Warhammer 40,000: Dawn of War II – Anteprima Warhammer 40,000: Dawn of War II

Il 21 Gennaio è stata rilasciata la versione beta dell’attesissimo strategico della Relic, Dawn of War 2, per i fortunati possessori dell’ultima espansione del precedente capitolo, Soulstorm. Completa di tutte le fazioni disponibili e di un piccolo numero di mappe su cui giocare, la beta ha ormai rivelato molto sulla parte multigiocatore, punto focale di questa nuova incarnazione dello strategico firmato Relic: vediamo più approfonditamente cosa ci viene proposto…

Vapore, vita e martelli da guerra


Prima di iniziare a scaricare l’attesa beta è necessario avere il sistema di distribuzione digitale Steam, sviluppato dalla Valve Corporation: registrata la nostra copia di Soulstorm (o comprata da lì) o pre-ordinato Dawn of War 2 (da qui in poi DoW2), si potrà iniziare lo scaricamento di 3 ore circa. Già da tempo la Relic si affida a questo sistema per i propri giochi e la scelta non sembra poi così sbagliata: è possibile infatti avere sempre le ultime notizie e patch sui giochi che ci interessano. Una volta completato il download e lanciato il gioco è necessario creare un profilo Windows Live, cosa magari strana ma comunque non troppo fastidiosa. Finito anche questo è finalmente possibile cominciare a giocare.

Per chi non lo sapesse DoW2 si basa sull’universo cupo e gotico di Warhammer 40.000 creato dalla Games Workshop. Quest’ambientazione impostata in un futuro remoto vede l’umanità, riunita sotto un unico Imperatore, combattere costantemente per la propria sopravvivenza contro nemici di tutti i tipi; con questa premessa, DoW2 ci mette a disposizione quattro razze giocabili: gli Space Marines, super-umani protettori dell’umanità; gli Eldar, elfi dello spazio misteriosi ed elusivi; gli Orki, selvaggi e brutali; i Tiranidi, creature aliene dedite alla distruzione di tutte le forme di vita che incontrano. I Tiranidi, in particolare, sono la vera aggiunta alla serie di DoW che solo ora può vedere questi voraci alieni.


Un Tiranno dell’alveare nella schermata di selezione degli eroi. Da notare la resa grafica.

Gli occhi di un eroe…


All’inizio di ogni partita sarà possibile scegliere, assieme alla razza desiderata, un eroe da una rosa di tre per fazione. Ognuno di questi avrà particolari abilità che lo renderanno più o meno utile in attacco o in difesa. E’ fin da subito possibile ammirare il dettaglio che caratterizza ogni unità del gioco: il motore grafico di proprietà della Relic, la seconda versione dell’Essence Engine, è capace di mostrare battaglie piene di effetti speciali così come singole unità guardate da vicino con un dettaglio mostruoso. La componente audio è poi composta da una colonna sonora di buona qualità ed un parlato che varia a seconda della situazione (unità sotto attacco grideranno le loro risposte mentre unità infiltrate parleranno sotto voce, ad esempio) ed in grado di tenerci informati su quasi ogni avvenimento. Insomma, il comparto tecnico di DoW2 sembra presentarsi davvero bene; resta solo da confermare tutto questo con una certa varietà audio visto che nella beta le musiche ascoltabili ed il campionario di frasi delle nostre unità sono piuttosto ripetitivi.


Un eroe equipaggiato alla giusta maniera sarà capace di primeggiare in qualsiasi scontro.

Entrati nell’azione vera e propria si potrà notare subito che non è possibile costruire strutture se non 3-4 tipi particolari: tutto ruota attorno alla nostra base principale, utilizzata per creare truppe e progredire di livello tecnologico. Guidando le nostre unità sulla mappa potremo conquistare diversi tipi di punti strategici: requisizione, energia e vittoria. I primi generano la risorsa base per tutti i tipi di unità e potenziamenti, i secondi possono essere rinforzati e potenziati con generatori per aumentare la produzione di energia, usata per opzioni avanzate mentre gli ultimi serviranno nelle partite di Controllo punti vittoria. Le modalità di gioco disponibili, infatti, sono due: oltre al già citato Controllo punti vittoria, basato sulla conquista e la protezione dei suddetti punti strategici, è possibile anche giocare al più semplice Annientamento, dove l’obiettivo è quello di distruggere la base avversaria.

