Wii U fa risparmiare sulla bolletta, grazie alla sua CPU tri-core a 1,24 Ghz

Digital Foundry ha eseguito dei test per calcolare il consumo elettrico della nuova Wii U di Nintendo, ed è venuto fuori che la console consuma, a pieno carico, circa 30 watt, ovvero quanto una lampadina a risparmio energetico dei nostri lampadari.

Le console rivali, PS3 e X360, consumano rispettivamente il 118% e il 139% in più di corrente elettrica, nonostante abbiano subito multiple revisioni hardware per ridurre il processo produttivo dei chip, e il conseguente consumo elettrico.

La console non scalda per niente, e rimane fredda al tatto anche dopo lunghe sessioni, nonostante le sue piccole dimensioni, che non consentono un grande flusso d’aria interno.

Wii U non è certo un mostro di potenza, ma è capace di grafica FullHD, e di fornire una qualità  visiva alla pari di PS3 e X360, e in alcuni frangenti anche migliore, quindi qual è il segreto di tanta efficienza? La risposta è semplice, il frutto dello sforzo degli ingegneri Nintendo, che hanno prodotto una console con componenti molto efficienti. Gran parte del merito è della CPU scelta, una versione modificata del Power PC 750 (una cpu IBM la cui prima versione risale al 1997). Il power PC 750 fu modificato e impiegato sul Gamecube, che operando a una frequenza di 485 mhz, e abbinato ad una cache capiente e veloce, era davvero un processore potente all’epoca. L’azienda poi scelse di riciclare quell’hardware per il Wii, limitandosi a overcloccare le componenti. (729 Mhz per la CPU, nota con il nome di IBM Broadway).

Per Wii U Nintendo ha scelto la stessa architettura, aumentando però il numero di core (portato a 3), diminuendo processo produttivo e numero di transistor, scegliendo un clock di 1,24 Ghz . Per fare un paragone, la CPU di X360 è un tri-core a 3,2 Ghz. Questo può in parte spiegare le lamentele di diversi sviluppatori che hanno sottolineato la lentezza della CPU del Wii U, non ai livelli delle console rivali. 

Per quanto riguarda la GPU, di dimensioni ben 5 volte superiore alla CPU, sappiamo che si tratta di un chip AMD, dotato di istruzioni moderne equivalenti a quelle delle DirectX 11, con frequenza a 550 mhz e stream processor tra i 320 ed i 400, ovvero più o meno il numero di quelli presenti nei chip AMD vision di fascia media. Un passo avanti netto rispetto a PS3 e X360.

Questo risulta in una dimensione totale dei transsitor di CPU e GPU del Wii U pari ad un singolo core della CPU dell’X360, ecco come si spiegano i bassi consumi elettrici.

Ma la potenza? Wii U non sarà certo un miracolo della nuova generazione, ma non è inferiore a PS3 e X360. Semmai vista l’architettura ottimizzata, e la grafica moderna può spingersi ben oltre le console attuali, basta solo ottimizzare per bene il software, finora ai primi esperimenti e sicuramente male ottimizzato. Del resto si sa che c’è sempre un abisso tra i titoli di lancio di una console, e le killer apps del ciclo vitale avanzato.

Inoltre l’obbiettivo su cui punta Nintendo non è certo la grafica pompata, ma l’innovazione nell’esperienza di gioco, e non ne ha mai fatto un segreto.

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