni) ed una da corpo a corpo. In più potremo scegliere di equipaggiare uno fra i quindici e più Warframes presenti al momento, ognuno dei quali ha caratteristiche e poteri diversi. Si spazia dall’elusivo “Loki” che ad una scarsa resistenza associa però una grande velocità e poteri come la possibilità di generare copie che attirano il fuoco nemico, allo strategico “Vauban” in grado di piazzare trappole sul campo di battaglia e sfruttare l’ambiente a suo vantaggio, al corazzato “Rhino” che compensa la sua lentezza con un’enorme resistenza ai danni e ricopre grossomodo il ruolo di tank. Ogni frame ha inoltre il suo skillset, composto da quattro abilità che ne delineano lo stile di gioco e le potenzialità in combattimento. Già questo elemento permette di comprendere che Warframe non è solo l’ennesimo TPS in sviluppo, ma che c’è qualcosa di più,e questo qualcosa è costituito dall’elemento GDR. Durante le missioni infatti, acquisiremo esperienza (nel gioco definita “affinità”) che permetterà ad ogni singolo frame e ad ogni singola arma di salire di livello fino al cap che è attualmente 30. Tale livello rappresenta la “capacità” del frame o dell’arma in questione e permetterà di equipaggiare dei mods che vengono droppati casualmente durante le missioni. I mods sono numerosissimi ed hanno gli effetti più vari. Possono aumentare gli scudi massimi del frame, o la loro velocità di rigenerazione, possono aumentare la probabilità di effettuare un colpo critico con un’arma o aggiungere un effetto di congelamento quando si va a segno. Ovviamente più un mod è potente, più sarà alto il costo in termini di “capacità”: se accelerare la velocità di ricarica della pistola del 10% può costare 2 punti, aggiungere 20% al danno inflitto potrebbe costare più del doppio.  Inoltre i mod potranno essere fatti livellare a loro volta facendogli assorbire altri mod (e quindi perdendo i mod assorbiti nel processo). Ciò ne aumenterà leggermente il costo ma anche i bonus che conferiscono. E’ evidente che quindi integrato nel gioco c’è un vero e proprio sistema di crescita e customizzazione dei personaggi, che permette di costruire delle vere e proprie build basate sulla combinazione tra frame, arsenale e mod equipaggiati.

 

 

Il grinding non è mai stato così vario

Già dai primi minuti di gioco risulta evidente che la componente narrativa ricopre un ruolo assolutamente secondario (almeno al momento) e l’attenzione è tutta incentrata sul portare a compimento e rigiocare tutte le 150 e più missioni per ottenere nuovo equipaggiamento e potenziare quello già in nostro possesso. Questa prospettiva non proprio rosea per molti è però addolcita dal grande numero di opzioni a nostra disposizione. Le missioni di base sono varie e spaziano dalla distruzione di una struttura chiave, allo sterminio di ogni singolo nemico presente nella mappa, alla classica difesa a ondate di un punto strategico, alla liberazione di un ostaggio, all’assassinio di un boss. In più a rotazione giornaliera sarà possibile giocare alcune missioni in modalità “incubo” in cui l’alta difficoltà ci premierà con ricompense speciali. A volte si presenterà la possibilità di giocare speciali missioni “allerta” che saranno disponibili solo per un’ora o poco più. Durante queste missioni inoltre potremmo trovare delle speciali chiavi “Void” che apriranno ulteriori livelli segreti accessibili solo in questo modo e che offriranno ricompense uniche. Come se non bastasse durante le missioni potranno accadere anche eventi imprevisti, come un semplice cambiamento dell’obiettivo in corso (una missione di spionaggio potrebbe diventare improvvisamente una missione di sterminio) o la comparsa di uno stalker, un Tenno reietto che attaccherà implacabilmente i giocatori e che ricorda molto la dinamica dei black phantom della serie di Dark Souls. Le mappe delle missioni sono per ora piuttosto monotone, anche se generate casualmente da associazioni di numerosi tileset presenti in memoria e non presentano un’enorme varietà di ambientazioni. Stesso discorso vale per gli avversari che ci troveremo davanti e che potranno appartenere a tre fazioni differenti: I Grineer, umanoidi prodotti in serie e con impianti meccanici che variano più che altro negli armamenti che possiedono; i Corpus, altri umanoidi che fanno largo uso di robots e automi; gli Infected, individui delle altre fazioni infettati dal virus Technocyte (lo stesso virus che si combatteva in Dark Sector). Da un punto di vista audiovisivo, il gioco si presenta già come un prodotto di alta qualità, con effetti visivi e luminosi ben curati ed una colonna sonora in tema con l’ambientazione.

 

 

Microtransazioni? No, grazie

Come buona parte dei free-to-play che ci si trova di fronte nell’ultimo periodo, Warframe abbraccia l’utilizzo delle microtransazioni per poter ottenere nuovi frame, nuove armi e dotazioni speciali. E a livello di prezzi non ci va nemmeno leggero: l’acquisto di un frame può costare dai 4,50€ ai 20€. La buona notizia è che però praticamente tutto si può acquisire con un po’ di tempo e pazienza attraverso la valuta in-game, i “crediti”, e tramite l’acquisizione di appositi schemi di produzione. Esenti da questa possibilità sono solo le palette di colori aggiuntive per personalizzare i propri frame e le proprie armi e un paio di oggetti cosmetici e di potenziamento. Ogni singolo warfame e ogni singola arma si possono ottenere tranquillamente senza spendere nulla, e con il tempo un giocatore che non ha impiegato soldi reali per procedere nel gioco non avrà nulla da invidiare a chi ci ha speso una fortuna.
 

In conclusione

Ancor prima del suo rilascio ufficiale, Warframe si presenta come un prodotto molto promettente, con un gameplay solido e stimolante, una grafica curata e piacevole ed un buon supporto da parte del team di sviluppo, con il rilascio di frequenti aggiornamenti e fix (come l’aggiunta della possibilità di creare dei clan con tanto di sede edificabile, di un’iniziale abbozzo di pvp e di sempre nuovi frames ed armi). Alla lunga però, a causa della sua natura fortemente ripetitiva, questo titolo potrebbe stancare molti casual players dopo poche settimane. Incrociamo dunque le dita, sperando che al rilascio i Digital Extremes riescano a sfruttare i numerosi punti forti che hanno a disposizione e a rendere Warframe una vera stella nell’universo videoludico attuale e non una semplice cometa di passaggio.

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