Le 5 mappe disponibili sono ben fatte ed offrono molteplici opzioni tattiche ai giocatori: DoW2 infatti consente di sfruttare ripari come muri e case ma, grazie all’utilizzo del motore fisico Havok, è anche possibile distruggere l’ambiente, cambiando radicalmente tipologia di terreno e di conseguenza le carte in tavola. I giocatori provenienti dal primo DoW potrebbero trovarsi spiazzati da tutte queste modifiche mentre i giocatori di Company of Heroes (altro gioco della Relic) si troveranno in un ambiente più familiare: battaglie più piccole e quasi nessuna gestione della base potrebbero far sembrare DoW2 un gioco più semplice rispetto al passato ma, giocando più a fondo, si noterà che l’anima del gioco è proprio lì, nelle battaglie.


L’Apotecario conquista il punto mentre i suoi Space Marines prendono copertura.

Non c’è gloria in una sconfitta inutile!


Il gioco sembra non avere bug degni di nota (a parte qualche rarissimo crash nelle partite) mentre il bilanciamento pare ben ponderato: come già scritto, il gameplay di DoW2 è molto diverso dal capitolo precedente e più assimilabile ad un gioco come Company of Heroes. Non conta quante unità si hanno, bensì come le si usano: la copertura è vitale per la nostra fanteria mentre i veicoli devono avere fianchi e retro coperti per ricevere gli attacchi nemici solo sulla corazza frontale, più robusta. E’ anche necessario valutare attentamente i tipi di unità da utilizzare in ogni battaglia: le armi pesanti hanno un angolo di tiro limitato ma una grande potenza, spesso unita alla capacità di sopprimere il loro bersaglio (rallentarlo tenendolo sotto un fuoco continuo); le unità d’assalto sono veloci e capaci di sfondare le difese nemiche ma anche deboli sulla lunga distanza… tutto si basa quindi sulla capacità di capire cosa utilizzare e come. Anche la ritirata, un comando che è possibile impartire ad unità di fanteria in grosse difficoltà che le farà fuggire sino al quartier generale (oppure ad un punto di raccolta appositamente costruito), deve essere utilizzata in modo da diminuire il più possibile le perdite ma al contempo mantenere una linea salda e resistente. Cosa poi molto importante, DoW2 premia i giocatori che collaboreranno tra loro: alla morte del nostro eroe, per esempio, potremo scegliere tra "resuscitarlo" pagando una certa somma di requisizione, teletrasportandolo indietro nella nostra base, o aspettare che un comandante alleato lo riporti in vita.

 

Da notare, infine, la grande comodità dell’interfaccia: in qualsiasi momento è possibile selezionare la nostra base e richiamare le nostre unità semplicemente cliccando sulle icone che appaiono sul fianco destro del monitor.


Tre scout, ben equipaggiati e posizionati, riescono a fermare la massa di Orki in arrivo.

Sembra quindi che, anziché puntare a riproporre concetti più o meno uguali in vesti migliori (come fa spesso la Blizzard), la Relic abbia deciso di proporre un qualcosa di diverso ed innovativo, creando un gioco che punta alla strategia pura. Grafica sbalorditiva e gameplay complesso e divertente fanno di DoW2 un ottimo candidato all’onorificenza per uno dei migliori strategici di sempre; resta solo da appurare la complessità e la qualità generale della modalità in singolo, peraltro decisamente piena di ottime premesse.

Un’ultima nota: per chi non avesse Soulstorm, è disponibile dal 28 Gennaio la beta pubblica del gioco (sempre attraverso Steam).

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